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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02733 presentata da OLIVERIO GERARDO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960801

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: il decreto-legge 27 agosto 1994, n. 512, all'articolo 1, comma 6, stabilisce, che trascorso un anno dalla nomina di ciascun direttore generale delle aziende sanitarie locali, le regioni e le province autonome debbano provvedere alla verifica dei risultati amministrativi e di gestione ottenuti secondo i criteri e i principi recati dalla normativa vigente, e disporre, con provvedimento motivato, la conferma nell'incarico o la risoluzione del relativo contratto; il Ministero della sanita', con nota del 20 dicembre 1995, ha precisato che la verifica deve avere inizio trascorso un anno dalla nomina ed ha ravvisato l'opportunita' che le regioni deliberino formalmente l'avvio delle procedure, indicando i criteri sulla base dei quali si intende procedere alla valutazione dell'attivita' svolta, facendo riferimento a parametri oggettivi; la giunta regionale della Calabria, con delibera n. 1195 del 29 febbraio 1996 ha deciso la costituzione di una commissione incaricata di valutare il merito dell'attivita' di gestione delle aziende sanitarie locali al fine di assumere le proprie determinazioni in merito alla verifica dei risultati gestionali dei direttori generali; di detta commissione e' stato chiamato a far parte in qualita' di componente, con riconoscimento di relativo compenso (13 milioni per ciascun componente) personale alle dipendenze del Ministero della sanita' e dell'Assessorato regionale alla sanita'; il lavoro della commissione e' stato di fatto subordinato, nei modi e nei tempi, ad un vero e proprio patto lottizzatorio nell'assegnazione delle nomine tra le forze della maggioranza politica che sostiene il Governo regionale. Tutto cio' risulta essere ancora piu' vero anche alla luce dell'applicazione dei diversi e non uniformi parametri attraverso cui e' stata svolta la verifica di gestione delle singole aziende sanitarie locali; con deliberazione n. 113 del 14 giugno 1996, il consiglio regionale della Calabria, a maggioranza, ha approvato i criteri per la nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliere e su tale deliberazione la commissione di controllo sugli atti della regione ha richiesto chiarimenti; detti chiarimenti sono stati forniti in data 24 giugno 1996 con nota (non protocollata) del presidente della giunta e del consiglio regionale i quali hanno - a parere degli interroganti con evidente abuso, eccedendo i loro poteri ed usurpando i poteri del consiglio regionale - inteso fornire una "libera" interpretazione della deliberazione consiliare; tale atto e' da considerare totalmente illegittimo, anche alla luce di un consolidato orientamento giurisprudenziale e dottrinario, sulla base del quale legittimato a fornire all'organo di controllo chiarimenti o elementi integrativi e solo ed esclusivamente il medesimo organo dal quale promana l'atto controllato, talche' non possono essere presi in considerazione chiarimenti forniti da organi diversi, a meno che occorra solo produrre documenti (per tutti, si vedano le seguenti decisioni: Corte dei conti, su commissione controllo regione Piemonte, 30 ottobre 1985, n. 80859; Tar Abruzzo, Pescara, 2 ottobre 1992, n. 343; Tar Abruzzo, Pescara 26 agosto 1989, n. 424; Tar Campania, Napoli, sez. I, 22 maggio 1986, n. 287) -: se non ritenga di dover attivare le proprie funzioni ispettive e di controllo al fine di: 1) accertare se la verifica di gestione delle aziende sanitarie locali della Calabria e' stata effettuata nel rispetto dei criteri e principi recati dalla normativa vigente e di parametri oggettivi ed uniformi; 2) verificare la procedura amministrativa seguita anche a proposito della formazione dell'albo degli aspiranti a direttore generale non essendosi infatti proceduto ad un aggiornamento ma alla formulazione ex novo dell'elenco degli aspiranti, ledendo cosi' il diritto di cittadini ai quali precedentemente era stato riconosciuto il possesso dei titoli e dei requisiti e che oggi, invece, si troverebbero esclusi; se sia a conoscenza che della commissione preposta alla verifica di gestione delle aziende sanitarie locali e' stato chiamato a far parte personale alle dipendenze del ministero della sanita'; se e quando sia stata concessa la relativa autorizzazione da parte del Ministro a suddetto personale. (4-02733)

La risposta all'atto parlamentare in esame, allo stato attuale, risulta per forza di cose incompleta ed interlocutoria, non disponendo a tutt'oggi questo Ministero degli indispensabili elementi di valutazione della Regione Calabria sugli adempimenti di sua diretta competenza, sebbene l'Assessore Regionale alla Sanita' ed ai Servizi Sociali sia stato direttamente interpellato sui temi dell'interrogazione ancora in data 30 agosto 1996 e da ultimo sollecitato a firma del Ministro il 27 settembre scorso, con specifico riferimento all'esigenza di corrispondere all'atto parlamentare. Null'altro e' piu' pervenuto, infatti, dallo stesso Assessorato, dopo la sua nota del 3 giugno 1996, a carattere interlocutorio, con cui rispondeva ad una richiesta circolare in materia di questo Ministero ai Presidenti delle Giunte regionali, nell'ambito delle proprie funzioni di controllo e d'impulso, le sole conferitegli in merito dalle disposizioni vigenti. In essa la Regione comunicava di aver avviato l'attivita' di verifica dei risultati conseguiti dai Direttori generali delle proprie Aziende sanitarie ed ospedaliere, anche avvalendosi di una Commissione di esperti, prevedendone la conclusione, presumibilmente, entro la fine dello stesso mese. Di tale Commissione, peraltro, sono stati chiamati a far parte dalla Regione Calabria anche il Dottor Romano Di Giacomo, Direttore generale dei servizi Amministrativi dell'Istituto Superiore di sanita' - che ne aveva informato il Direttore dello stesso Istituto fin dal mese di febbraio 1996 - ed il Dottor Giovanni Zotta, Dirigente generale Direttore del Servizio per la Vigilanza sugli Enti, di questo Ministero, il quale ha chiesto ed ottenuto, al riguardo, il preventivo assenso del Ministro nello scorso mese di marzo. Comunque, sugli altri quesiti di maggior rilievo dell'atto parlamentare sara' doverosa cura di questo Ministero riferire non appena la Regione interessata lo rendera' possibile. Il Ministro della sanita': Bindi.



 
Cronologia
mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva le modifiche al proprio Regolamento relative alla istituzione della Commissione permanente per le politiche dell'Unione europea (Doc. II, n. 5).

domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.