Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00066 presentata da FOLENA PIETRO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920806

La Camera, richiamando la risoluzione approvata dalla III Commissione - Affari Esteri - della Camera dei Deputati, approvata all'unanimita' il 21 novembre 1991 (7-00482) in merito all'attuazione della risoluzione 690 delle Nazioni Unite relativa alla celebrazione del referendum di autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale; considerando che il referendum non ha potuto avere luogo nella data prevista (29 gennaio 1992) a causa delle difficolta' insorte nell'applicazione del piano di pace delle Nazioni Unite in particolare per il mancato rispetto del piano da parte del regno del Marocco; considerato che le principali difficolta' risiedono: nella pretesa del Marocco di apportare alle liste elettorali modifiche incompatibili con gli accordi e le procedure previste del piano di pace; negli ostacoli frapposti dalle autorita' marocchine al dispiegamento e all'attivita' della Minurso; nel trasferimento nel corso degli ultimi mesi di centinaia dimigliaia di coloni marocchini dei territori oggetto della contestazione; prendendo atto: che il segretario generale dell'ONU, signor Boutros Ghali, nel rapporto al Consiglio di sicurezza del 29 maggio 1992 (S/24040), ha rilevato che dal marzo ad oggi la Minurso ha constatato 102 violazioni del cessate il fuoco, delle quali ben 97 da parte del Marocco; che il rappresentante speciale del segretario generale dell'ONU, signor Sahabzada Yaqub-Khan, che si e' recato nella regione per colloqui con tutte le parti interessate, e' stato incaricato di condurre negoziati al fine di superare gli ostacoli frapposti del Marocco all'applicazione del piano di pace; che pertanto il mandato della Minurso - alla quale come e' noto partecipano 6 osservatori militari italiani - e' stato prorogato fino al 31 agosto; che dopo tale scadenza il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe essere indotto ad adottare altre misure per la soluzione della questione; ritenendo che il rispetto delle decisioni del Consiglio di Sicurezza e' un principio internazionale che non dovrebbe ammettere deroghe; considerato altresi' che il Congresso degli Stati Uniti ha invitato il Presidente a subordinare l'erogazione al Marocco di aiuti economici, finanziari e militari all'applicazione del piano di pace dell'ONU (Camera dei rappresentanti, 26 sessione, rapporto 102-585, appendice al rapporto 5368); ritenendo pericoloso il protrarsi di una situazione di conflitto in una regione che ha tante relazioni con l'Italia e che da un assetto pacifico potrebbe trarre benefici per promuovere il proprio sviluppo e per incentivare la cooperazione nel quadro del grande Maghreb arabo; considerando gravi le violazioni dei diritti umani, denunciate nel rapporto di Amnesty International, poste in atto dal Marocco nei confronti dei cittadini Sahrawi residenti nei territori occupati, in particolare la mancanza di ogni notizia in merito a oltre 800 persone prelevate, detenute senza processo e delle quali non si ha alcuna notizia, in particolare dei sindacalisti; impegna il Governo: a) a continuare a fornire appoggio attivo agli sforzi delle Nazioni Unite per una soluzione pacifica del conflitto nel Sahara Occidentale; b) a operare, con urgenza, in vista della scadenza del 31 agosto, sia nel quadro dei rapporti bilaterali con Regno del Marocco che nelle sedi internazionali per esercitare nei confronti del Governo marocchino le necessarie pressioni al fine di ottenere l'applicazione rigorosa del piano di pace, lo svolgimento del referendum di autodeterminazione nel piu' breve tempo possibile, l'accettazione leale del suo risultato quale che sia la decisione degli elettori; c) ad adoperarsi nell'ambito CEE perche' venga sospesa l'entrata in vigore del protocollo di cooperazione col Marocco fintantoche' non si siano avute precise assicurazioni circa la data e le modalita' di svolgimento del referendum di autodeterminazione del popolo Saharawi; d) a far conoscere alle autorita' marocchine l'interesse italiano a che i paesi che intrattengono relazioni commerciali ed economiche con l'Italia si attengano alle decisioni delle Nazioni Unite, rispettino le convenzioni internazionali e garantiscano il rispetto dei diritti umani; e) a chiedere alle autorita' marocchine informazioni precise sulla sorte degli 857 desaparecidos saharawi e a sollecitarne la liberazione; f) a richiedere alle autorita' marocchine di consentire il ritorno in patria dei 200 prigionieri di guerra marocchini, liberati due anni orsono dal Fronte Polisario a seguito di un gemellaggio tra la provincia di Roma e la Wilaya di El Ayoun che il Marocco ha finora rifiutato di prendere in consegna; g) a incrementare l'aiuto umanitario, in particolar modo nel settore alimentare e sanitario, in favore dei rifugiati saharawi costretti ancora a risiedere nei campi profughi nel deserto algerino; h) a dichiarare all'ONU la propria disponibilita': a cooperare per il finanziamento delle operazioni di rimpatrio degli elettori; a aumentare gli effettivi italiani nella Minurso qualora cio' si rendesse necessario; a inviare osservatori indipendenti durante le operazioni elettorali; i) a comunicare fin d'ora al Segretario Generale delle Nazioni Unite la ferma volonta' del Governo italiano di operare per il rispetto e l'applicazione del piano di pace anche adottando, in caso di estrema necessita', misure sanzionatorie. (1-00066)

 
Cronologia
sabato 1° agosto
  • Politica, cultura e società
    Bruno Trentin, contestato da una parte dell'organizzazione, rassegna le dimissioni da segretario generale della CGIL. Le ritirerà il 4 settembre.

venerdì 7 agosto
  • Politica, cultura e società
    Riassetto dell'industria pubblica: IRI, ENI, ed ENEL divengono società per azioni.