L'evoluzione della struttura amministrativa e delle norme organizzative interne della Camera, partendo dal Regno d'Italia e giungendo fino all'ultima legislature conclusa, attraverso documenti fino ad ora non digitalizzati e inediti.
L'organizzazione dei Servizi e degli uffici e l'evoluzione della consistenza organica nel tempo, secondo le diverse qualifiche e funzioni: un'altra prospettiva per comprendere l'evoluzione delle funzioni parlamentari e della struttura amministrativa.
I Legislatura della Repubblica italiana
(dal 8 maggio 1948 al 24 giugno 1953)
1948
All’apertura della prima legislatura della Camera della Repubblica la consistenza quantitativa del personale di ruolo, esclusi gli straordinari, in base al riepilogo numerico contenuto nella pubblicazione Personale della Camera dei deputati, 1° giugno 1948, è di 251 dipendenti, suddivisi tra 75 persone collocate negli uffici (funzionari e impiegati) e 176 persone addette a servizi vari.Gli uffici, sei all’inizio della legislatura (“Segretariato generale”, “Segreteria”, “Studi legislativi”, “Verbali e resoconti parlamentari”, “Ufficio dei Questori” e “Biblioteca”), sono elevati a sette dal 1949, nonostante l’eliminazione del “Segretariato generale” dalla lista delle unità organizzative, a seguito dell’aggiunta degli uffici “Commissioni permanenti” e “Stato giuridico del personale” (art. 5 del nuovo Regolamento interno per gli uffici e il personale, pubblicato il 1° novembre 1949).Da segnalare che già con il precedente Regolamento interno per gli uffici e il personale, pubblicato il 1° luglio 1947, è scomparsa la figura del Vice Segretario generale mentre è tornato l’estensore del processo verbale, ridenominato “Redattore dei verbali” il quale, oltre a redigere i processi verbali delle sedute e dirigere l’ufficio corrispondente (art. 10), ha il compito di sostituire il Segretario generale in caso di assenza o impedimento (art. 7).
Riferimenti bibliografici relativi a libri ed articoli di periodici che hanno per oggetto il Parlamento italiano dalla concessione dello Statuto Albertino nel 1848 fino ai giorni nostri, la Consulta nazionale, l'Assemblea Costituente, nonchè gli studi in materia elettorale (leggi, procedure, comportamento), con riferimento alle elezioni politiche nello stesso periodo storico sia a livello nazionale che locale.
