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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04421 presentata da CASINI PIER FERDINANDO (CCD-CDU) in data 19961021

Al Ministro della sanita'. - Per conoscere - premesso che: nel 1978, all'epoca della prima legge di riforma sanitaria, a Bondeno si apriva un dibattito per la formazione di un distretto sanitario Bondeno Cento o Bondeno Ferrara. Il confronto con le forze politiche, medici sanitari si concludeva con l'opzione per la formazione del distretto di Bondeno Ferrara; cio' in seguito a considerazioni di vario genere che andavano dalla vocazione naturale e storica della popolazione alla valutazione della collocazione geografica e alla ricchezza di mezzi di collegamento; all'epoca l'ospedale Borselli di Bondeno contava non meno di n. 278 posti letto che conservo' finoal 1991/1992; nel 1988 successivamente al varo della finanziaria che stanziava ben 30.000 miliardi per la sanita', si dette vita ad una programmazione sanitaria che prevedeva la chiusura degli ospedali definiti "piccoli" e la costruzione di Poli ospedalieri che dovevano poter contare almeno 300 posti letto; a seguito di tale disposizione l'ospedale Borselli di Bondeno venne a trovarsi nell'elenco degli ospedali da chiudere in quanto venivano dichiarati (erroneamenteu?) solo 219 posti letto anziche' 278/280. Pare comunque che fosse previsto il mantenimento delle strutture che non avessero caratteristiche di "fatiscenza"; il Borselli continuamente migliorato, ingrandito e manutenzionato non si poteva certo considerare un ospedale fatiscente; nel corso degli anni compresi tra il 1989 ed il 1991 i primari dei vari reparti, dopo aver fatto del Borselli un ospedale ben funzionante con una utenza di circa 50.000 unita' proveniente anche da regioni limitrofe, lasciarono l'incarico. La USL non provvede immediatamente alla sostituzione dei primari lasciando i reparti per svariati mesi (in un paio di casi si supero' abbondantemente l'anno) privi di una figura tanto importante per la continuita' di un'attivita' medico/ospedaliera svolta, fino a quel momento, alla insegna della massima professionalita'; la conseguenza di questa situazione di abbandono ha determinato una sensibile contrazione dei ricoveri e delle degenze; quando finalmente si provvide alla sostituzione dei primari la situazione non pote' piu' essere recuperata anche perche' non era piu' presente quella particolare caratteristica che si chiama "qualita' del servizio prestato"; da quest'epoca che si cominciavano a registrare "programmi sanitari" sfornati a getto continuo ognuno dei quali aveva in comune con quelli precedenti un calo nelle indicazioni di posti letto presenti e, conseguentemente, previsioni sempre piu' restrittive per l'ospedale Borselli. I posti letto raggiunsero, nelle indicazioni della USL di Ferrara, il numero 119, (dato errato in quanto l'ospedale disponeva di 129 posti letto), cio' alla vigilia della emanazione di una legge che disponeva la chiusura di quegli ospedali che hanno meno di 120 posti letto; nel 1994 venne decretato il sorgere del distretto sanitario Cento/Bondeno con la soppressione delle funzioni ospedaliere per il Borselli che, nei programmi della Regione Emilia Romagna , doveva essere "riconvertito" in RSA, poliambulatori, uffici e, quale straordianaria concessione, qualche letto per interventi in DM (una decina in tutto); a questo punto la popolazione dovra' andare a farsi ricoverare presso l'ospedale di Cento che conta circa 180 posti letto, oppure dovra' andare fuori provincia -: quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda assumere per evitare che secondo la programmazione sanitaria regionale e provinciale il Borselli sia destinato alla totale dismissione dalle funzioni di ospedale per "acuti" e quindi riconvertito in poliambulatori ed RSA. (4-04421)

 
Cronologia
giovedì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1996, n. 462, recante Disciplina delle attività di recupero dei rifiuti, per aver «reiterato, con contenuto immutato ed in assenza di nuovi presupposti di necessità e urgenza, la disposizione» espressa da precedenti decreti-legge decaduti. La sentenza blocca la prassi del Governo di reiterare il contenuto dei decreti-legge (sentenza n. 360).

mercoledì 23 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con 316 voti a favore e 286 voti contrari, approva l'articolo unico del disegno di legge di conversione A.C. 2298 del decreto-legge 24 settembre 1996, n. 497, recante disposizioni urgenti per il risanamento, la ristrutturazione e la privatizzazione del Banco di Napoli, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.