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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00202 presentata da VOLONTE' LUCA (CCD-CDU BIANCOFIORE) in data 14/01/2002

Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-00202 presentata da LUCA VOLONTE' lunedì 14 gennaio 2002 nella seduta n. 082 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: nel settembre del 1993 tre persone dichiararono alla procura di Foggia che nel 1991 avrebbero dovuto versare all'allora Ministro del bilancio Cirino Pomicino una somma di denaro per l'appalto dei lavori della discarica di Vieste e che non avendolo trovato al Ministero ove si sarebbero recati, avrebbero dato tale somma ad altre persone che a loro volta la avrebbero consegnata; nel 1995, davanti alla procura della Repubblica di Lecce e nel 1998 davanti al tribunale di Lecce, questi stessi signori avrebbero ritrattato le accuse nei confronti di Cirino Pomicino, dichiarando di non averlo mai conosciuto; in otto anni la procura di Foggia non ha mai interrogato Cirino Pomicino né ha mai cercato riscontri di qualsiasi genere delle accuse lanciate nel 1993, né ha mai sentito i signori Borsci, d'Amico e Nastasia dopo che questi, nel 1995, avevano ritrattato le accuse davanti alle ad altre autorità giudiziarie; nel giugno 2001 il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Foggia si è rifiutato di sentire queste tre persone in relazione alle accuse fatte e poi ritrattate ed ha rinviato a giudizio Cirino Pomicino per reato di concussione a danno di Ottavio Pisante il quale a sua volta non ha mai accusato l'ex Ministro del bilancio motivando tale decisione con «le funzioni di controllo e autorizzazione» che Cirino Pomicino aveva come deputato della Repubblica-: se il Ministro interpellato non concordi sulla opportunità di fare chiarezza su quanto sopra esposto per stabilire se i fatti corrispondano al vero e come intenda procedere in proposito. (2-00202) «Volontè, Bruno».

 
Cronologia
domenica 6 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro degli esteri Ruggiero si dimette per divergenze con le critiche espresse dai ministri Bossi, Martino e Tremonti all'euro. Il Presidente del Consiglio Berlusconi, dopo aver tentato una mediazione, assume l'interim del dicastero.