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Portale storico della Camera dei deputati

Presidenti

Giuseppe Biancheri

X Legislatura del Regno d'Italia

Tornata del 19 marzo 1870

Presidente. (Movimento d'attenzione) Onorevoli colleghi, consentitemi che col cuore commosso io vi esprima la mia viva riconoscenza per l'altissimo onore che vi piacque di conferirmi. Quali titoli, quali meriti miei hanno potuto valermi una così singolare testimonianza della vostra fiducia? Nei quattro lustri che ben presto avrò trascorsi in Parlamento e per tutta la modesta mia vita politica ho con voi tutti diviso un affetto profondo alla patria, alla sua unità, alle libere istituzioni che furono la sua salvezza e sono la sua gloria; ma non mi era dato aspirare, senza temerario ardimento, all'insigne onoranza cui mi avete chiamato. Mi compiaccio pertanto di doverla unicamente attribuire alla vostra benevolenza; lasciatemi credere di averla sin qui meritata, onde io possa più fortemente sperare che saprò serbarmene degno. Assumo il mio ufficio con gran trepidazione, sento tutta la grave responsabilità che m'incumbe; mi assicura però il sentimento del dovere e la vostra benevolenza, che confido verrà a sorreggermi e a rendere meno arduo il mio còmpito. Onorevoli colleghi, la nazione può ormai compiacersi della ricostituita unità e della vita economica che vigorosa si ridesta in ogni sua parte; un pericolo però ci minaccia, la finanza in dissesto, l'amministrazione imperfetta. Facciamo di rimuoverlo con uno sforzo supremo; ribattiamo le accuse immeritate che di continuo si lanciano contro l'Italia e il suo Parlamento, sol perché non hanno superato in un giorno le difficoltà che altri non ha superato che nel corso di secoli (Bene!); provvediamo agli interessi e ad un tempo alla dignità della patria. Oggi che un vasto campo è aperto ai vostri studi, dato mano all'opera risolutamente, io ve ne prego; inspirati come siete voi tutti, signori, dal pubblico bene, esaminate le proposte che il Governo vi ha testè presentate, meditatele, discutetele con tutta quella ampiezza che il soggetto richiede, ma soprattutto, non date tregua al lavoro senza aver provveduto. Onorevoli colleghi, io mi consacro con tutta l'anima ai vostri lavori; seguirò la via che mi fu tracciata dagli illustri miei antecessori; mi sforzerò d'imitarne gli esempi coll'imparzialità per unica mia guida, col conforto della vostra fiducia, e col desiderio costante della vostra approvazione. (Applausi)