Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri delle poste e delle telecomunicazioni e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la Sirti, societa' pubblica di impiantistica telefonica del gruppo Iri-Stet, sta effettuando un piano di ristrutturazione aziendale che prevede la risoluzione del rapporto di lavoro di 600 dipendenti, di cui 90, su una forza di lavoro di 200, soltanto in Calabria; tale situazione sarebbe giustificata, secondo la Sirti, dal fatto che il settore delle installazioni telefoniche risente dell'incertezza del mercato delle telecomunicazioni, e per questo sarebbe necessaria una drastica riduzione delle unita' occupazionali ritenute strutturalmente esuberanti rispetto alle esigenze produttive della societa'; risulta che, nonostante i licenziamenti gia' effettuati nel 1993, la Sirti abbia comunque mantenuto un enorme numero di subappalti e di ore straordinarie di lavoro e presenti un utile, nel 1995, di 170 miliardi ed una liquidita' di capitale di 1.000 miliardi -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti; quali atti intendano adottare per evitare la risoluzione dei rapporti di lavoro, in considerazione di quanto esposto e del gravissimo problema occupazionale che gia' affligge la Calabria. (4-01144)

Al riguardo si fa presente che la SIRTI - Societa' del Gruppo STET che opera nella progettazione, installazione, manutenzione di sistemi di rete di telecomunicazioni, trasporto e distribuzione di energia - ha avviato un articolato processo per adattare strutture ed organici alle mutate condizioni tecniche ed economiche del mercato di riferimento. Per adeguare la dimensione dei livelli occupazionali agli effettivi fabbisogni, la Societa' sta adottando tutti gli strumenti attenuativi dell'impatto sociale, quali l'addestramento tecnico e la riconversione del personale, i contratti di solidarieta', la CIGS a rotazione, l'outplacement. Le procedure di mobilita', tutte concordate con le OO.SS. in sede ministeriale, sono state risolte essenzialmente su base volontaria e con la corresponsione di incentivi agli interessati. Per quanto concerne la riorganizzazione del personale, cui fa riferimento la S.V. on.le nell'atto parlamentare in esame, la medesima SIRTI, nel contestare che vi sia stata una consistente diminuzione del livello occupazionale, ha precisato che vi e' stata una contenuta riduzione del numero degli addetti, risultata in linea con le attuali ten- denze del mercato del settore, che deve tenere conto della ridotta redditivita' e del calo dei prezzi. La situazione e' stata, comunque, ampiamente discussa e la soluzione adottata e' stata concordata con le organizzazioni sindacali attraverso l'accordo sottoscritto in data 3 luglio 1996 da FIOM-SILT-UILM-FAILMS e CISNAL. Tale gestione concordata degli esuberi prevede esclusivamente la mobilita' agganciata al pensionamento e l'incentivazione all'esodo, mentre la SIRTI e' stata autorizzata ad utilizzare n. 142 posizioni (dei 600 esuberi) per l'accesso alla mobilita' lunga (prepensionamento). In merito alla specifica situazione della Calabria (ma anche per la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Sardegna) la ripetuta SIRTI ha progettato, con oneri a proprio carico che sfiorano i 500 milioni di lire, due corsi di formazione per la riconversione e la riqualificazione del personale in cassa integrazione (CIGS), approvati con d.m. del 27 giugno 1996. La societa' sostiene, inoltre, ulteriori oneri derivanti dall'anticipo mensile riconosciuto ai lavoratori in CIGS in sostituzione del trattamento economico dovuto dall'INPS. Per quanto riguarda, poi, il ricorso al subappalto, tale tipo di pratica - peraltro prevista e regolarmente autorizzata - ha riguardato esclusivamente quelle lavorazioni che non rientrano nelle competenze e nella specializzazione tecnica della SIRTI (es. ripristini, lavori subacquei, installazione di guard-rail ed in genere opere civili) per le quali la medesima societa' non ha know-how specifico; gli importi di tali lavori sono stati, per il 1996, di lire 79 milioni per ripristini e di lire 78 milioni per lavori subacquei. I dati consuntivi del 1996 nella regione Calabria per lavoro straordinario hanno evidenziato il pagamento di n. 883 ore (parti a 3 ore annue medie pro capite); il ricorso saltuario a tali prestazioni e' giustificato da interventi fuori orario per la manutenzione della rete telefonica nazionale, per guasti lungo la linea, per il ripristino dell'agibilita' del traffico urbano ed extraurbano (sicurezza), per interventi extra canone e sono stati sempre effettuati nel rispetto della normativa in materia. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Maccanico.