Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11938 presentata da NEGRI LUIGI (LEGA NORD) in data 19930310
Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: la preparazione universitaria nell'insegnamento del diritto e' presumibilmente equivalente nelle facolta' di giurisprudenza di ogni universita' italiana, tenuto conto del valore legale del titolo di laurea, cosi' come le modalita' della pratica legale svolta dai praticanti procuratori debbono presumersi similari per tutto il territorio nazionale in quanto regolate anch'esse per legge; lo svolgimento degli esami per procuratore legale e' regolato da legge dello Stato; gli esiti degli ultimi esami afferenti il relativo concorso presso le diverse Corti d'Appello presentano risultati abnormemente non omogenei a livello nazionale nel rapporto percentuale tra idonei e non idonei; tale disomogeneita' si presenta come caratteristica costante, poiche', esaminate le statistiche, si rivela che le Commissioni piu' restrittive nel giudizio e quelle piu' liberali si riferiscono quasi sempre alle stesse aree geografiche del Paese con modeste eccezioni; detta situazione crea disagio tra i candidati, ripercussioni organizzative gravissime ed una diffusa sfiducia tra coloro che desiderano percorrere la carriera forense talche' l'iscrizione all'Albo professionale dei Procuratori e' vista come evento puramente e semplicemente aleatorio -: se intenda: a) precisare se abbia rilevato detta disomogeneita' di risultati; b) giustificare comunque o spiegare i motivi del fenomeno; c) precisare i criteri in base ai quali debba avvenire la selezione dei candidati; d) precisare quali misure abbia assunto, o intenda assumere, per garantire ai candidati che da parte delle diverse Commissioni i giudizi vengano emessi sulla base di criteri trasparenti, uniformi su tutto il territorio nazionale e sostanzialmente equi, tali comunque da prevenire anche il sospetto di errori, eccessi di potere o violazioni di legge da parte degli organi giudiziari. (4-11938)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto e premesso che il Ministero dell'Universita' ha comunicato di non disporre di elementi di risposta in merito, si fa presente quanto segue. In effetti da alcuni anni si registrano nei diversi distretti di Corte di Appello notevoli differenze percentuali nel numero di candidati ammessi a sostenere la prova orale degli esami per procuratore legale. Il fenomeno si presenta con una strettissima percentuale di ammessi in alcuni distretti del Nord a fronte della quale si rileva una percentuale altissima di ammessi in taluni distretti del Sud. Non disponendo di elementi concreti che consentano di pervenire ad una spiegazione razionale del fenomeno, si puo' solo ipotizzare che, dovendosi escludere che i candidati del Nord si presentino con un livello medio di preparazione tanto inferiore a quello dei candidati del Sud, il fenomeno sia dovuto all'orientamento di maggiore o minore rigore che ispira i componenti delle commissioni nella valutazione degli elaborati. Non e', tuttavia, tecnicamente possibile apportare correttivi del genere di quelli auspicati dagli onorevoli interroganti; non si puo' infatti imporre alle diverse commissioni, che sono organi collegiali e sfuggono al principio di gerarchia, di seguire determinati criteri di valutazione. A tal fine sarebbe necessario un provvedimento di natura normativa, peraltro difficile - se non impossibile - da formulare, poiche' il giudizio che le commissioni stesse sono chiamate ad esprimere, non si presta ad alcuna forma di schematizzazione, involgendo conoscenze proprie di amplissimi settori della scienza giuridica, che neppure rientra nel novero delle scienze esatte. Il solo modo di rendere piu' omogenea la valutazione degli elaborati potrebbe essere quello di accentrare l'esame presso un'unica commissione, ma tale modifica non e' consigliabile, giacche' il numero elevato di candidati, pari a circa 15.000 per anno, determinerebbe il presumibile notevole allungamento dei tempi della procedura. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.