Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00766 presentata da DI PIETRO ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) in data 20080722
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00766 presentata da ANTONIO DI PIETRO martedi' 22 luglio 2008 nella seduta n.040 DI PIETRO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: l'articolo 38 della costituzione prevede che ai lavoratori siano assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidita', vecchiaia e disoccupazione involontaria; terminato il periodo lavorativo e' prevista per i cittadini la corresponsione della pensione di vecchiaia che si determina sulla base delle contribuzioni effettuate; tale erogazione dovrebbe essere quella di consentire ai pensionati di mantenere la possibilita' di coltivare gli interessi e lo sviluppo della propria personalita' individuale e sociale avuti durante il periodo lavorativo e conseguentemente pari condizioni di vita; gli attuali trattamenti pensionistici minimi appaiono assolutamente inadeguati a garantire uno stile di vita dignitoso e decoroso ed e' noto che le condizioni di vita dei pensionati si avvicinano spesso a condizioni di poverta'; nonostante il tentativo di allineamento delle pensioni al costo della vita e l'erogazione di un importo aggiuntivo per chi non percepisce oltre 8.504,73 euro, se vive solo e 17.009,46, se in coppia, le pensioni erogate, ad oggi, non paiono proporzionate al costo della vita attuale e non garantiscono al pensionato di poter mantenere il tenore di vita maturato durante il periodo lavorativo; e' stato anche elevato il limite dell'eta' pensionabile al compimento del 65 o anno, ma tale provvedimento non sembra possa essere, da solo, idoneo a risolvere il problema finche' esisteranno le profonde differenze di trattamenti pensionistici che vedono alcune categorie privilegiate, come i dirigenti pubblici e privati ed i politici; sarebbe auspicabile un allineamento delle pensioni alle categorie dei contratti collettivi nazionali ai quali i singoli erano legati durante la vita lavorativa, in percentuale non inferiore all'80 per cento sugli aumenti degli stipendi riconosciuti ai lavoratori al momento della stipula dell'accordo tra le parti sociali, imprenditoriali e sindacali della delibera dell'aumento contrattuale; in tal modo ai pensionati spetterebbe una pensione piu' congrua rispetto al continuo aumento del costo della vita e la stessa pensione, essendo simile allo stipendio precedente, consentirebbe il mantenimento del tenore di vita personale e sociale dell'individuo il quale aderendo alle varie associazioni di volontariato, contribuirebbe ad un notevole risparmio dei costi sociali -: se il Ministro, tenuto conto di quanto espresso in premessa, non intenda individuare quei meccanismi che consentano l'adeguamento delle pensioni erogate e un indice di incremento del costo della vita adeguato in modo da garantire livelli di vita soddisfacenti agli anziani e favorendo la loro partecipazione alla vita sociale del Paese.(4-00766)