All'inizio della VI legislatura, Sandro Pertini è riconfermato a larga maggioranza Presidente della Camera dei deputati, al primo scrutinio, con 519 voti su 615 votanti. L'elezione avviene secondo le nuove disposizioni del Regolamento della Camera, che richiedono, al primo scrutinio, la maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea. Nella stessa seduta Pertini rivolge alla Camera il tradizionale discorso di insediamento, ricordando innanzitutto il fecondo lavoro svolto nella precedente legislatura, che si augura possa essere replicato nell'esclusivo interesse del Paese. Come nella precedente occasione invita il Parlamento ad essere esempio di dialogo e di tolleranza, condannando ogni forma di violenza, che riporterebbe il Paese indietro, all'esperienza di anni lontani e dolorosi, in cui i cittadini erano privati della libertà. In tale ottica, Pertini, afferma che la riconquista, attraverso sacrifici altrettanto dolorosi e tragici, della libertà e della democrazia, non consente che sia la stessa libertà ad uccidere la libertà.