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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00008 presentata da BARETTA PIER PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20081002

Atto Camera Risoluzione in Assemblea 6-00008 presentata da PIER PAOLO BARETTA testo di giovedi' 2 ottobre 2008, seduta n.059 La Camera, esaminata la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-fiananziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013; considerato che: i rischi di stagflazione, almeno per l'Europa continentale, sono diventati realta': le principali economie del continente sono ferme, mentre i prezzi continuano a salire, in particolare, quelli dei beni di prima necessita' alimentari ed energetici; le piu' recenti stime e previsioni indicano per l'anno in corso e per il 2009 per l'area euro ed il Regno Unito una crescita poco superiore all'1 per cento, mentre l'Italia sta molto al di sotto della media, quasi a zero, perche' i problemi congiunturali si innestano su una situazione strutturale piu' debole degli altri partner europei; e' lo stesso Governo a riconoscere che l'Italia si trova in una fase di emergenza economica, tanto da rivedere al ribasso le stime di crescita del PIL per l'anno in corso e per i prossimi; cio' nonostante, la Nota di aggiornamento mantiene sostanzialmente inalterati gli obiettivi rispetto al DPEF di giugno, fingendo che nulla sia accaduto negli ultimi mesi, ad esempio confermando un obiettivo di inflazione programmata all'1,5 per cento per il 2009 e cosi' scaricando, attraverso i rinnovi contrattuali, soltanto sui lavoratori l'onere degli aggiustamenti; la politica economica sin qui seguita dal Governo non e', pertanto, all'altezza dei problemi del Paese ed e' controproducente ai fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perche' non affronta le vere priorita': l'anemia della crescita e la perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro e pensione; interventi di miglioramento del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, invece, migliorerebbero la distribuzione dei redditi e la domanda interna; la Nota mantiene per tutto il periodo di previsione un livello molto elevato di pressione fiscale, che solo a partire dal 2012 scendera' sotto il 43 per cento, con una ricomposizione del gettito che vede aumentare le entrate da imposte dirette e diminuire quelle da imposte indirette; il decremento del gettito da imposte indirette, in presenza di un'elevata inflazione, sembra attribuibile alla cancellazione delle principali misure antievasione introdotte nella scorsa legislatura; l'aumento del gettito derivante dalle imposte dirette, invece, prefigura un ulteriore appesantimento del carico gravante sui fattori produttivi, in particolare sui redditi fissi da lavoro e da pensione, gia' duramente colpiti dall'aumento dell'inflazione, accentuando l'effetto depressivo della strategia economica del Governo mediante le ripercussioni negative sulla domanda interna, quando l'unica vera leva a disposizione del Governo sarebbe proprio quella di intervenire a sostegno dei consumi; siamo, quindi, di fronte una politica economica prociclica, come e' riconosciuto anche da autorevoli esponenti della maggioranza che arrivano a quantificare l'effetto di freno sull'economia che viene a prodursi come conseguenza della manovra di luglio, un effetto stimabile in -0,22 per cento, -0,33 per cento e -0,34 per cento in ciascun anno del triennio 2009-2011; appare, quindi, necessario rivedere la scelta di concentrare tutta l'azione economico-finanziaria del Governo nel decreto-legge n. 112, predisponendo ulteriori interventi legislativi che contrastino la fase di recessione economica in atto; il Governo nel dibattito parlamentare ha confermato quanto da tempo sostenuto dall'opposizione, ossia una sovrastima delle previsioni di fabbisogno per il 2008 per almeno 2,5 miliardi di euro; esistono, quindi, le risorse per poter avviare una politica di sostegno della domanda interna, in particolare per sostenere quei segmenti sociali piu' esposti alle tensioni inflattive,

respinge la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013 e impegna il Governo ad avviare un processo di riduzione del carico fiscale sui percettori di redditi di lavoro e di pensione, attraverso l'innalzamento delle detrazioni dall'imposta sul reddito delle persone fisiche. (6-00008) «Baretta, Misiani, Quartiani, Giachetti, Vannucci, Marchi, Fontanelli».

 
Cronologia
domenica 28 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La crisi finanziaria che ha colpito duramente l’economia statunitense si estende ai mercati europei: il gruppo Fortis SA, prima banca in Belgio e Lussemburgo e seconda nei Paesi Bassi, entra in crisi dopo forti perdite in borsa. I governi di Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo salvano il gruppo entrando ciascuno con il 49% nelle tre più importanti società in cui si articola il gruppo.

lunedì 6 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali

    A causa delle forti tensioni sui mercati finanziari le principali borse europee chiudono in negativo: Milano -8,24; Parigi -9,04; Londra -7,85; Francoforte -7,07.