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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00005 presentata da CIPRINI TIZIANA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 10/04/2018

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00005 presentato da CIPRINI Tiziana testo di Martedì 10 aprile 2018, seduta n. 4 CIPRINI e GALLINELLA . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: lo stabilimento Perugina della Nestlé sito in San Sisto a Perugia è interessato da un importante processo di riorganizzazione aziendale tanto che presso il Ministero dello sviluppo economico è stato aperto un tavolo per la composizione della crisi; secondo quanto si apprende dalla stampa ( repubblica/economia.it del 26 marzo 2018), «Resta ancora incerto il futuro per i lavoratori Perugina di San Sisto. Dopo i 364 esuberi annunciati nel maggio scorso da Nestlé, proprietaria della fabbrica, azienda e sindacati due settimane fa hanno siglato un primo accordo per la gestione della crisi. Un'intesa che non convince una parte dei lavoratori: “Ci offrono soldi per andarcene e invece noi vogliamo lavorare, ci propongono contratti di lavoro part-time verticali o orizzontali al 50 per cento, ci spaventano con minacce di licenziamento e noi cerchiamo di tener duro, ma siamo alla frutta e i tempi stringono”, scrive in una lettera il Comitato resilienza lavoratori Perugina. Nell'accordo siglato il 9 marzo 2018 si prevede, tra le altre cose, una garanzia di 14 mesi per i lavoratori che dovessero accettare il ricollocamento proposto dall'azienda presso altre società e che si trovassero a perdere il lavoro. In quel caso potrebbe essere riconosciuto loro un incentivo economico o la possibilità, di essere assunti nuovamente come stagionali da Perugina. Altri lavoratori, circa 150, hanno accettato di convertire il proprio posto a part-time , a cui si aggiungono 30 prepensionamenti e circa 90 esodi incentivati. Alle proteste dei lavoratori fa seguito la replica dell'azienda, secondo la quale in particolare le “minacce di licenziamento” lamentate sono “false e gravemente lesive della reputazione dell'azienda”»; nel 2014 Motta ed Alemagna vengono cedute da Nestlé a Bauli; nello stabilimento di San Sisto vengono progressivamente abbandonate le produzioni di dragées (Tenerelli, Flipper e altro) e di prodotti storici come il Torrone e la Caramella Cinzia; nel 2015 Nestlé vende tutta la linea Gelati al colosso R&R e nel 2016 viene ceduto tutto il comparto caramelle (compresa la storica Rossana) a Diva; nel corso dello stesso anno la stessa sorte hanno avuto anche il comparto Ore Liete (venduto a Tedesco) e tutto il comparto delle Strenne, ovvero la linea di prestigio dei regali aziendali; il ridimensionamento del ruolo produttivo dello stabilimento in questione è frutto di una scelta della multinazionale Nestlé, tanto che la «crisi» attualmente vissuta dallo stabilimento di san Sisto è stata addebitata soprattutto alla carenza di investimenti con evidenti effetti e ricadute sociali sull'occupazione; eppure l'accordo dell'aprile 2016 tra sindacati e azienda prevedeva anche importanti investimenti e un rilancio dei prodotti e della produzione; ad oggi non sono ancora chiare le prospettive di rilancio della fabbrica e quali investimenti abbia compiuto l'azienda –: se il Governo intenda convocare urgentemente l'azienda e promuovere una audizione delle organizzazioni e dei comitati dei lavoratori e dei vertici dell'azienda al fine di conoscere in maniera chiara quali siano le intenzioni della Nestlé in merito allo stabilimento di San Sisto di Perugia e quali investimenti abbia messo in atto l'azienda per implementare la produzione e se lo stabilimento in questione resti strategico per la stessa multinazionale, così favorendo la definizione di un piano industriale che abbia come fine prioritario il rilancio della produzione e superi l'impatto occupazionale delle scelte industriali poste in essere fino ad ora dalla dirigenza Nestlé; quali iniziative intenda assumere, di concerto anche con la regione Umbria e il comune di Perugia, al fine di individuare percorsi di salvaguardia dei livelli occupazionali che garantiscano condizioni di lavoro dignitose ai lavoratori e affinché non vengano compromessi, ulteriormente, i livelli occupazionali. (5-00005)

 
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domenica 18 marzo
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    Vladimir Putin è eletto per la quarta volta Presidente della Federazione russa.