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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01622 presentata da MASCIA GRAZIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 12/07/2005

Interpellanza Atto Camera Interpellanza 2-01622 presentata da GRAZIELLA MASCIA martedì 12 luglio 2005 nella seduta n. 654 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: il 13 giugno 2005 il Consiglio d'amministrazione per il personale della Polizia di Stato ha promosso 13 funzionari alla qualifica di Dirigente Superiore e 60 alla qualifica di Primo Dirigente, con decorrenza retrodatata al 1 o gennaio 2005; tra i 13 promossi alla qualifica di Dirigente superiore figura il dottor Vincenzo Canterini e tra i 60 nuovi Primi dirigenti il dottor Alessandro Perugini; tali promozioni, benché sostanzialmente discrezionali e al di fuori di qualsiasi procedura concorsuale (eccezion fatta per il 20 per cento dei Primi dirigenti) avvengono sulla base di scrutini per i quali l'amministrazione dell'interno e il dipartimento di P.S. fissano, periodicamente, appositi «Criteri»; il dottor Canterini è stato rinviato a giudizio dinanzi al tribunale di Genova, insieme ad altri 28 funzionari della Polizia di Stato, nel procedimento n. 14525/01 RGNR per concorso nei reati di falso ideologico, calunnia e lesioni personali aggravate per i fatti avvenuti la notte tra il 21 e il 22 luglio 2001, in occasione del vertice G8, presso l'istituto scolastico Diaz-Pertini di via Cesare Battisti, dove circa 200 agenti di polizia in larga parte alle dipendenze del dottor Canterini, all'epoca comandante del Reparto mobile di Roma, fecero irruzione e commisero gravi violenze nei confronti di 93 persone che vennero arrestate sulla base di prove che la magistratura inquirente ritiene essere state manipolate; il dottor Perugini, all'epoca funzionario della Digos genovese, è noto alle cronache per la partecipazione al pestaggio di un manifestante minorenne davanti alla questura di Genova, durante la manifestazione contro il G8 del 20 luglio 2001, episodio per il quale è stato rinviato a giudizio, dinanzi al tribunale del capoluogo ligure, nel procedimento n. 13626/01 RGNR, per concorso in lesioni nonché falso ideologico e calunnia in relazione ad alcuni arresti di dimostranti eseguiti nel medesimo contesto; il dottor Perugini è stato anche rinviato a giudizio, insieme ad altri 44 appartenenti alla Polizia di Stato, alla polizia penitenziaria e all'Arma dei carabinieri, nel procedimento n. 13082/01 RGNR, come principale responsabile della gestione del sito penitenziario provvisorio che venne istituito nella caserma di Genova-Bolzaneto sede del VI Reparto mobile, dove furono commessi abusi d'ogni sorta e violenze ai danni dei manifestanti arrestati durante le manifestazioni del 20 e 21 luglio 2001; il comportamento delle forze dell'ordine al G8 di Genova, l'uccisione di Carlo Giuliani da parte di un carabiniere e i drammatici fatti della scuola Diaz e di Bolzaneto sono stati oggetto di pesanti critiche dalla cultura democratica del nostro paese, apparse sulla stampa del mondo intero, nonché di ripetuti interventi di Amnesty international e di riservate raccomandazioni del comitato parlamentare di prevenzione della tortura, nonché di buona parte dei lavori parlamentari svolti in sede di indagine conoscitiva nell'estate del 2001; in quella sede fu possibile valutare le relazioni degli ispettori inviati a Genova dai vertici della polizia e in particolare le conclusioni del dottor Pippo Micalizio che si occupò del blitz alla Diaz e, fin dalla relazione consegnata il 31 luglio 2001, il Capo della Polizia, prefetto Gianni De Gennaro, promosse una serie di procedimenti disciplinari a carico dei funzionari, successivamente indagati e rinviati a giudizio dalla magistratura, e indicò particolari responsabilità a carico del dottor Canterini in qualità di comandante del VII nucleo sperimentale antisommossa del I Reparto mobile della Polizia di Stato al quale appartenevano, secondo gli accertamenti fin qui condotti della magistratura, gran parte degli agenti che presero parte ai pestaggi, non identificabili in quanto indossavano casco protettivo ed erano quasi tutti travisati con il fazzoletto sul viso (come si legge, da ultimo, nell'ordinanza di archiviazione depositata il 15 giugno u.s. dalla giudice per le indagini preliminari Lucia Vignale); subito dopo il G8 il VII nucleo venne sciolto, sia pure senza formali atti pubblici, così come era avvenuta la sua costituzione, per le specifiche esigenze del vertice di Genova, all'interno del Reparto mobile di Roma; il dottor Canterini in più di un'occasione ha avuto modo, sulla stampa, di lamentare la sua condizione di «capro espiatorio» della vicenda Diaz; in particolare, nel gennaio 2003, è arrivato a formulare accuse nei confronti di colleghi e superiori in relazione a quanto avvenne nella scuola, chiedendo tra l'altro l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta con pieni poteri inquirenti, per esempio nell'intervista a il manifesto del 16 gennaio 2003 nella quale accusava «la catena di comando che ha progettato e fatto eseguire la perquisizione alla scuola Diaz» e in quella concessa al Secolo XIX del 30 gennaio 2003 nella quale il funzionario aggiungeva, tra l'altro, che «la catena di comando era fatta di papaveroni. Io cosa c'entro con tutto quello che hanno deciso? In polizia contano i gradi e alla Diaz c'erano pezzi da novanta. Tutti o quasi provenienti dal mondo delle squadre mobili, dal mondo del capo della polizia Gianni De Gennaro. E i capi si mantenevano in contatto con Roma, prima durante e dopo»; la promozione del dottor Canterini, a giudizio degli interpellanti, può dunque essere interpretata di fatto come una sorta di ricompensa al funzionario per la sua scelta di non procedere oltre nelle accuse ai superiori e agli stessi vertici della polizia -: quali siano i «Criteri» adottati dal Consiglio di amministrazione per il personale della Polizia di Stato per le promozioni disposte il 13 giugno 2005; quali valutazioni abbiano permesso di applicare tali «Criteri» alle figure dei funzionari Canterini e Perugini, rinviati a giudizio per reati di falso, calunnia e lesioni personali commessi nell'esercizio delle loro funzioni di polizia, preferendoli a centinaia di Primi Dirigenti che non saranno mai promossi Dirigenti Superiori e di Vicequestori aggiunti che non saranno mai promossi Primi Dirigenti. (2-01622) «Mascia, Russo Spena, Provera, Mantovani, Valpiana, Deiana, Sasso, Giordano, Folena, Nardini, Grandi, Pettinari, Amici, Pisapia, Labate, Sabattini, Sgobio, Maura Cossutta».

 
Cronologia
giovedì 7 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Quattro esplosioni nella metropolitana e su alcuni autobus sconvolgono Londra. Negli attentati, messi in atto da estremisti islamici, 55 persone perdono la vita e 700 restano ferite.

mercoledì 20 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge: Delega al Governo per la riforma dell' ordinamento giudiziario di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, per il decentramento del Ministero della giustizia, per la modifica della disciplina concernente il Consiglio di presidenza della Corte dei conti e il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, nonché per l' emanazione di un testo unico (AC 4636-bis-D), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia, che è accordata con 312 voti favorevoli, 225 contrari e 1 astenuto. Il provvedimento è stato approvato dal Senato il 28 giugno 2005 (legge 25 luglio 2005, n. 150).