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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00492 presentata da DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 07/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00492 presentata da TITTI DE SIMONE venerdì 7 luglio 2006 nella seduta n.021 DE SIMONE, FORGIONE e GUADAGNO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: lo scorso 28 giugno, a Catania, si è tenuto il 5 o GLBT Pride con un corteo regolarmente autorizzato che, come ogni anno, si svolge per le vie del centro, da Piazza Borgo lungo la via Etnea, arteria principale della città, sulle note della musica e con un allegro fluire; il GLBT Pride , a metà del percorso, previsto ed autorizzato, ha trovato uno sbarramento di Forza Nuova con bandiere, striscioni («no al gay pride ») e slogan omofobici («le malattie si curano, non si manifestano») (alcuni militanti addirittura armati di mazze seminascoste da stoffe); il corteo si è fermato e gli organizzatori hanno chiesto agli agenti della Digos chiarimenti sull'assembramento non autorizzato ed inoltre che fosse disperso; gli agenti, dinanzi alla tensione crescente e alla richiesta degli organizzatori, hanno ritenuto opportuno replicare con l'invito a sciogliere il GLBT Pride , affermando: «tanto le televisioni ci sono, avete già fatto la vostra bella figura»; il corteo del GLBT Pride , dando prova di grande civiltà e compostezza, senza rinunciare al diritto di manifestare, ha continuato lentamente lungo il percorso autorizzato, mantenendo una certa distanza dalla manifestazione dei non autorizzati che lo precedeva, grazie ad un cordone di protezione costituito dagli stessi militanti che ne hanno riconosciuto la necessità; il Pride , legittimo ed autorizzato, è stato bloccato da una manifestazione non autorizzata, di esponenti di estrema destra, che esternando pensieri omofobici e discriminatori, hanno sfilato indisturbati scortati dalle forze dell'ordine; questi episodi sono segnali preoccupanti; la crescente agibilità politica data a queste formazioni neofasciste e neonaziste mette in serio pericolo la libertà e l'incolumità di cittadine/i, di lesbiche, gay , trans e dei migranti -: se sia a conoscenza dei fatti esposti; quali iniziative intenda adottare per evitare il ripetersi di tali episodi.(4-00492)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 27 novembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 077 All'Interrogazione 4-00492
presentata da DE SIMONE Risposta. - Nel pomeriggio del 28 giugno 2006, si è svolta nel centro di Catania, regolarmente preavvisata, la manifestazione denominata « 5 o GLBT Pride », con un corteo snodatosi lungo Via Etnea, gremita in quell'ora di passanti. Come riferito dal Prefetto, il corteo, composto da circa 200 persone, giunto all'altezza del giardino comunale «Bellini», è stato temporaneamente fermato, per sopraggiunte esigenze di ordine pubblico, dal funzionario responsabile dei servizi disposti nell'occasione dalla questura. Infatti, nella non lontana piazza Stesicoro, era stata notata la presenza di una cinquantina di aderenti a «Forza Nuova», provenienti anche da altre province dell'Isola, i quali, immessisi a loro volta nella via Etnea con un corteo estemporaneo non preavvisato, si erano diretti verso i partecipanti alla manifestazione in corso con il chiaro intento di impedirne il regolare svolgimento. Per evitare il contatto fisico tra gli opposti schieramenti, il personale di polizia ha bloccato prontamente i nuovi intervenuti a un centinaio di metri dalla testa del corteo del gay pride . I militanti di «Forza Nuova», con in testa i responsabili del movimento, oltre ad esibire striscioni ed a scandire slogan omofobici, hanno tentato anche di coinvolgere i passanti distribuendo volantini. A seguito di ripetuti inviti e reiterate intimazioni del dirigente il servizio di ordine pubblico a sciogliere l'assembramento e a desistere dall'illecita iniziativa intrapresa, dopo circa un'ora gli aderenti al predetto movimento hanno cominciato a retrocedere fino a raggiungere nuovamente Piazza Stesicoro, ove poi si sono separati senza creare ulteriori azioni di disturbo. Nella circostanza, non si è ritenuto opportuno fare uso della forza per la presenza di numerosissime persone, tra cui donne e bambini, che affollavano la principale arteria catanese in quel momento. Il corteo del gay-pride è, dunque, proseguito regolarmente lungo l'itinerario previsto fino a giungere, senza altri inconvenienti, in Piazza Università, ove ha avuto luogo il previsto comizio conclusivo dei rappresentanti delle diverse associazioni intervenute. Nel corso delle indagini avviate dalla questura in relazione ai fatti sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria 27 partecipanti alla manifestazione non autorizzata promossa da «Forza Nuova». Essi sono stati ritenuti responsabili, in concorso tra loro e con altri in corso di identificazione, dei reati di adunata sediziosa, violenza privata e inosservanza dell'ordine di scioglimento di cui all'articolo 24 del testo unico leggi di pubblica sicurezza; ai promotori è stato inoltre contestato il reato di manifestazione non autorizzata. Il 26 luglio 2006, la Procura della Repubblica di Catania ha emesso un'informazione di garanzia, già notificata agli interessati, contestando formalmente il reato di adunata sediziosa per tutti i partecipanti, nonché la fattispecie prevista dall'articolo 18 del Tulps nei confronti dei soli promotori. Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.



 
Cronologia
mercoledì 5 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Parlamento riunito in seduta comune elegge Paolo Maria Napolitano giudice della Corte costituzionale.

martedì 11 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Franco Bile è eletto Presidente della Corte costituzionale.