Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00822 presentata da BONELLI ANGELO (VERDI) in data 02/08/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00822 presentata da ANGELO BONELLI mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036 BONELLI, DE ZULUETA, TREPICCIONE e PELLEGRINO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: con l'originaria licenza del Prefetto di Roma emessa il 26 febbraio 1932, è stata rilasciata, a favore dell'Ente Morale Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - Federazione di Roma, l'autorizzazione ad esercitare l'attività di Istituto di Vigilanza privata e che, attualmente, l'Ancr-Ivu (Istituto vigilanza dell'Urbe) solo nella Capitale ha alle dipendenze circa 1.100 lavoratori; l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, quale Ente Morale, ha sempre goduto di un doppio contributo statale, uno erogato dal Ministero della difesa ed uno della Presidenza del Consiglio dei ministri, per cui è soggetta sia ai controlli amministrativi del citato Dicastero sia, ai sensi dell'articolo 2 della legge 21 marzo 1958, n. 259, a quelli del Ministero del tesoro e della Corte dei conti, sia, infine, per quanto riguarda l'esercizio dell'attività di vigilanza privata, a quelli del Ministero dell'interno; l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e l'Istituto Vigilanza dell'Urbe sono, giuridicamente, la stessa entità, tanto che essi utilizzano la stessa partita Iva, lo stesso Codice fiscale e lo stesso Regolamento interno; con provvedimento del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, n. 41083/XXVII-22 del 21 novembre 1949, è stato stabilito che il personale di ruolo, dipendente dalla Ancr, gode, in base al proprio regolamento organico, della «stabilità di impiego»; sulla base di detto riconoscimento l'Associazione è stata esentata dall'obbligo della assicurazione Inps contro la disoccupazione involontaria, tanto che nel corso di processo dinanzi all'Autorità giudiziaria penale (Sentenza del Gup presso il Tribunale, di Roma n. 21950/00 Rgnr e 6467/01 Rgup) i responsabili del tempo, unitamente al Direttore pro tempore dell'Inps di Roma, sono stati, per tale motivo, assolti dall'accusa di evasione delle contribuzioni dovute per la disoccupazione involontaria al detto Ente previdenziale; con decreto del 4 agosto 1995 del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro del tesoro ed il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, emesso anche sulla base della peculiare natura dell'Ivu e della garanzia della stabilità del posto di lavoro, comunicato all'Ancr-Ivu con lettera dell'Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica) prot. 80207/95 del 17 gennaio 1996, i lavoratori assunti dall'Istituto a far data dal richiamato provvedimento, sono stati ammessi all'iscrizione obbligatoria all'ex Cassa Previdenza Dipendenti Enti Locali (CPDEL); nessuno dei dipendenti in servizio presso l'Ivu in data anteriore al 4 agosto 1995 ricorda di essere mai stato avvisato dai responsabili dell'Ancr-Ivu della facoltà di poter richiedere, entro cinque anni, l'iscrizione volontaria alla CPDEL; il requisito della «stabilità dell'impiego» è direttamente collegato non solo alla natura di Ente Morale dell'Ancr-Ivu (che, dunque, non è un'impresa commerciale), ma anche alle solide garanzie patrimoniali proprie dell'Associazione che, fino a qualche anno fa, poteva vantare un notevole patrimonio immobiliare; la natura della «stabilità dell'impiego» si concretizza, secondo quanto statuito dalla Corte di Cassazione, solo quando «sia riconosciuto ai lavoratori un determinato stato giuridico che dia loro garanzia di non essere costretti a lasciare il posto, se non quando ricorra una "giusta causa", a norma dell'articolo 2119 c.c., oppure vi siano altri determinati giustificati motivi tassativamente stabiliti a priori con criteri restrittivi e con l'eventuale previsione di un trattamento indennitario quando si tratti di motivi esclusivamente collegati con esigenze obiettive» e, secondo il Ministero del lavoro, quando sussiste un vero e proprio divieto del licenziamento prima del compimento dei limiti d'età, ovvero quando il licenziamento è possibile solo a condizioni rigorosamente determinate, e limitatissime per il numero e il contenuto, in casi che comunque devono essere «legislativamente e tassativamente stabiliti a priori » (circolare Inps n. 178 del 28 luglio 1982); l'Ancr-Ivu ha proceduto, fino a tutto il 2005, all'alienazione di diversi cespiti immobiliari, alcuni dei quali di notevole pregio come quello della storica sede romana di Piazza Ippolito Nievo ove ora è stato realizzato un albergo di lusso; dal febbraio del 2005 presso l'Ancr-Ivu si è iniziato a parlare di «stato di crisi» inviando ai lavoratori un'esplicita lettera del 1 o aprile 2005 con l'invito a dimettersi dall'Ivu e ad aderire, in qualità di soci, ad una Cooperativa (Ivcr Metronotte Roma), costituita solo il 25 gennaio 2005 e diretta da soggetti tutt'ora collegati all'Ivu, che, tuttavia, ad avviso dell'interrogante non avrebbe assicurato ai lavoratori la stessa, qualificata «stabilità» del posto di lavoro goduta all'Ivu; fin dall'aprile 2005 l'Ancr-Ivu risulta tra i promotori del progetto Fermalavoro, in collaborazione con l'Istituto Tagliacarne e con altri partner, per garantire l'occupazione di giovani congedatisi dal servizio militare volontario; l'ultimo bilancio dell'Ancr nel quale la Corte di conti abbia trasmesso una relazione al Parlamento risale al 2002; messa in sordina l'ipotesi di devoluzione delle Guardie Giurate e delle attività dell'Ancr-Ivu alla menzionata Cooperativa Ivcr-Metronotte e continuando a parlarsi di crisi, risulta all'interrogante che si è ventilata l'ipotesi di analogo assorbimento da parte di un Consorzio denominato «Pegaso» e che l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci non ha fornito ai lavoratori alcuna utile indicazione sulle eventuali modalità di cessione del «ramo d'attività» al Consorzio Pegaso, sulle relative garanzie dell'operazione, sulle peculiarità del nuovo rapporto di lavoro e sul mantenimento del diritto alla «stabilità dell'impiego» per come sopra definito; ad oggi risulta l'interessamento alla vicenda Ancr-Ivu dell'Assessorato al lavoro della regione Lazio e della provincia di Roma, solo parzialmente competenti in materia, mentre risultano inevase, da parte dei Dicasteri competenti, non solo ben cinque atti di sindacato ispettivo parlamentare presentati, nella scorsa legislatura, da altrettanti Deputati di diversi partiti e schieramenti, ma anche documentate richieste di chiarimenti ed interventi da parte di Organizzazioni sindacali rappresentative degli interessi dei lavoratori dell'Istituto, come il Savip -: se i Ministri interrogati non ritengano di intervenire a tutela dei livelli economici e occupazionali; se in relazione alla natura di Ente Morale dell'Ivu, delle attività esercitate e dei contributi erogati dallo Stato il Presidente ed i Ministri interrogati si ritengano competenti ad esercitare una qualsiasi forma di vigilanza sulle attività di gestione dei vertici dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci; se l'iscrizione obbligatoria all'ex Cassa Previdenza Dipendenti Enti Locali (CPDEL) non comporti, per i lavoratori, la possibilità di transitare nei ruoli degli altri Enti partecipanti al predetto Fondo previdenziale ed, in particolare alla regione Lazio ed alla provincia di Roma; se e come siano stati sanzionati gli eventuali responsabili dell'Ancr-Ivu per non aver messo al corrente le Guardie giurate in servizio alla data del 4 agosto 1995 della possibilità di iscrizione all'ex CPDEL, atteso che i lavoratori ora non possono più fruire dei relativi benefici essendo decaduti dal termine; quali accertamenti siano stati condotti dai Dicasteri competenti sulla reale portata dello «stato di crisi», atteso che l'Ancr-Ivu, ad oggi, non risulta che abbia prodotto i bilanci successivi a quello del 2002; se sia compatibile con il dichiarato stato di crisi la partecipazione dell'Ancr-Ivu al progetto Fermalavoro e quale garanzia può dare una dirigenza in crisi ad un progetto di impiego di giovani che hanno cessato il periodo di ferma volontaria nelle Forze Armate; quali garanzie dovranno essere richieste all'Ivcr-Metronotte Roma s.c.r.l., al «Consorzio Pegaso» o a qualsiasi altra realtà imprenditoriale che si proponga di assorbire l'Ancr-Ivu affinché sia mantenuta, per tutti i lavoratori, la certezza della «stabilità dell'impiego», nell'accezione qualificata fatta propria dalla Corte di Cassazione e dal Ministero del lavoro; se, oltre all'adempimento degli obblighi discendenti dal sindacato ispettivo parlamentare, il Presidente ed i Ministri interessati assicurino che le Amministrazioni centrali e le loro articolazioni territoriali intendano mantenere, sulla questione del salvataggio dell'Ancr-Ivu, un corretto dialogo con tutte le organizzazioni maggiormente rappresentative all'interno dell'Ente Morale in parola ed, in particolare, con quelle che, come il Savip, hanno da più tempo posto, con documentati interventi, ragionevoli e precisi interrogativi sulla vicenda, senza tuttavia ricevere mai risposte di sorta dalle Istituzioni.(4-00822)

 
Cronologia
giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli, l'articolo 2 e del disegno di legge S. n. 845 recante disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nella seduta del 28 luglio il Senato approva il disegno di legge nel suo complesso sul quale il Governo ha posto la fiducia, con 161 voti favorevoli.

mercoledì 2 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri D'Alema riferisce alla Camera sulla crisi mediorientale.

venerdì 18 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Dopo il voto del Consiglio dei ministri, anche il Parlamento - con il voto delle Commissioni esteri e difesa - autorizza il Governo a prendere le iniziative necessarie per dare attuazione alla risoluzione n.1701 dell'Onu, che prevede l'impiego di una forza multinazionale in Libano. Il premier israeliano Olmert chiederà all'Italia di guidare il contingente.