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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00059 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080624

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00059 presentata da LUIGI BOBBA martedi' 24 giugno 2008 nella seduta n.022 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: la legge Finanziaria 2006 ha introdotto, in via sperimentale, l'istituto del cinque per mille, attraverso il quale il cittadino puo' scegliere a quale associazione o ente, avente le caratteristiche previste dalla stessa legge e dalle successive modificazioni, destinare la quota del cinque per mille, in sede di dichiarazione dei redditi; il cinque per mille rappresenta un'applicazione del principio di sussidiarieta' orizzontale, poiche' promuove la libera iniziativa dei privati, organizzazioni no profit, enti di ricerca, universita', associazioni di volontariato, nello svolgimento di attivita' di interesse generale; nelle successive leggi finanziarie questo istituto e' stato riconfermato pur senza occupare una voce permanente nei capitoli di spesa del bilancio dello Stato; anche la Finanziaria 2008, legge 24 dicembre 2007, n. 244, articolo 3, commi da 5 a 11, ha riproposto la possibilita' per i contribuenti di destinare il 5 per mille dell'Irpef a finalita' di interesse sociale; il cosiddetto decreto «milleproroghe» ha integrato e modificato la Finanziaria, estendendo la possibilita' di accedere al beneficio anche alle fondazioni nazionali di carattere culturale e alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI, decreto-legge 31 dicembre 2007 n. 248 articolo 45, comma 1, convertito nella legge n. 31 del 2008; tra le novita' piu' rilevanti, introdotte dalla Legge Finanziaria per il 2008 vi e' l'obbligo, per gli enti che hanno ricevuto il contributo del 5 per mille, di redigere un apposito e separato rendiconto, corredato da una relazione illustrativa, nel quale essi devono indicare, in modo chiaro e trasparente, quale sia stata la destinazione delle somme percepite e la redazione di questo documento dovra' essere effettuata entro un anno dalla ricezione del contributo; ammonterebbe a circa 345 milioni di euro il totale dei fondi raccolti con la prima edizione del 5 per mille per l'anno 2006; detto istituto ha ottenuto una forte adesione da parte dei cittadini, come dimostrano i dati della denuncia dei redditi 2006, dove in 15.854.201 hanno deciso di vincolare il 5 per mille dell'Irpef, su un totale di 26.391.936 dichiarazioni; nelle dichiarazioni dei redditi del 2007, circa 14,7 milioni di contribuenti, piu' del 55 per cento del totale, hanno destinato il 5 per mille dell'Irpef alle organizzazioni di volontariato, agli enti di ricerca scientifica e sanitaria, ad associazioni ambientaliste e di promozione sociale; la legge di riferimento prevede che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, relativo alla disciplina di tempi e modalita' di iscrizione degli enti per poter concorrere al 5 per mille, debba essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 31 marzo dello stesso anno per cui lo si destina; quest'anno l'Agenzia delle Entrate aveva previsto un sistema che sembrava efficiente e moderno, il quale contemplava l'invio telematico delle coordinate bancarie da parte delle associazioni, al fine di poter procedere ai pagamenti in tempi piu' rapidi; a poche settimane da questa indicazione l'Agenzia delle Entrate ha cominciato a telefonare alle associazioni, aventi diritto, per farsi indicare le coordinate bancarie per poter erogare la quota spettante, nonostante le stesse associazioni avessero inviato via internet tali dati; intorno alla seconda meta' di maggio sono iniziati i pagamenti del 5 per mille 2006, ma solo per un'ottantina di enti con finalita' di ricerca scientifica; in data 21 marzo 2008 l'Agenzia delle Entrate rendeva noto che, con le medesime modalita', nel secondo semestre di quest'anno, saranno avviati anche i pagamenti delle somme del 5 per mille per l'anno 2007, non appena verranno determinati gli importi e resi disponibili i fondi, grazie a un accordo di durata biennale dell'allora Ministero della solidarieta' sociale e la stessa Agenzia; la legge istitutiva prevede l'anonimato del donatore e per le associazioni o enti, destinatarie del 5 per mille, e' impossibile conoscere l'identita' di coloro che utilizzano questo strumento; e' evidente la lesione all'equita' distributiva tra gli enti di ricerca e il resto dei soggetti beneficiari, in termini di erogazioni dei fondi destinati dal cinque per mille; la legge n. 241 del 1990 sancisce che la Pubblica Amministrazione non puo' richiedere al cittadino informazioni che sono gia' in suo possesso, tuttavia l'Agenzia delle Entrate, al fine di essere ammessi al beneficio del cinque per mille, richiedeva documenti che comprovassero lo status di onlus, l'indirizzo, o altre specifiche che la stessa Agenzia poteva rintracciare altrimenti; a seguito di tale richiesta, sono circa 12.000 le associazioni escluse per motivi formali, le quali hanno provveduto a depositare ricorso presso i TAR competenti; le prime sentenze, dei Tribunali Amministrativi Regionali aditi, respingono le richieste dei ricorrenti a causa di difetto di giurisdizione dello stesso giudice in quanto, cosi' come si evince dal testo di una delle sentenze, «la situazione giuridica degli aspiranti al riparto riveste i caratteri del vero e proprio diritto soggettivo», e non configura, quindi, una lesione dell'interesse legittimo, per cui esulerebbe la competenza del TAR; il Ministro Sacconi ha, di recente, confermato l'impegno di stabilizzare il 5 per mille in grado di definire la platea dei destinatari «ripensando in termini di disciplina generale i beneficiari e concentrando la sua destinazione verso soggetti realmente portati verso il bene comune»; sussiste una differenza sostanziale tra il riconoscimento di una vera liberta' di scelta e di iniziativa e la mera concessione di risorse pubbliche, in questo senso un cinque per mille precario, cosi' concepito, e limitato assomiglia, secondo gli interpellanti, ad una sorta di obolo da parte dello Stato, snaturando il principio di sussidiarieta' fiscale, svilita dall'applicazione concreta del cinque per mille -: se i Ministri in indirizzo non intendano, visto l'aumento della domanda sociale, emanare un provvedimento legislativo che stabilizzi l'istituto del 5 per mille, eliminando detto istituto dallo status di comma finanziario per assumere criteri chiari e trasparenti, attraverso una legge ad hoc, che renda detto istituto un diritto permanente del cittadino e un dovere per lo Stato; se gli stessi Ministri non ritengano opportuno dichiarare in questa sede l'esatta tempistica entro cui si concludera' l'iter di erogazione e quindi, si liquideranno, tutte le associazioni e gli enti aventi diritto alla destinazione del cinque per mille, relativo agli anni 2006 e 2007, in modo da dare un segnale chiaro e trasparente sia ai cittadini, sia alle stesse associazioni e enti; se non si intraveda la opportunita' di riammettere al beneficio, quei soggetti esclusi dalla destinazione del cinque per mille, per l'esercizio finanziario in corso, in virtu' di una legislazione, secondo gli interpellanti, approssimativa, la cui attuazione e' demandata a circolari e a criteri dell'Agenzia delle Entrate, di volta in volta posti in essere, a seconda del ritardo accumulato nell'emanare i provvedimenti prescritti dalla legge; se non si intraveda la possibilita' di coinvolgere ed interpellare le associazioni interessate, al fine di costruire un dialogo costruttivo e concretizzare un sistema che sia davvero espressione della volonta' dei cittadini. (2-00059) «Bobba, Binetti, Calgaro, Ria, Mosella, Baretta, Sarubbi, Volonte', Porcino, Sposetti, Damiano, Lolli, Touadi, Miglioli, Sereni, Bachelet, Enzo Carra, Rosato, Corsini, Viola, Lovelli, Cavallaro, Rubinato, Delfino, Giachetti, Schirru, Mantini, Duilio, Fiorio, Barbi, Fiano, Pierdomenico Martino, Lusetti, De Torre, Rossomando, Giorgio Merlo, Boccuzzi, Servodio, Oliverio, Bocci, Cesario, Tabacci, Rampi, Poli, Vassallo, Capitanio Santolini, Evangelisti, Colombo, Letta, Rossa, Narducci, Albonetti, Bersani, Bindi, Capodicasa, Carella, Marco Carra, Colaninno, Ferrari, Lanzillotta, Luca', Martella, Minniti, Zaccaria, Pionati, Mannino, Palomba, Paladini, Ciccanti, Pezzotta, Galletti, Grassi, Losacco, Realacci».





 
Cronologia
giovedì 12 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Irlanda, si svolge il referendum sulla riforma istituzionale dell’Ue prevista dal Trattato di Lisbona. Il 53,4% degli elettori respinge la riforma. Il risultato blocca l’entrata in vigore del Trattato prevista per il 1° gennaio 2009. Si apre una nuova crisi istituzionale dell’Ue.

mercoledì 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 326 voti favorevoli, 260 contrari e 3 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie (C. 1185-A), sul quale era stata posta la questione di fiducia.

    Il provvedimento, recante l'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio 2008 (legge 24 luglio 2008, n. 126).