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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02719 presentata da COLOMBO MARCO FURIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960801

Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: il protrarsi senza limiti e senza realistiche speranze dello stato di isolamento (arresti domiciliati) di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace e leader del movimento democratico di opposizione della Birmania, non puo' non creare allarme nel mondo democratico e dunque nel Parlamento italiano; il Governo militare che domina e controlla senza alcun mandato popolare quel paese, in queste settimane e' impegnato ad aprire l'accesso ai suoi mercati e al turismo internazionale agli operatori e investitori del mondo, mentre rapporti sono gia' in atto con democrazie industriali d'Oriente e d'Occidente (Giappone, India, Stati Uniti, Europa) per stipulare accordi e impiantare sul territorio birmano agenzie d'affari. Questo sviluppo economico puo' aprire le porte alla democratizzazione, se i partners economici chiedono risolutamente che il processo di democratizzazione abbia inizio contestualmente con la stipulazione di accordi commerciali; in questo quadro la restituzione della liberta' senza controlii e senza interferenze alla signora Aung San Suu Kyi, guida della opposizione democratica, e' condizione indispensabile e garanzia di ritorno alla liberta' -: quali passi intenda compiere per ottenere dal Governo birmano, le cui dichiarazioni al riguardo sono reticenti ed elusive, la restituzione dei diritti civili e la completa liberta' di azione a tutte le forze politiche di quel paese, nonche' il ritorno al rispetto dei diritti umani. (4-02719)

In relazione a quanto segnalato dall'Onorevole Interrogante si fa presente che l'Italia, insieme agli altri Paesi dell'Unione Europea, segue da tempo, con costante attenzione, gli sviluppi della politica interna birmana e mantiene un atteggiamento fortemente critico delle violazioni dei diritti umani e delle liberta' fondamentali, stigmatizzando gli atti di repressione perpetrati dal regime militare. Nel corso del 1996, la nostra azione di denuncia - che continua ad essere ispirata alla piena solidarieta' e all'aperto sostegno per la coraggiosa attivita' della Signora Aung San Suu Kyi e della sua "National League for Democracy (NLD)" - si e' sviluppata anche nei maggiori fori internazionali. In particolare, nell'aprile scorso a Ginevra in sede di Commissione ONU dei Diritti Umani, l'Italia (nella sua qualita' di Presidente dell'Unione Europea, si e' fatta promotrice di una dura risoluzione sulla situazione dei diritti umani in Myanmar - approvata per "consensus" dalla Commissione - che denuncia le responsabilita' della giunta militare per la continua violazione dei diritti umani nel Paese. Il 27 maggio u.s., il Governo italiano - al pari di altri partners europei - ha emesso un comunicato ufficiale per condannare fermamente l'arresto in massa di esponenti della NLD alla vigilia del congresso del partito e per sottolineare la necessita' di un autentico dialogo tra lo "State Law and Other Restoration Council (SLORC)" al potere e l'opposizione democratica come unica via d'uscita dall'attuale stato politico. Va inoltre rammentato che all'apertura del congresso della NLD l'Italia (contrariamente a quanto riferito da un'agenzia di stampa italiana, subito smentita dal Ministero degli Esteri) ha assicurato una propria presenza diplomatica alla manifestazione, concordandola preventivamente con le altre Ambasciate europee a Yangon (Francia, Germania e Regno Unito). Un importante ruolo e' stato inoltre svolto dal nostro Paese nell'emanazione di una ferma dichiarazione pubblica dell'Unione Europea il 5 luglio u.s., nella quale l'Unione - oltre ad esprimere profonda preoccupazione per il continuo deterioramento della situazione nel Paese e a sollecitare una visita del Gruppo Speciale di Lavoro dell'ONU per accertare la detenzione e gli arresti arbitrari - ha manifestato l'aspettativa da parte delle Autorita' birmane di ottenere una spiegazione piena e soddisfacente sulle circostanze connesse alla morte in prigione dell'ex Console onorario di Norvegia, Danimarca, Finlandia e della Svizzera, James Leander Nichols, ed ha chiesto un'indagine al riguardo ad opera del relatore Speciale dell'ONU sul Myanmar. Il problema birmano e' stato inoltre sollevato con decisione nel corso della Conferenza Post-Ministeriale dell'Associazione dei Paesi del Sud Est Asiatico (ASEAN) tenutasi il 24 e 25 luglio u.s. a Jakarta, dove i Paesi occidentali (tra cui quelli dell'Unione Europea, rappresentata dalla Troika, hanno espresso preoccupazione e severe critiche per la situazione nel Paese. Della particolare situazione politica birmana risente ovviamente anche l'interscambio commerciale con l'Italia che, nel corso del 1995 ha raggiunto appena i 25,7 miliardi di lire. La Birmania si situa conseguentemente al 25^ posto quale partner commerciale dell'Italia in Asia. L'Ufficio ICE a Yangon e' chiuso ormai da vari anni e con la Birmania non sono attivi meccanismi di assicurazione del credito all'esportazione, essa e' infatti considerata dalla SACE "in sospensiva", classificazione per la quale eventuali operazioni commerciali non godono in principio della copertura assicurativa contro i rischi commerciali. In conclusione, il nostro Paese, insieme ai partners europei e occidentali, continuera' a seguire attentamente la situazione politica e, in particolare, dei diritti umani a Myanmar e non manchera' di denunciare ulteriori azioni repressive da parte della giunta militare, anche mantenendosi in contatto con gli altri Paesi dell'Area per accrescere la pressione sul Governo di Yangon ed evitare un nuovo deteriorarsi della situazione. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Toia.



 
Cronologia
mercoledì 31 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 319 voti a favore e 284 contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 1857 del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica), su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 1° agosto
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva le modifiche al proprio Regolamento relative alla istituzione della Commissione permanente per le politiche dell'Unione europea (Doc. II, n. 5).

domenica 4 agosto
  • Politica, cultura e società
    L'esponente della Lega Nord Irene Pivetti, già Presidente della Camera dei deputati, si dissocia dal proprio partito e si dice contraria alla secessione.