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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00025 presentata da LUSSANA CAROLINA (LEGA NORD PADANIA) in data 20080714

Atto Camera Mozione 1-00025 presentata da CAROLINA LUSSANA lunedi' 14 luglio 2008 nella seduta n.034 La Camera, premesso che: uno dei principi cardine che da sempre ispira la linea politica e programmatica della Lega Nord e' la protezione, valorizzazione e sviluppo dei nuclei familiari, come istituzione base irrinunciabile per garantire la salvaguardia dei valori necessari per l'educazione dei figli; l'articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata in sede Onu il 10 dicembre 1948, definisce la famiglia nucleo fondamentale della societa' e dello Stato e come tale deve essere riconosciuta e protetta; il combinato disposto degli articoli della Costituzione 29 («famiglia societa' naturale fondata sul matrimonio»), 30 («e' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire e educare i figli anche se nati fuori del matrimonio (..) la legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale»), 31 («La Repubblica agevola con misure e altre provvidenze la formazione della famiglia (.... ) con particolare riguardo alle famiglie numerose») enuncia in modo inequivocabile il regime preferenziale che deve avere la famiglia, quale nucleo fondamentale della societa'; la famiglia, nonostante in questi ultimi anni abbia subito gli attacchi di una politica tesa alla sua disgregazione, rappresenta sostanzialmente ancora il pilastro su cui si fondano le comunita' locali, il sistema educativo, le strutture di produzione di reddito, il contenimento delle forme di disagio sociale; siamo chiamati a prendere esempio dalle politiche messe in atto in questi anni in altri Paesi europei; tra tutti la Francia, che in pochi anni e' riuscita ad invertire il trend demografico negativo, grazie ad interventi mirati a considerare la famiglia parte integrante dello Stato al centro di una politica di sicurezza sociale; in data 20 maggio 2008, il Presidente della Repubblica ha trasmesso alle Camere la petizione «Firma per un fisco a misura di famiglia», sottoscritta da piu' di un milione di cittadini; nel testo della petizione si chiede di introdurre in Italia un sistema fiscale basato non solo sull'equita' verticale, ma anche sull'equita' orizzontale; il reddito imponibile, secondo la petizione, deve, dunque, essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma anche in base al numero dei componenti della famiglia; il Presidente della Repubblica ha sottolineato la necessita' che il Parlamento affronti in tempi rapidi i temi delle politiche della famiglia, confidando che, in sede di programmazione dei lavori parlamentari, possa essere assicurato un esame tempestivo delle iniziative legislative che saranno presentate in materia. Lo stesso Presidente della Camera dei deputati ha ribadito ufficialmente di aver gia' comunicato che la petizione sara' assegnata alle commissioni competenti, non appena costituite, e che i temi in oggetto della stessa saranno posti all'attenzione della Conferenza dei presidenti di gruppo; il gruppo parlamentare della Lega Nord ha presentato una proposta di legge in materia («Legge quadro sulla famiglia e per la tutela della vita nascente» - atto Camera n. 664), che intende affrontare in maniera sistematica la prima e piu' importante esigenza della famiglia: quella di esistere conferendo piena attuazione all'articolo 31 della Costituzione, il quale sancisce che «la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze economiche la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi». È triste ammetterlo, ma tale principio fondamentale sancito dalla Carta costituzionale non ha mai trovato un'appropriata attuazione; gli obiettivi principali che si intendono perseguire con l'approvazione della proposta di legge presentata dal gruppo parlamentare della Lega Nord sono, infatti, quelli di incentivare la natalita' attraverso una serie di strumenti che intervengano nella fascia d'eta' piu' delicata del bambino (fino al compimento del terzo anno di eta'), di sostenere la famiglia quale nucleo fondamentale della societa', di incentivare la natalita' attraverso strumenti di sostegno economico, di affermare il principio di sussidiarieta' orizzontale e verticale e il riconoscimento del ruolo di rappresentanza delle associazioni familiari, di riconoscere il concepito quale componente a tutti gli effetti della famiglia, di assicurare liberta' di scelta alle famiglie nell'individuazione dei servizi per la prima infanzia e per tutti gli altri beni e servizi necessari alla cura e all'assistenza dei figli minori, di introdurre un sistema fiscale basato sul quoziente familiare, di riformare i consultori familiari, al fine di dimostrare nei fatti una particolare attenzione e sensibilita' ai diritti dei minori e della famiglia, tutelando il valore sociale della genitorialita' e del concepito; i diritti individuali che derivano dall'istituzione matrimoniale non possono essere considerati diritti individuali assoluti, ma diritti individuali derivati e subordinati alla condizione di essere sposati; in Italia il sistema fiscale si ostina ad operare come se la capacita' contributiva delle famiglie non sia influenzata dalla presenza di figli e dall'eventuale scelta di uno dei due coniugi di dedicare parte del proprio tempo a curare, crescere ed educare i figli. Mentre di norma in tutti gli altri Paesi europei, a parita' di reddito, la differenza tra chi ha e chi non ha figli a carico e' consistente; il sistema di tassazione deve essere riformulato sulla base del quoziente familiare; tale sistema permettera', finalmente, di lasciare a disposizione del nucleo familiare una maggiore disponibilita' di reddito, ponendo fine all'iniqua penalizzazione a cui e' sottoposta dall'attuale sistema fiscale. Il sistema di calcolo basato sul quoziente non deve essere sostitutivo ma alternativo a quello attualmente in vigore: ogni contribuente potra' scegliere se calcolare le proprie imposte con il nuovo sistema oppure continuare ad essere tassato con il «vecchio» sistema; e' necessario, inoltre, introdurre nuove deduzioni dal reddito imponibile ai fini irpef per favorire ulteriormente le famiglie numerose, che sostengono ingenti spese per il mantenimento dei figli e per il pagamento dei servizi pubblici; e' doveroso garantire il diritto d'ogni persona a formare una famiglia o ad essere inserita in una comunita' familiare, sostenere il diritto delle famiglie al libero svolgimento delle loro funzioni sociali, riconoscere l'altissima rilevanza sociale e personale della maternita' e della paternita', sostenere in modo piu' adeguato la corresponsabilita' dei genitori negli impegni di cura e di educazione dei figli, promuovere e valorizzare la famiglia come struttura sociale primaria di fondamentale interesse pubblico, attuare le condizioni necessarie affinche' nell'ambito della stessa famiglia possa realizzarsi la compresenza di piu' generazioni, favorendo la permanenza delle persone anziane nel nucleo familiare; investire nelle politiche familiari significa, pertanto, investire sulla qualita' della struttura sociale e, di conseguenza, sul futuro stesso della nostra societa'. Tali interventi richiederanno uno sforzo economico rilevante, ma dovuto poiche' prioritario, impegna il Governo a far si' che siano adottate in tempi brevi misure dirette al sostegno della natalita' e della famiglia, in particolar modo per i nuclei familiari con persone diversamente abili, al fine di invertire il trend demografico negativo che vede l'Italia tra i Paesi europei e mondiali con il piu' basso tasso di natalita', inserendo tra gli obiettivi prioritari del Governo i contenuti delle proposte di iniziativa popolare che intervengono in materia. (1-00025) «Lussana, Cota, Luciano Dussin, Dal Lago, Reguzzoni, Alessandri, Allasia, Bitonci, Bonino, Bragantini, Brigandi', Buonanno, Callegari, Caparini, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, D'Amico, Dozzo, Guido Dussin, Fava, Fedriga, Fogliato, Follegot, Forcolin, Fugatti, Gibelli, Gidoni, Giancarlo Giorgetti, Goisis, Grimoldi, Lanzarin, Maccanti, Laura Molteni, Nicola Molteni, Montagnoli, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Pirovano, Polledri, Rainieri, Rivolta, Rondini, Salvini, Simonetti, Stefani, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi».

 
Cronologia
giovedì 10 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato (C. 1442), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 luglio (legge 23 luglio 2008, n. 124 - c.d. lodo Alfano).



martedì 15 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 322 voti favorevoli, 267 contrari e 8 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (C. 1366), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.