La grafia rigorosa e puntuale del Rossini, presenta, in uno scorcio di intensi contrasti chiaroscurali e ben risolta prospettiva aerea, la vista del cortile della Curia Innocenziana, come doveva apparire dal centro dell'atrio di Montecitorio. L'ipotesi di erigervi la colonna, che sarebbe stato un elemento piuttosto estraneo alla conclusione dell'emiciclo, centrato sulla grande fontana, giustifica l'impianto verticale della veduta e la conseguente contrazione diametrale dello spazio del cortile ad emiciclo, suggerito per frammenti piuttosto che sentito in quella che doveva essere la sua efficace, dilatata spazialità.