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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02189 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19940713

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: si fanno sempre piu' strette le connessioni sul Mig 23 rinvenuto ufficialmente sulla Sila il 22 luglio 1980 e il DC9 dell'Itavia esploso sui cieli di Ustica il 27 giugno dello stesso anno; in particolare la perizia tecnica svolta dal professor Delle Mese e da un esperto tedesco per conto del giudice Priore ha definitivamente dimostrato l'impossibilita' che il Mig 23 sia partito dalla Libia. In particolare la riserva di carburante non sarebbe stata sufficiente a far raggiungere al Mig, nel caso di un decollo dalla Libia, la zona della Sila dove e' stato rinvenuto; se si esclude Malta, il Mig 23 non puo' che essere decollato da una pista situata in territorio italiano; questo dato di fatto porta ad affrontare alcune ipotesi la cui veridicita' il Governo dovrebbe finalmente contribuire a vagliare; in particolare la pista aerea di San Pancrazio Salentino collocata tra Brindisi e Otranto e' stata piu' volta chiamata in causa come possibile pista di partenza da cui il Mig 23 sarebbe decollato; tale pista costruita nel 1935 e abbandonata dopo la seconda guerra mondiale, e' stata completamente rifatta nel 1977. E' di proprieta' del ministero della Difesa, classificata come "aeroporto militare chiuso al traffico civile", gestita formalmente dall'Aeronautica ma molto piu' probabilmente dal Sismi. Non ha personale di guardia ma solo una recinzione. Lunga circa 1500 metri con segnaletica fosforescente per attivita' di volo notturno: sulla pista sono visibili i segni lasciati dai pneumatici degli aerei; se si traccia una linea ideale tra la base di San Pancrazio Salentino e la zona di Ustica vediamo che tale linea interseca la Sila nella zona dove e' stato rinvenuto il Mig 23. L'aereo, sempre secondo questa ipotesi, potrebbe essere caduto in seguito ai danni riportati durante il conflitto aereo presumibilmente avvenuto ad Ustica (la presenza di altri velivoli intorno al DC9 e' ormai accertata da piu' di una lettura dei tracciati radar) e mentre stava cercando di ritornare alla base di partenza (San Pancrazio Salentino); tale rotta nel 1980 era coperta ai radar da un cono d'ombra e cio' avrebbe consentito al Mig di non essere visto e scoperto. Alla domanda "E' possibile che un aereo possa atterrare sulla pista di San Pancrazio?" formulata in Commissione Stragi nell'ottobre del 1989 dal deputato onorevole Luigi Cipriani al generale Basilio Cottone, l'alto ufficiale ammette: "Volando a bassissima quota, si'". E' utile ricordare che il generale Cottone e' stato Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica dal 1983 al 1986; il cono d'ombra esistesse e' stato esplicitamente dimostrato dal fatto che, dopo il rinvenimento del Mig 23 sulla Sila, gli USA e la Nato hanno provveduto in tutta fretta a installare presso una base militare, di fronte all'aeroporto di Crotone, una nuova e sofisticata impiantistica radar proprio per coprire la fascia fino a quel momento scoperta -: se il Governo intenda predisporre una inchiesta sull'utilizzo della pista militare in questione da parte dei servizi segreti italiani; se risulta che tale pista e' utilizzata dall'aeronautica militare italiana o alleata; se ha elementi in merito alla reale nazionalita' del Mig 23. Questo in considerazione del fatto che il maggiore statunitense Warren Walters, inviato nel luglio 1980 sulla Sila ad ispezionare i resti del caccia dall'allora capo stazione della Cia a Roma Duane Clarridge, si e' sempre rifiutato di rispondere in merito alle domande del giudice Rosario Priore adducendo "motivi di sicurezza nazionale"; se intenda consentire al giudice Priore e alla nuova Commissione d'inchiesta parlamentare sulle stragi, l'accesso agli archivi del Sismi al fine d'individuare tutti gli elementi collegati alla strage di Ustica contribuendo finalmente a fare luce su tutta la questione. (4-02189)

Si risponde su incarico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si premette, per quanto concerne la situazione della pista di San Pancrazio Salentino, che si tratta di un aeroporto statale militare non armato (che cioe' non costituisce sede di reparto di volo), non attivo e non attrezzato, chiuso al traffico civile, custodito, non vigilato e privo di recinzione. Esistono alcuni cartelli, indicanti genericamente l'area militare, che sono stati installati per l'esercitazione N.A.T.O. ARENA EXCHANGE, svoltasi nel mese di maggio 1993. Sull'area demaniale risulta istituito lo spazio aereo, denominato zona regolamentata 56, che ricade sotto la giurisdizione dell'aeroporto militare di Lecce-Galatina. Sulla pista sono stati effettuati lavori di bonifica e adeguamentato nel marzo del 1967 (pavimentazione in conglomerato bituminoso). Attualmente essa presenta tuttavia profonde fessurazioni longitudinali e rigature trasversali con cedimenti localizzati della sottostruttura e con erbe infestanti radicate in tutte le predette fessure. Essa risulta, inoltre, priva di segnaletica, sia notturna sia orizzontale, e di radioassistenze. L'utilizzazione dell'infrastruttura e' avvenuta, da parte dell'Aeronaurica militare (velivoli della scuola volo di Lecce, ora 61^ Brigata Aerea), nel 1972, per esercitazioni cosiddette di "tocca e riparti" a scopo addestrativo e, da parte alleata, con elicotteri che hanno svolto attivita' in occasione della citata esercitazione ARENA EXCHANGE. E' stata anche rilasciata, nel 1969, un'autorizzazione all'atterraggio sull'aeroporto per un velivolo civile pilotato dal signor Natale Neglia per un volo sul percorso aereo Bari-San Pancrazio-Brindisi-Bari. A partire dal 1992, lo stesso aeroporto e' utilizzato per l'addestramento degli equipaggi di volo degli elicotteri SAR, a similitudine di quanto avviene per altre strutture (ad esempio Furbara) con analoghe caratteristiche. In merito ai quesiti formulati dall'Onorevole interrogante, si comunica che: non risultano evidenze in atti concernenti la gestione della pista aerea di S. Pancrazio Salentino da parte del SISMI o un suo utilizzo da parte di aeronautica alleata, fatta eccezione per la summenzionata esercitazione "ARENA EXCHANGE"; dalla documentazione tecnico-formale della Commissione d'inchiesta sull'incidente occorso al MIG 23 si rileva la nazionalita' libica del velivolo; tutta la documentazione reperita agli atti del SISMI, relativa alla vicenda della caduta dell'aereo DC-9 ITAVIA su Ustica e all'incidente del MIG 23, e' stata consegnata ai competenti organi governativi, parlamentaal e giudiziari. Il Ministro della difesa: Corcione.



 
Cronologia
venerdì 8 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si apre a Napoli il vertice dei G7, al quale partecipano i capi di Stato e di governo dei sette Paesi più industrializzati del mondo. Per la prima volta partecipa anche la Russia, per cui il vertice assumerà la nuova sigla di G8.

mercoledì 13 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge che limita i reati per i quali la magistratura può disporre la richiesta di custodia cautelare e impone il segreto sulla comunicazione degli avvisi di garanzia (decreto-legge 14 luglio 1994, n. 440).

mercoledì 20 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Piero Alberto Capotosti è eletto, al terzo scrutinio, membro del Consiglio superiore della magistratura.