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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00021 presentata da CALZOLAIO VALERIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 11/10/2001

Mozione Atto Camera Mozione 1-00021 presentata da VALERIO CALZOLAIO giovedì 11 ottobre 2001 nella seduta n. 043 La Camera, premesso che: il grave fenomeno della povertà, e del suo più drammatico aspetto che è la fame, sta assumendo dimensioni sempre più ampie nonostante che tutti i Governi abbiano affermato ed affermino la loro ferma volontà di combatterlo ed eliminarlo. Purtroppo, si è trattato e si tratta soltanto di dichiarazioni alle quali non hanno fatto seguito concrete e precise azioni. Centinaia di milioni di esseri umani continuano pertanto a vivere in condizioni estreme, prive di alternative e soprattutto prive della speranza che ci sia per loro un futuro diverso dal presente; la Fao, che nell'ambito del sistema delle Nazioni Unite ha il mandato internazionale di assistere i paesi nella formulazione delle loro politiche dirette a promuovere la valorizzazione delle risorse agricole attraverso un processo di sviluppo socio-economico sostenibile e rispettoso dell'ambiente, si sta da tempo adoperando per sensibilizzare la società civile affinché il problema sia considerato con la priorità che esso merita; l'Italia ospita le tre più importanti organizzazioni internazionali che si occupano dell'alimentazione e dell'agricoltura; la FAO, l'IFAD ed il PAM; Roma è quindi il centro mondiale di riferimento in questi settori; l'Italia inoltre ha sempre offerto un sostegno di grande rilievo alle attività dei tre organismi ed ha mostrato una sensibilità particolare nei confronti dei problemi dei paesi in via di sviluppo, sensibilità che è caratteristica della sua storia, della sua cultura e della sua posizione nel bacino mediterraneo che ne fa un ponte tra il Nord e il Sud; nel vertice mondiale sull'alimentazione tenutosi a Roma nel 1996 i rappresentanti dei 185 Paesi partecipanti e dell'Unione europea, al fine di ridurre la fame nel mondo, fissarono come ambizioso obiettivo delle azioni da intraprendere il dimezzamento del numero degli affamati nel mondo entro il 2015; i dati raccolti dalla FAO mostrano progressi ancora insufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati, per questo nel prossimo vertice gli Stati saranno chiamati ad un nuovo impegno politico e finanziario; l'Italia, anche in questo ambito, si è dimostrata più sensibile di altri paesi ma il contributo italiano al PSSA (circa 12 milioni di dollari negli ultimi quattro anni), pur essendo il più consistente fra quelli dì tutti i donatori, non può comunque essere considerato all'altezza della sfida e delle nostre possibilità; l'Italia valuta positivamente il PSSA della FAO, tanto che la legge finanziaria 2001 ha stanziato 25 miliardi a favore di tale programma e, nel corso del dibattito, sono stati approvati due ordini del giorno (sia al Senato sia alla Camera) che sollecitano il Governo ad un più forte impegno nella lotta alla fame nel mondo; l'Italia è stata anche il primo paese a fornire il suo appoggio al programma per la sicurezza alimentare impegnandosi l'11 novembre 1996, alla vigilia del vertice a dare un contributo di 12,5 milioni di dollari; da allora, vari accordi sono stati firmati a favore di cinque paesi (Angola, Eritrea, Etiopia, Mozambico e Senegal) per un ammontare di 7,4 milioni di dollari; il «Vertice mondiale sull'alimentazione» è fissato a Roma a livello di capi di Stato e di governo, l'anno prossimo dal 10 al 13 giugno 2002; l'Italia, in qualità di paese ospitante l'importante evento, in un momento di particolare tensione internazionale e in un difficile contesto, deve dare precisi segnali sulle linee di azione cercando di concordare l'azione con gli altri Stati membri dell'Unione europea; occorre rivolgere particolare attenzione alla sussistenza, di precise condizioni da porre ad ogni forma di assistenza tecnica o finanziaria ai Paesi beneficiari, quali il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e di valori essenziali come la democraticità dei regimi; occorre stabilire, nell'ambito delle attività di assistenza, dei meccanismi di verifica efficaci sulla sussistenza nei Paesi beneficiari di tutte le condizioni, comprese quelle istituzionali, tecniche ed amministrative, per realizzare attraverso la cooperazione l'autosufficienza dei paesi in via di sviluppo senza che si mantengano legami di dipendenza con i Paesi industrializzati; nel sottolineare gli auspici che l'Italia, in qualità di Paese ospitante, possa dare segnali precisi sulle linee guida da seguire per raggiungere «l'obiettivo 2015» e possa farsi altresì promotrice di una concertazione con gli altri paesi dell'Unione europea delle iniziative di aiuto internazionale e che nell'ambito di una politica più attenta ed incisiva nei confronti dell'istituzione FAO e della missione che essa persegue, venga sostenuta l'azione di forze sociali e di istituzioni locali attraverso gli strumenti della cooperazione decentrata e non governativa e della collaborazione fra Parlamenti; il nostro Paese, in prosecuzione degli impegni presi dai Governi negli anni scorsi e al G8 di Genova, ha assunto una posizione di leadership internazionale sulla questione del debito dei paesi in via di sviluppo ed ha indicato la necessità di accompagnare alla cancellazione del debito una serie di misure di interventi strutturali per avviare a soluzione il dramma della povertà nel mondo; impegna il Governo a fornire tutto il necessario supporto tecnico e finanziario per il successo del vertice; rispettare tutti gli impegni già presi per contribuire alla lotta alla fame nel mondo; dare un segnale preciso circa la volontà e l'impegno dell'Italia a contribuire alle strategie di riduzione della fame nel mondo con azioni che tengano anche conto del rispetto da parte dei Paesi beneficiari del principio democratico e dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali come precisati nella Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo firmata a New York nel 1948, nei Patti sui diritti civili e politici e sui diritti economici e sociali delle Nazioni Unite, firmati a New York nel 1966, nella Convenzione europea sui diritti dell'Uomo e le libertà fondamentali del Consiglio d'Europa, firmata a Roma nel 1950, e di ogni altro atto internazionale di carattere universale o regionale in materia di diritti umani e libertà fondamentali; operarsi per accertare che azioni ed interventi realizzino obiettivi di sviluppo reale e non di tipo assistenziale, con l'effettiva destinazione degli aiuti allo scopo di migliorare il tenore di vita e favorire lo sviluppo economico e democratico delle popolazioni interessate; concentrare la cooperazione italiana allo sviluppo nel triennio 2002-2004 anche su programmi integrati di lotta alla fame, lotta alla siccìtà e alla desertificazione, sviluppo sostenibile; interloquire con il forum delle organizzazioni non governative, raccogliendo proposte ed iniziative; aumentare le risorse ordinarie per la lotta contro la fame nel mondo, portando gradualmente entro cinque anni allo 0,70 per cento il prodotto interno lordo la percentuale delle risorse da impegnare per lo sviluppo del terzo mondo; fornire nei 2001 un contributo straordinario di 100 milioni di dollari come nucleo finanziario per consolidare ed allargare il programma per la sicurezza alimentare, integralmente utilizzato per sostenere programmi di sicurezza alimentare a favore dello sviluppo delle comunità rurali povere; sollecitare tutte le delegazioni governative presenti al vertice a favorire adeguati contributi straordinari, attraverso meccanismi di gestione concordati e tali da garantire la massima trasparenza ed efficacia; contribuire con un finanziamento straordinario alla predisposizione di campi dell'ACNUR in grado di ospitare i profughi afghani, mantenendo anche un raccordo permanente con il PAM per l'invio regolare e capillare di cibo e farmaci ai milioni di afghani che ne sono o ne saranno privi; favorire la più rapida ratifica ed entrata in vigore della convenzione internazionale sulle risorse fitogenetiche approvata il 3 novembre 2001 della Conferenza FAO; valorizzare il contributo e le proposte dei Parlamenti e del Forum dei parlamentari che si riunirà nei giorni del vertice, sostenendo anche gli incontri paralleli degli enti locali, delle ONG e del settore privato; dare piena e rapida attuazione alla decisione dell'Unione europea di liberalizzare completamente gli scambi di prodotti agricoli e finiti con i 48 paesi a più basso livello di sviluppo (LDC) e avviare accordi bilaterali per facilitare lo scambio di prodotti agricoli con gli altri paesi in via di sviluppo, garantendo le norme che tutelano la sicurezza alimentare e favorendo, qualora necessario, programmi di sviluppo tesi all'eliminazione in quei paesi delle sostanze chimiche più nocive per gli agricoltori e i consumatori; sostenere le iniziative per il commercio equo e solidale in Italia e in Europa; attuare gli impegni internazionali e normativi per la remissione del debito ai paesi poveri; garantire, in maniera adeguata la libertà di manifestazione, la sicurezza dei cittadini e la tutela dei luoghi. (1-00021) «Calzolaio, Marcora, Boato, Intini, Innocenti, Ruzzante, Spini, Montecchi, Vertone, Pistone, Rizzo, Realacci, Stradiotto, Squeglia, Tuccillo, Mazzuca Poggiolini, Mosella, Jannone, Santino Adamo Loddo, Santagata, Cima, Zeller, Lettieri».

 
Cronologia
martedì 9 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente del Consiglio Berlusconi esprime - alla Camera - apprezzamento per la volontà del Presidente degli Stati Uniti di creare un'ampia coalizione internazionale per contrastare il terrorismo. Camera e Senato approvano le mozioni di maggioranza e quella di DS, Margherita e SDI di appoggio all'intervento militare in Afghanistan. Verdi, Pdci e Prc votano contro.

mercoledì 17 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge: Infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici (A.C. 1516), che sarà approvato dal Senato il 6 dicembre 2001 (legge 21 dicembre 2001, n. 443 - Legge obiettivo).