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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00021 presentata da POLLEDRI MASSIMO (LEGA NORD PADANIA) in data 20080707

Atto Camera Mozione 1-00021 presentata da MASSIMO POLLEDRI lunedi' 7 luglio 2008 nella seduta n.029 La Camera, premesso che: il fenomeno della contraffazione si presenta come un insieme complesso di violazioni a leggi, norme e regolamenti, vincoli contrattuali, che regolano i diritti di proprieta' intellettuale e di sfruttamento commerciale dei prodotti di ogni genere; contraffazione ed importazioni parallele costituiscono un giro d'affari enorme ed in continuo sviluppo, che alimenta, spesso senza saperlo, un'industria criminale, che sfrutta questo mercato per reinvestire nel traffico di droga e nello sfruttamento della prostituzione; i danni prodotti dalla contraffazione sono molteplici: i nocumenti all'erario e alle aziende sono enormi, ma non sono solo le aziende a perderci. Ogni anno 12 mila posti di lavoro scompaiono solo in Italia e 250 mila e' la stima dei posti di lavoro persi negli ultimi 10 anni a livello mondiale, a causa della contraffazione, di cui 100 mila circa nella sola Unione europea; si indebolisce ingiustamente la posizione di mercato dei legittimi produttori, si mette a rischio il settore della distribuzione autorizzata, si ingannano i consumatori e si abbassano gli standard di qualita', con un rischio notevole per la sicurezza, in quanto vengono immessi sul mercato articoli potenzialmente pericolosi; i settori piu' colpiti sono quelli dell'abbigliamento e della pelletteria, ma anche delle apparecchiature, della componentistica, degli elettrodomestici, dell'orologeria e cosi' via; e' stato stimato che il giro d'affari di questo fenomeno si attesti oltre i 100 miliardi di dollari l'anno in tutto il mondo, pari al 5-6 per cento dell'intero commercio mondiale. Si passa dal 5 per cento dell'industria degli orologi, al 6 per cento dell'industria farmaceutica, al 10 per cento della profumeria, al 25 per cento dell'audiovideo e al 35 per cento del software; oltre il 70 per cento circa della produzione mondiale di contraffazioni proviene dal Sud Est asiatico: in testa la Cina, la Corea, la Thailandia e Taiwan. Il mancante 30 per cento circa dalla produzione mondiale di contraffazioni proviene dal bacino mediterraneo, dove il nostro Paese detiene il triste primato di Paese leader: seguono la Spagna, la Turchia, il Marocco; in Cina, soprattutto, il fenomeno e' in crescita e sta provocando conseguenze imprevedibili; le imprese cinesi che fabbricano prodotti contraffatti si sono allargate e hanno iniziato ad esportare anche in Russia, Birmania, Vietnam e America; il preoccupante fenomeno colpisce indistintamente le aziende titolari di grandi marchi come le piccole aziende, che trovano nel prodotto contraffatto un temibile concorrente, per non parlare del fatto che dietro al commercio di questi prodotti si nascondono reati gravi, come lo sfruttamento minorile, le vendite senza licenza, l'evasione fiscale; spesso accade che le aziende italiane intraprendano azione di risarcimento del danno per la contraffazione subita, ma la stessa non ha esito alcuno o, nel peggiore dei casi, non e' nemmeno possibile intraprendere un'azione legale, poiche' per l'ordinamento cinese la societa' che per prima deposita il marchio ne e' titolare; un altro paradosso e' rappresentato dal fatto che spesso le imprese italiane che vorrebbero registrare il proprio marchio si trovano nell'impossibilita' di farlo, perche' questo e' gia' stato registrato in maniera abusiva ed illegale da soggetti cinesi, a volte gli stessi distributori locali; altre volte la contraffazione consiste nell'apposizione da parte di imprese cinesi di false indicazioni di provenienza, nell'imitazione del prodotto o del suo imballo; l'industria della contraffazione in Cina ha un giro d'affari di oltre 16 miliardi di dollari l'anno, che costa alle aziende occidentali decine e decine di miliardi di dollari di mancate vendite; molte aziende si preoccupano, altresi', del calo di immagine dovuto all'immissione sul mercato di imitazioni di pessima qualita' dei loro prodotti; diverse fonti confermano che si tratta di un fenomeno in espansione ed e' incentrato sulla realizzazione e sulla vendita di beni di largo consumo; tale fenomeno si verifica sia direttamente, con la violazione delle nostre frontiere, sia indirettamente, in quanto i prodotti, passando attraverso altri confini, poi giungono nel nostro mercato; l'enormita' e la capillarita' delle attivita' di contraffazione in Cina rendono vani anche gli sforzi piu' cospicui delle singole imprese: tutto cio' a causa dell'insufficiente legislazione cinese in tema di marchi e brevetti; impegna il Governo: ad elaborare, anche nelle opportune sedi comunitarie, una concreta proposta che possa garantire una forte tutela rispetto a quanto illustrato; a mantenere l'etichettatura obbligatoria, tutelando, altresi', i marchi non registrati, rafforzando in tal modo e con ogni ulteriore strumento utile, ivi compresa la revisione del codice delle proprieta' industriali, la protezione contro il «parassitismo commerciale»; ad adottare ogni idonea misura per proteggere i nostri prodotti nazionali e implementare il controllo delle frontiere nazionali ed europee dall'ingresso di prodotti contraffatti, attivandosi anche presso gli organi competenti europei per garantire un'omogeneita' di controlli; ad assumere, in tale quadro, iniziative idonee a fronteggiare la concorrenza sleale subita dai prodotti italiani da parte dei produttori cinesi e non, che invadono il nostro mercato con una crescente quantita' di beni contraffatti in spregio a qualsiasi normativa sui brevetti, ivi compreso un rafforzamento delle attivita' di indagine (anche sotto copertura), procedendo anche con sequestri preventivi; ad assicurare, nel quadro della tutela dei marchi italiani, che le funzioni dell'Alto Commissario per la lotta alla contraffazione, di cui si sta procedendo alla soppressione, siano affidate al Ministro competente, per essere delegate ad un Sottosegretario di Stato. (1-00021) «Polledri, Cota, Alessandri, Allasia, Bitonci, Bonino, Bragantini, Brigandi', Buonanno, Callegari, Caparini, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, Dal Lago, D'Amico, Dozzo, Guido Dussin, Luciano Dussin, Fava, Fedriga, Fogliato, Follegot, Forcolin, Fugatti, Gidoni, Gibelli, Giancarlo Giorgetti, Goisis, Grimoldi, Lanzarin, Lussana, Maccanti, Laura Molteni, Nicola Molteni, Montagnoli, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Pirovano, Rainieri, Reguzzoni, Rivolta, Rondini, Salvini, Simonetti, Stefani, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi».

 
Cronologia
mercoledì 2 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli Affari esteri, Franco Frattini espone alle Commissioni riunite Affari esteri di Camera e Senato le linee programmatiche del suo dicastero.

    Franco Frattini
lunedì 7 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Tokyo, in Giappone, i leader dei paesi del G8 discutono del forte rincaro del prezzo del petrolio, della crisi finanziaria, degli aiuti ai Paesi in via di sviluppo e dei cambiamenti climatici. Al vertice partecipano anche Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Sudafrica.

giovedì 10 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato (C. 1442), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 luglio (legge 23 luglio 2008, n. 124 - c.d. lodo Alfano).