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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00356 presentata da TRIPIEDI DAVIDE (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 08/01/2014

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00356 presentato da TRIPIEDI Davide testo presentato Mercoledì 8 gennaio 2014 modificato Venerdì 10 gennaio 2014, seduta n. 149 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico , per sapere – premesso che: STMicroelectronics è un'azienda multinazionale leader nello sviluppo e nella produzione di semiconduttori su scala mondiale e tra le più importanti al mondo nell'ambito delle memorie non volatili; in Italia, STMicroelectronics impiega 4.500 dipendenti nel sito di Agrate Brianza, 1000 a Cornaredo, 4000 a Catania, 300 divisi tra Napoli, Palermo e Lecce, per un totale di 8.800 dipendenti; nel luglio 2007, presso il Ministero dello sviluppo economico, è stato siglato un protocollo d'intesa nel quale, oltre a prevedere investimenti per dare prospettiva ai siti italiani, si è accompagnata l'operazione di cessione del ramo delle memorie di ST all'alleanza ST-Intel-Francisco Partners dalla quale è nata Numonyx; con tale protocollo il Governo si è fatto garante dell'intera operazione, sia per quanto riguarda la conservazione dei livelli occupazionali, sia per il mantenimento delle attività produttive e di ricerca nel territorio italiano; nello stesso incontro, il Governo si è impegnato, tramite l'allora Ministero del tesoro, ora Ministero dell'economia e delle finanze, alla partecipazione azionaria della STMicroelectronics, controllandola pariteticamente con lo Stato francese; nello stesso accordo, ST si è impegnata ad affrontare eventuali problemi occupazionali per il quadriennio successivo, rinnovando tale impegno presso il Ministero dello sviluppo economico successivamente alla vendita a Micron; nel 2008, ST ha acquisito NXP Wireless e poi, con un'alleanza con Ericsson mobile platform, ha formato la società ST-Ericsson con l'obiettivo di diventare n.1 del settore. Nel giro di 5 anni, tale operazione si è rivelata fallimentare con perdite particolarmente importanti; nel febbraio 2010, ST, il Governo italiano e Numonyx decidono di cedere tutte le quote della società in maniera definitiva a Micron, multinazionale americana, che dichiara da subito di non voler sfruttare il contratto di programma che prevedeva investimenti al sud e al nord del nostro Paese, evitando così vincoli di permanenza in Italia. Tali operazioni hanno avuto un notevole impatto industriale e un non trascurabile risvolto sul sistema economico del nostro Paese; la vendita di Numonyx ha significato cedere a una multinazionale americana un bagaglio tecnologico di brevetti, prodotti d'avanguardia e capacità professionali distribuiti nel più grande e innovativo centro di ricerca tecnologico del Paese situato ad Agrate Brianza, a cui vanno aggiunti i due centri di progettazione di Arzano e Catania, per un totale di 1600 lavoratori, di cui 700 ad altissimo profilo professionale; le dirigenze di ST e Numonyx prima e di Micron poi avevano dichiarato di voler garantire lunga vita al settore della ricerca nei siti italiani, grazie anche ad un accordo di programma firmato con il precedente Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le regioni interessate di Lombardia e Sicilia, che avrebbe dovuto assicurare alla Numonyx-Micron un finanziamento di 180 milioni di euro su generici progetti di ricerca. Tale progetto, così poco definito dalle aziende, a tutt'oggi ha creato la conseguenza di avere oltre mille posti di lavoro a rischio; Micron ha annunciato una riduzione del personale del 5 per cento a livello mondiale, equivalente a 1500 dipendenti circa, che coinvolgerà anche i siti italiani, in particolare quello di Agrate Brianza, con la perdita di posti di lavoro di diverse centinaia di dipendenti causate dal calo del fatturato e delle sovrapposizioni determinate dall'acquisizione della multinazionale giapponese Elpida che possiede centri avanzatissimi di ricerca e sviluppo in Giappone; Micron ha annunciato l'intento di delocalizzare; a livello europeo, l'operazione di acquisizione di NXP e la nascita di ST-Ericsson hanno determinato uno squilibrio occupazionale a favore della Francia che ha visto crescere i dipendenti dell'azienda a 11.000, facendo scendere quelli italiani a 8.500; lo Stato francese ha adottato in questi anni una politica mirata di incentivi al settore della microelettronica, riuscendo a preservare e a rafforzare i progetti nazionali del settore; STMicroelectronics, oltre che essere una controllata dello Stato francese lo è anche dello Stato italiano attraverso una partecipazione azionaria del 27,6 per cento; il Governo italiano vorrebbe cedere la quota di STMicroelectronics per 700 milioni di euro; cedere le quote che attualmente lo Stato italiano possiede significa dirottare milioni di euro di investimenti fuori dall'Italia nei siti presenti in Francia o nel sud-est asiatico, dove la concorrenza sui costi non ha eguali rispetto a quella di un Paese come il nostro ad alto costo del lavoro, con produzione in assenza, nella maggior parte dei casi, di innovazione –: se il Ministro interpellato ritenga opportuno avviare una fase di mediazione nei confronti di STMicroelectronics e Micron per la tutela dei posti di lavoro, coinvolgendo al tempo stesso le istituzioni, a partire da quelle locali, affinché, ciascuno per le proprie responsabilità, esercitino il proprio ruolo per garantire il mantenimento dell'occupazione in prospettiva futura; se lo stesso Ministro interpellato, a fronte degli intenti di delocalizzazione all'estero di parte della produzione dei diversi siti delle aziende in questione, intenda adottare misure preventive atte ad assicurare un futuro lavorativo certo di tutti i dipendenti italiani attualmente impiegati nelle aziende STMicroelectronics e Micron. (2-00356) « Tripiedi , Currò , Rostellato , Cominardi , Bechis , Baldassarre , Ciprini , Rizzetto , Chimienti , Nuti , Grillo , Marzana , Cancelleri , Carinelli , Pesco , Lorefice , Lupo , Mannino , Di Benedetto , Di Vita , D'Uva , Rizzo , Villarosa , Castelli , Caso , Cariello , D'Incà , Brugnerotto , Sorial , D'Ambrosio ».





 
Cronologia
lunedì 23 dicembre
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 340 voti favorevoli e 155 contrari, nel testo della Commissione, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126, recante misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali ed interventi localizzati nel territorio (C. 1906-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



sabato 18 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Il segretario del Partito democratico Renzi e Silvio Berlusconi si incontrano nella sede romana del PD a largo del Nazareno per discutere delle riforme costituzionali e della legge elettorale.