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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00693 presentata da BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19950117

Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: sembra sia stata sottoscritta una convenzione fra Ferrovie dello Stato SpA e Genio ferrovieri per il trasferimento dello stesso dalla gestione della linea ferroviaria Chivasso-Aosta alla gestione delle linee ferriviarie Ferrara-Ravenna, Ravenna-Castello-Faenza; quanto sopra comporta il trasferimento sulle linee ferroviarie della regione Emilia-Romagna di oltre 1.500 militari; sembra che nella convenzione sia prevista la possibilita' da parte delle Ferrovie dello Stato SpA di chiedere ulteriori aumenti di organici da utilizzare da parte della SpA e pagati dalla SpA per svolgere mansioni nell'esercizio delle strutture normali delle ferrovie; questa convenzione, compreso l'aspetto di cui al punto precedente, solleva numerose e importanti questioni: la militarizzazione di un nucleo centrale di linee ferroviarie nel centro di una regione cosi' politicamente schierata come l'Emilia-Romagna lascia assai perplessi; non c'e' stata sufficiente informazione nei confronti degli enti locali (va ricordato che il Genio ferrovieri e' stato cacciato dalla Aosta-Chivasso dalla popolazione dopo il noto incidente e che la popolazione di Foligno ha rifiutato lo spostamento sul suo territorio); la dimensione degli organici attuali del Genio ferrovieri e' esuberante rispetto alle linee concesse gia' tecnologicamente avanzate; non si comprende quindi la clausola che consentirebbe ulteriori aumenti di organici a carico delle Ferrovie dello Stato; tanto meno si comprende questa decisione nel momento in cui le Ferrovie dello Stato hanno voluto ridurre gli organici da 210.000 a 140.000 con costosi prepensionamenti per accorgersi ora di carenze d'organico da alleviare con assunzioni di ferrovieri militari; non si comprende come le Ferrovie dello Stato possano servirsi di personale militare in sostituzione anche transitoria non legata a particolari emergenze di personale militare stante anche la natura privatistica delle Ferrovie dello Stato; appare inquietante l'utilizzo sistematico dei militari del Genio in azioni antisciopero; tanto piu' inquietante tale problema quanto con un contingente annuo di 240 macchinisti militari si ha in forza un organico di questa qualifica di quasi 1.000 persone; si pongono problemi di sicurezza in quanto non sempre e non tutto il personale e' preparato ne' vi e' alcun controllo sul rispetto dell'orario di lavoro e del rispetto delle normative da parte del personale militare, questione questa che attiene appunto al problema sicurezza; inoltre l'utilizzo del personale militare in funzione antisciopero comportava la chiusura della Aosta-Chivasso; comunque la sostituzione progressiva dei ferrovieri con personale militare non puo' che essere vista con preoccupazione anche per il modo poco trasparente con cui avviene l'accesso nel Genio ferrovieri; la presenza del Genio ferrovieri sulle linee della Romagna ed un allargamento dell'operatore del corpo oltre gli stessi confini, magari progressivamente su altre linee (sembra fossero state chieste anche la Faenza-Marradi e la Porrettana) comporta una diminuzione di fabbisogno di organico in zone dove l'occupazione, per varie cause, e' bassa tanto che da tempo l'occupazione in ferrovia e' stato uno sbocco consistente del problema occupazione -: se il Governo era al corrente della stipula di questa convenzione; se tale convenzione sia contenuta nell'accordo di programma che il Governo sta stipulando con le Ferrovie dello Stato; se sia vero che vi erano richieste di trasferimento del Genio ferrovieri nel nord est in sostituzione di reparti militari in via di dismissione; se, visti i precedenti della Aosta-Chivasso, non si ritenga di dover soprassedere alla decisione per consentire una discussione nel merito del trasferimento del Genio ferrovieri che coinvolga popolazioni locali, enti locali, le Commissioni parlamentari competenti. (5-00693)





 
Cronologia
venerdì 13 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica conferisce a Lamberto Dini, già Ministro del Tesoro nel precedente governo Berlusconi, l'incarico di formare un nuovo governo.

martedì 17 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Dini scioglie positivamente la riserva e forma un ministero composto esclusivamente da tecnici, con un programma definito di governo, che comprende la manovra correttiva, la riforma del sistema pensionistico, la legge elettorale per le regioni e la riforma dell'informazione. Il Governo sarà sostenuto dal PPI, dalla Lega nord, dal Patto Segni e dai Progressisti ad eccezione degli esponenti del Partito della rifondazione comunista.

lunedì 23 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio presenta il Governo alle Camere e ne illustra le linee programmatiche.