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Ai Ministri delle poste e telecomunicazioni e del tesoro. - Per sapere - premesso che: con decreto-legge 22 maggio 1993, n. 155 in materia di finanza pubblica e' stato stabilito un nuovo trattamento tariffario delle stampe quotidiane e periodiche; tale decreto, all'articolo 4, fissa alcune previsioni normative in base alle quali, per esempio, e' stabilita una tariffa unica e la possibilita' di sconti, in base alla quantita' delle pubblicazioni spedite, diventa discrezionale; in attesa che il provvedimento in questione completi l'iter parlamentare e' preannunciato un decreto del Ministro delle Poste, di concerto con quello del Tesoro, che dovrebbe contenere le norme di attuazione del predetto decreto-legge n. 155. Al riguardo c'e una fortissima e diffusa preoccupazione nel mondo della stampa quotidiana e periodica per la possibile introduzione di forti e indiscriminati aumenti tariffari: per i quotidiani, per esempio, si parla di possibili aumenti nell'ordine del duecento per cento; e' evidente che le ripercussioni economiche per centinaia di aziende editoriali sarebbero gravissime e che verrebbe penalizzato un intero settore; del resto, in attesa del decreto, si stanno applicando per intero le tariffe gia' in vigore dal 16 gennaio 1993 senza piu' la riduzione del 50 per cento introdotta dalla legge sull'editoria -: se non si ritenga di porre allo studio una nuova normativa tariffaria che salvaguardi il fondamentale ruolo informativo della stampa quotidiana e periodica e consenta il mantenimento, a condizioni accettabili, di un servizio utile per milioni di cittadini. (4-15877)