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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00160 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 26/11/2001

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-00160 presentata da VINCENZO FRAGALA' lunedì 26 novembre 2001 nella seduta n. 068 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: la Banca di Roma si appresta ad attuare un progetto di rivisitazione del suo assetto di gruppo che, prevede la fusione per incorporazione del Banco di Sicilia nella Banca di Roma, con successiva costituzione di una nuova società, (nuovo Banco di Sicilia), alla quale apportare in tutto o in parte la rete del Banco di Sicilia; in tal caso, il Banco di Sicilia verrebbe ridotto ad una rete siciliana di vendita di prodotti finanziari vedendo, ancor più, ridotta la sua funzione creditizia; la concentrazione nella holding dei centri decisionali e dei centri di spesa del Banco avrebbe come conseguenza la perdita del «localismo» della Banca sia dal punto di vista dell'allocazione delle risorse, sin nella destinazione della spesa di funzionamento; le prospettive di sviluppo dell'economia ragionale possono venire frenate dall'inadeguatezza delle scelte strategiche del Banco di Sicilia; il comportamento gestionale del Banco non può essere considerato neutrale rispetto all'organizzazione ed al funzionamento economico del territorio; il tessuto economico della Sicilia è composto da piccole imprese che, solo banche operanti localmente possono accompagnare nella crescita; un sistema bancario efficiente e localmente radicato, rappresenta l'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo di una area economica; il declassamento del Banco di Sicilia non può che influenzare gravemente i livelli occupazionali, le professionalità, le economie dell'indotto, determinando così gravi ripercussioni sull'occupazione ed un freno allo sviluppo -: se le sopra dette gravi ed ineluttabili conseguenze debbano essere determinate per contribuire ad una soluzione, peraltro solo temporanea, della crisi della Banca di Roma, obiettivo cui palesemente tende il progetto di incorporazione in argomento. A tal fine, infatti, la Banca di Roma sottrarrebbe al Banco di Sicilia, per l'incremento del proprio patrimonio, le seguenti attività: a) plusvalenze, (oltre 700 miliardi), riferibili alle sofferenze provenienti dall'operazioni di acquisizione dei crediti della Sicilcassa, rese possibili dal contributo della legge Sindona; b) plusvalenze emergenti dalle partecipazioni, (oltre 300 miliardi), già oggetto di un maldestro tentativo di esproprio andato in fumo; c) oltre 500 miliardi del patrimonio dell'Irfis, in gran parte liquido; d) plusvalenze sul cospicuo patrimonio immobiliare. se siano a conoscenza che: a) la Banca di Roma non è sottoposta da più di 10 anni ad ispezioni della Banca d'Italia; b) la Banca di Roma è gravata da oltre 12 mila miliardi di sofferenze, cui si somma l'andamento negativo di 8.000 miliardi di sofferenze cartolarizzate, di cui la Banca conserva il rischio, avendone acquisito le obbligazioni ed i prestiti subordinati necessari alla società veicolo per acquisire i crediti; c) la società di certificazione Reconta Ernest e Young, nella sua relazione al bilancio 2000 della Banca di Roma, riferisce che dal 1998 esistono rilevanti partite in sospeso in attesa di sistemazione contabile; che l'incorporazione non rispetterebbe le clausole sottoscritte con il contratto di acquisto dal Tesoro del gruppo Mediocredito Centrale, che espressamente prevedono l'impegno «della parte acquirente ad attuare il piano industriale secondo le linee guida presentate dal Tesoro in sede di offerte definitive ed a non apportarvi variazioni, con particolare riferimento alla partecipazione di controllo del Banco di Sicilia, che non siano state preventivamente concordate con il Tesoro»; .... «a valorizzare i connotati e le valenze regionali dell'azienda bancaria Banco di Sicilia...». se verificata la fondatezza di quanto sopra esposto non ritenga che: a) il progetto di formazione di una holding di partecipazione, se valutato in buona fede, possa essere attuato dalla Banca di Roma con l'attuale partecipazione azionaria del 62 per cento del capitale del Banco senza ricorrere all'incorporazione dello stesso; b) l'incorporazione del Banco di Sicilia e la sua trasformazione in una mera rete commerciale sia in contraddizione con l'impegno, più volte formalmente assunto dal Governo della Repubblica, di dotare la regione Siciliana, a sostegno del suo sviluppo economico, di adeguate infrastrutture, tra le quali è certo fondamentale quella finanziaria e creditizia. (2-00160) «Fragalà, Airaghi, Alboni, Bellotti, Briguglio, Carrara, Caruso, Cirielli, Delmastro Delle Vedove, Fallica, Foti, Ghiglia, Lisi, Losurdo, Maggi, Luigi Martini, Meroi, Messa, Mormino, Mussolini, Antonio Pepe, Porcu, Riccio, Anedda, Butti, Catanoso, Cristaldi, Floresta, Franz, Gamba, Giudice, Lo Presti, Marinello, Misuraca, Palumbo, Stagno D'Alcontres, Strano, Amato, Filippo Maria Drago, Fatuzzo, Baiamonte, Angelino Alfano, Trantino, Cannella, Grillo, Romano, Cammarata, Scalia, Filippo Mancuso».





 
Cronologia
martedì 20 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero (A.C. 339) ed abbinata (A.C. 380), che sarà approvata dal Senato il 20 dicembre (legge 27 dicembre 2001, n. 459).

martedì 4 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato discute la mozione 1-00035 e l'interrogazione 3-00225 con le quali si chiede al Governo di revocare le funzioni di sottosegretario all'interno a Carlo Taormina. Nel corso della seduta è data comunicazione delle dimissioni del sottosegretario.