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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00503 presentata da MASINI MARIO (FORZA ITALIA) in data 10/12/2001

Interrogazione a risposta orale Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00503 presentata da MARIO MASINI lunedì 10 dicembre 2001 nella seduta n. 072 MASINI, RICCIOTTI, LISI, PITTELLI, D'ALIA, STRANO, SANZA, AZZOLINI, MURATORI, PATRIA, LAINATI, GHEDINI, ANTONIO LEONE, CICCHITTO, BRUNO e DI TEODORO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il 21 novembre alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano presieduta dal dottor Paolo Emilio Carfì, nel corso di un'udienza dedicata al processo cosiddetto Imi-Sir, il collegio giudicante ha respinto la richiesta di rinvio per legittimo impedimento dell'onorevole Cesare Previti che era impegnato in aula in attività parlamentari, con votazioni relative a importanti disegni di legge; il Tribunale era stato tempestivamente informato dell'impedimento su menzionato, correlato a lavori particolarmente impegnativi e complessi; dal verbale dell'aula risulta che l'onorevole Previti ha effettivamente partecipato ai lavori e alle conseguenti votazioni; su questione analoga il Parlamento ha già avuto modo di interloquire con l'autorità giudiziaria milanese, addirittura elevando conflitto avanti la Corte Costituzionale; il provvedimento suddetto contrasta non solo con la prassi consolidata di ogni aula di giustizia ma disattende, altresì, le norme del codice di procedura penale oltre che, in termini di assoluta evidenza, quanto stabilito dalla Corte Costituzionale; nell'ulteriore corso dell'udienza lo stesso Tribunale ha ripreso l'ordinanza emessa da altra sezione di quel Tribunale con la quale la medesima sentenza della Corte Costituzionale era stata ulteriormente e macroscopicamente disattesa; atteggiamenti siffatti turbano gravemente l'ordine costituzionale in merito ai rapporti tra i poteri dello Stato, come ribadito dal Presidente della Repubblica; tale provvedimento non è immediatamente impugnabile e vanifica la possibilità della regolare celebrazione del processo e una conseguente corretta pronuncia nel merito, ponendo i presupposti per un sicuro annullamento nei gradi successivi, pur tuttavia pervenendo ad una decisione finale viziata ma comunque pregiudizievole; l'accaduto mortifica le prerogative del Parlamento e della Corte Costituzionale nonché le indicazioni del Capo dello Stato in merito all'equilibrio dei poteri; a seguito della revoca dei difensori di fiducia da parte dell'onorevole Previti, il Tribunale ha concesso al nuovo difensore di ufficio un termine di appena 7 giorni, del tutto risibile visto la mole del processo - con centinaia di faldoni e oltre 40 udienze già espletate; il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Milano dottor Borrelli ha assimilato tale scelta defensionale di revoca dei difensori a quella dei terroristi degli anni settanta, trascurando il dato storico e fattuale e lanciando un'accusa infamante a un parlamentare attualmente in carica -: se non ritenga di procedere ad un'ispezione presso gli uffici giudiziari di Milano ed eventualmente promuovere un'azione disciplinare nei confronti del dottor Borrelli in relazione ai fatti sopra esposti. (3-00503)

 
Cronologia
venerdì 7 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Italia si oppone al mandato di cattura europeo, e propone di restringere il numero dei reati per i quali può essere applicato.

lunedì 10 dicembre
  • Politica, cultura e società
    La Fiat annuncia un drastico piano di ristrutturazione per fare fronte alla crisi del mercato dell'auto: in due anni previste razionalizzazioni in diciotto stabilimenti, due dei quali in Italia.

martedì 11 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al termine di un incontro a Roma tra Berlusconi e il premier belga Verhofstadt, presidente di turno dell'Ue, l'Italia accetta il mandato di cattura internazionale che entrerà in vigore, però, solo dopo la modifica della Costituzione italiana.