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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00008 presentata da BURLANDO CLAUDIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 27/06/2001

Mozione Atto Camera Mozione 1-00008 presentata da CLAUDIO BURLANDO mercoledì 27 giugno 2001 nella seduta n. 007 La Camera dei Deputati, considerato che: Dal 20 al 22 luglio prossimo avrà luogo a Genova il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei paesi membri del G8, con Presidenza italiana, evento internazionale della massima importanza e tappa di un complesso processo negoziale, che da anni va sviluppandosi, sia all'interno delle istituzioni internazionali che tra i governi, suscitando vasta eco in seno all'opinione pubblica mondiale; in occasione del vertice si annunciano manifestazioni e dibattiti organizzati da movimenti e Ong italiani ed esteri, la maggioranza dei quali si e riunita nel Genoa Social Forum ; occorre garantire spazi aperti e modalità sicure per le manifestazioni non violente, momenti di ascolto delle ragioni della protesta e una direzione politica responsabile delle Forze dell'ordine, assicurando al tempo stesso ai cittadini il minor disagio possibile e la piena agibilità della loro città; il testo del decreto-legge 3 maggio 2001, n. 160, recante ulteriori finanziamenti per la presidenza italiana del G8 nell'anno 2001 e per il «Vertice di Genova», in corso di conversione da parte del Parlamento, prevede, grazie all'approvazione di un apposito emendamento, lo stanziamento di risorse agli enti locali per l'accoglienza dei manifestanti; nelle fasi preliminari del negoziato, la Presidenza italiana ha predisposto una bozza di agenda che pone al centro dei lavori i temi fondamentali dello sviluppo, dell'ambiente, della cooperazione internazionale e delle relazioni tra Nord e Sud del mondo ed elaborato un documento che avanza specifiche proposte in materia di politica sanitaria, di commercio internazionale e di investimenti; la Presidenza del Consiglio dei ministri ha inteso promuovere un processo di consultazione con le organizzazioni non governative mediante l'istituzione della Genoa Non Governmental Iniziative , che ha originato concrete proposte su temi quali la lotta alla povertà, la finanza ed il commercio internazionali e lo sviluppo sostenibile; l'iniziativa Hipc ( Heavily Indebted Poor Countries ) ha per ora permesso di coinvolgere 23 paesi, con una cancellazione del debito pari a circa 53 miliardi di dollari, conseguendo un risultato importante ma non sufficiente, mentre l'Italia ha già deciso di andare oltre, cancellando il 100 per cento dei debiti per i paesi più poveri; questo rilevante contributo italiano deve essere adeguatamente valorizzato nel corso del dibattito che avrà luogo in seno al G8 e nelle conclusioni cui il vertice perverrà; la destabilizzazione degli equilibri internazionali, la radicalizzazione delle diseguaglianze, la disgregazione culturale e sociale sono patologie che rischiano di aggravarsi ulteriormente, se la politica dei paesi più industrializzati non saprà immaginare nuove strategie per concorrere alla realizzazione degli obiettivi di pace, libertà e giustizia sociale, storicamente al centro della tradizione democratica; in seguito alle crisi finanziarie del Sud-est asiatico, dell'America latina e della Russia, è sempre più necessario regolamentare i mercati finanziari controllando fenomeni negativi legati alla crescente maggiore internazionalizzazione dei mercati finanziari, come le transazioni finanziarie speculative di breve o brevissimo termine; nei tre decenni scorsi abbiamo assistito ad un progressivo allontanamento dell'economia finanziaria da quella reale, un «divorzio» che ha trasformato profondamente la struttura dell'economia mondiale: oggi più del 95 per cento delle transazioni finanziarie avvengono nell'arco di una giornata, ogni giorno 1,8 trilioni di dollari vengono scambiati sui mercati valutari, dati che ci possono far affermare che la finanza governa l'economia mobilitando risorse di 72 volte superiori al commercio mondiale di merci e servizi; l'eliminazione dei controlli finanziari ha ridimensionato il ruolo dei Governi nazionali nella programmazione economica, ha consentito che ingenti flussi di capitale si potessero spostare in tempo reale in qualunque paese del nostro pianeta alla ricerca degli investimenti più redditizi, senza regole e caratterizzati da alta volatilità, con pesantissime conseguenze quali la crisi dell'apparato produttivo e dell'insieme dell'economia, la disoccupazione, la perdita del potere d'acquisto, la recessione, l'esclusione sociale e crisi socio-politiche destabilizzanti; in questo contesto si deve rilevare come molte grandi aziende, utilizzando i cosiddetti «paradisi fiscali», sfuggano agli impegni di solidarietà sociale non contribuendo adeguatamente al proprio dovere fiscale; il volume delle transazioni finanziarie ha eroso la capacità delle Banche centrali di intervenire in caso di crisi, in quanto le loro riserve monetarie sono risultate troppo modeste rispetto all'entità dei flussi finanziari; esiste dunque l'urgente necessità di nuove regole a livello internazionale, da definire anche nell'ambito di una riforma del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, e a livello nazionale per controllare e regolamentare i mercati finanziari; l'introduzione di una imposta sulle transazioni finanziarie potrebbe fornire risorse per affrontare su scala internazionale problemi che diventano sempre più globali quali la stabilità finanziaria, la difesa dell'ambiente, la povertà, la cooperazione allo sviluppo, la sicurezza; a partire dalla riunione WTO di Seattle si è andato rafforzando un variegato movimento di protesta contro la globalizzazione imposta dall'alto, che sta esercitando una positiva funzione di pungolo affinché le relazioni economiche internazionali si sviluppino dando priorità ai diritti dei cittadini di tutto il mondo in campo sociale, ambientale e civile; non spetta ai Capi di Stato e di Governo dei paesi partecipanti al summit di Genova prendere decisioni in nome dell'intera comunità internazionale, né rappresentare quei Governi democratici di Africa, Asia, America Latina che non saranno seduti al tavolo, i centottanta altri paesi che subiscono gli effetti delle politiche neoliberiste, pur non essendo minimamente in discussione la piena legittimità dei Governi del G8, democraticamente eletti, a riunirsi ai fini di una più stretta collaborazione e di un miglior coordinamento delle rispettive politiche; la riunione può costituire una preziosa occasione per i partecipanti di contribuire a orientare i processi in atto verso una globalizzazione sociale e solidale, finalizzata: alla cancellazione del debito, collegata a programmi di sviluppo umano sostenibile e di protezione ambientale, nonché all'abolizione dei dazi doganali per i paesi più poveri; alla riduzione della povertà ed alla lotta per debellare le malattie endemiche; alla ratifica del Protocollo di Kyoto, prima del vertice di Johannesburg su ambiente e sviluppo (Rio+10), premesse di un coinvolgimento dei paesi in via di sviluppo in accordi e meccanismi per la riduzione delle emissioni di gas serra; alla valorizzazione dei diritti sociali e ambientali in ogni accordo sul commercio internazionale; a promuovere opportunità di lavoro dignitoso che assicurino libertà di associazione sindacale, sicurezza e dignità umana; a combattere il lavoro forzato, lo sfruttamento di quello minorile e le discriminazioni sul lavoro; al Governo democratico delle risorse idriche; al commercio equo e solidale; al controllo delle biotecnologie; all'introduzione del «principio di precauzione»; i processi di globalizzazione esigono l'elaborazione di regole atte a valorizzarne il portato positivo in termini di espansione economica ed a limitarne gli effetti indesiderati; ne consegue la necessità di porre mano con spirito innovativo alla riforma delle istituzioni internazionali quali: l'ONU per renderne più efficace l'azione, anche attribuendo maggiori poteri al Comitato economico e sociale (ECOSOC); il FMI, la Banca Mondiale, il WTO, secondo criteri di rappresentatività democratica, stabilendo regole di trasparenza per le loro decisioni, anche alla luce degli orientamenti espressi dal Parlamento europeo in tema di riforma dell'organizzazione mondiale del commercio -: impegna il Governo a concentrare l'agenda sui modi in cui i paesi del G8 possano proporsi di combattere la disuguaglianza crescente fra paesi avanzati e paesi poveri, contrastando l'esclusione di larga fascia dell'umanità dal diritto alla nutrizione, alla salute, alla formazione; a sostenere l'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici entro il vertice ONU di johannesburg del 2002; ad adoperarsi per coagulare il necessario consenso dei partner G8 sulla cancellazione del debito dei paesi più poveri, e sull'apertura commerciale ai paesi meno sviluppati, con l'eliminazione di tutte le barriere tariffarie e non tariffarie, secondo il principio Evetything but arms , onde facilitare il lancio di un nuovo round negoziale del WTO; a proporre la costituzione di un nuovo fondo fiduciario per la salute e la lotta alle malattie flagellanti nei paesi poveri, da cui sono colpite ogni anno più di 15 milioni di persone; tale Trust Fund dovrà essere fondato su un nuovo parternariato fra Governi e settore privato e gestito congiuntamente da varie agenzie delle Nazioni Unite e dalla Banca mondiale; ad incrementare in maniera significativa le risorse destinate dal nostro Paese alla cooperazione allo sviluppo per raggiungere, sia pure gradualmente, l'obiettivo di riservare alla cooperazione lo 0,7 per cento del Pnl; a sostenere nelle sedi internazionali, a partire dalle istituzioni europee, l'introduzione di sistemi di tassazione delle transazioni finanziarie internazionali, destinando il gettito derivante alla cooperazione allo sviluppo, ed a promuovere l'elaborazione di regole per prevenire e controllare gli effetti negativi della liberalizzazione dei mercati finanziari sulle economie dei Paesi più poveri; a condurre a termine il dialogo con i Paesi non G8, consentendo cosi un confronto fra i membri del G8 ed alcuni dei paesi più colpiti dalla povertà, più esposti a malattie distruttive e più vulnerabili agli squilibri indotti dal processo di globalizzazione; a rafforzare il dialogo con gli organismi del mondo non governativo, garantendo una reale possibilità di manifestazione pacifica delle idee nel contesto dell'evento G8, ed occasioni di incontro fra esponenti del Governo e Ong, a lato dell'evento di Genova; a trasmettere a tutti gli altri Governi i contenuti espressi nel rapporto finale della GNG ( Genoa non governmental iniziative ) in tema di strategie di riduzione della povertà, di governance internazionale, di finanza per lo sviluppo e cancellazione del debito, di ambiente e sviluppo sostenibile; a valutare iniziative di coinvolgimento di istituzioni rappresentative (come i Parlamenti) dei Paesi del G8 e di altri Paesi democratici. (1-00008) «Burlando, Acquarone, Boato, Cima, Maura Cossutta, Intini, Calzolaio, Roberto Barbieri, Ranieri, Vigni, Giovanni Bianchi».

 
Cronologia
mercoledì 20 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Vito (FI) ed altri (1-00007) è approvata con 351 voti favorevoli e 261 contrari.

giovedì 28 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il governo vara le c.d. misure dei «cento giorni» per consentire la ripresa dell'economia, fra le quali figurano: la detassazione degli utili reinvestiti (Tremonti-bis) e una sanatoria per le aziende che abbandonano il sommerso.