Documenti ed Atti
XIII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03562 presentata da GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19960925
Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: le imprese artigiane sono, a ragione, riconosciute come un comparto tra i piu' rilevanti per le risorse dell'economia del Paese; l'attuale forte contrazione dei consumi, e la progressiva inesorabile diminuzione delle esportazioni a seguito del rafforzamento della lira, finiscono per colpire inevitabilmente, ed in modo piu' duro, il prodotto artigianale stesso che diviene meno conveniente e competitivo; gli operatori del settore artigianale sono chiamati a sostenere spese rilevanti per la tenuta della regolare contabilita' fiscale, con grave pregiudizio per l'attivita' produttiva stessa fortemente penalizzata e contratta, dall'insieme di adempimenti burocratici; a quanto risulta da una statistica condotta dalla Confartigianato e pubblicata sul quotidiano della categoria lo scorso 7 agosto 1996, si evidenzia un totale nazionale di 303.304 domande inevase di rimborso IVA, pari a circa 25.000 (comprensivi d'interessi) miliardi ancora non liquidati; in particolare, il 20 per cento del totale complessivo delle domande di rimborso inevase, dal 1989 ad oggi, si riferisce alla sola regione Lombardia e si traduce in un totale a credito della categoria di ben 3.756 mila miliardi, di cui 385 circa della sola provincia di Varese; detti rimborsi inevasi riguardano prevalentemente gli importi minori attribuibili alle imprese di piu' piccole dimensioni - quindi alla stragrande maggioranza delle stesse - e che il tempo medio di liquidazione si aggira sui due anni di attesa; dovrebbe essere una priorita' del Governo in questo delicato momento per la nostra economia, salvaguardare il tessuto economico artigianale e la mole d'occupazione da esso creata, sia direttamente che per indotto -: per quali motivi gli operatori artigiani devono attendere lungamente per ottenere dallo Stato i rimborsi Iva loro spettanti, di fatto impedendo in primis che preziose liquidita' possano essere reinvestite in azienda a sostegno dell'innovazione tecnologica ed a potenziale creazione di nuova occupazione ed in seconda analisi che si evitino eventuali situazioni contingenti tali da indurre l'artigiano stesso alla chiusura dell'attivita' per insolvenze causate da scarsa liquidita' temporanea; se quindi non siano previsti snellimenti burocratici, o incrementi di personale tesi al miglioramento dell'efficienza dei vari uffici Iva, in modo da poter meglio rispondere alle legittime istanze di rimborso degli operatori del settore artigianale; se le iniziative avanzate dalla Confartigianato, allo scopo di accelerare gli stessi rimborsi Iva, ovvero quello di innalzare il tetto rimborsabile attraverso il conto fiscale oppure di poter presentare una sola dichiarazione annuale con la quale assolvere tutti gli obblighi fiscali siano davvero all'esame del ministero delle finanze e, se si', entro quali tempi si presuppone di poter dare risposte concrete ai cittadini artigiani; se non si ritenga doveroso stabilire un codice di autoregolamentazione degli uffici Iva i quali, una volta messi nelle condizioni d'operare con strumenti idonei, siano chiamati a esperire pratiche delicate, come quella sui rimborsi Iva ad esempio, in tempi certi e brevi, pena il pagamento non solo degli interessi ma anche di multe a carico del moroso ministero delle finanze, previa valutazione di eventuali responsabilita' di addetti del servizio; quali iniziative in particolare si intendano assumere per accelerare i rimborsi nella provincia di Varese, che appare tra le piu' penalizzate in tutto il territorio nazionale. (4-03562)