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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00051 presentata da EVANGELISTI FABIO (ITALIA DEI VALORI) in data 20081010

Atto Camera Mozione 1-00051 presentata da FABIO EVANGELISTI testo di venerdi' 10 ottobre 2008, seduta n.065 La Camera, premesso che: la presenza di alunni stranieri, pur in percentuale inferiore a quella di altri Paesi, e' un dato strutturale del nostro sistema scolastico ed in progressivo aumento: si calcola che, negli ultimi anni, il numero di allievi non italiani abbia superato le 550.000 unita', con una incidenza di circa il 6 per cento della popolazione scolastica complessiva; la situazione italiana presenta due principali caratteristiche. La prima e' che la presenza di alunni stranieri e' molto disomogenea e differenziata sul territorio nazionale. Si va dalla percentuale massima della regione Emilia-Romagna, superiore al 10 per cento, seguita da Lombardia, Veneto e Marche, fino alla percentuale minima della regione Campania, di poco superiore all'1 per cento. La provenienza degli alunni stranieri comprende una grande molteplicita' di cittadinanze, con un aumento significativo dell'incidenza di cittadinanze dei Paesi dell'Est europeo; un'altra caratteristica e' la rapidita' del cambiamento e la mobilita' delle varie cittadinanze sul territorio, che portano anche a situazioni di concentrazione di alunni stranieri in singole scuole o territori, fenomeno di fronte al quale si pone il problema di un'equilibrata distribuzione delle presenze, attraverso un'intesa fra scuole e reti di scuole in collaborazione con gli enti locali. La costruzione di reti e coordinamenti e' anche utile per la costruzione di un'offerta formativa che riduca le disuguaglianze e i rischi di esclusione; i minori stranieri, al pari di quelli italiani, sono innanzitutto «persone» e, in quanto tali, sono titolari di diritti che prescindono dalla loro origine nazionale o condizione sociale; la Dichiarazione universale dei diritti umani, all'articolo 2, recita: «ad ogni individuo spettano tutti i diritti e le liberta' enunciate nella presente dichiarazione, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione». Principi confermati dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dall'Italia con la legge 25 maggio 1991, n. 176, la quale, all'articolo 2, ribadisce: «gli Stati parte si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella presente convenzione ed a garantirli ad ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione pubblica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica e sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacita', dalla loro nascita o da ogni altra circostanza»; l'Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola, ivi compresi i minori stranieri presenti nel territorio dello Stato, attraverso lo strumento dell'educazione interculturale, per la cui realizzazione sono necessari specifici interventi: per l'apprendimento della lingua, per l'adeguamento dei programmi, per la formulazione di contenuti e stili educativi interculturali, per il ricorso ai mediatori linguistici culturali in caso di necessita' nell'ambito di un'adeguata programmazione; il nostro Paese ha superato la fase dell'emergenza rispetto al fenomeno della presenza di studenti stranieri all'interno delle aule scolastiche e sta passando ad una fase di valutazione delle esperienze gia' realizzate e di programmazione degli interventi. La presenza degli alunni stranieri e' un dato, peraltro, strutturale e riguarda l'intero sistema scolastico. In questo senso ancora molto vi e' da fare nel nostro sistema scolastico: tuttavia, esistono delle esperienze significative, che, gia' da tempo, hanno affrontato con successo la questione degli alunni migranti nelle aule italiane e costituiscono punti di riferimento da divulgare ed amplificare; la scuola media statale sperimentale Giuseppe Mazzini di Roma ha avviato, fin dal 1985, un percorso di integrazione interculturale in alcune sezioni miste con alunni italiani e stranieri, per facilitare il processo di apprendimento ed alfabetizzazione di questi ultimi tramite la compresenza in classe di due insegnanti, che svolgono il loro lavoro in contemporanea, soprattutto per le materie che richiedono una maggiore elaborazione teorica. Gli alunni stranieri, in genere, a seconda del livello di alfabetizzazione, vengono seguiti da un insegnante in una materia specifica, lungo un percorso semplificato ma del tutto simile a quello dei compagni italiani. Nessuna diversificazione nei programmi, anche perche' alla fine del ciclo l'esame e' lo stesso. La sperimentazione accelera il processo di apprendimento e, soprattutto, favorisce l'abbattimento delle barriere linguistiche e culturali, favorendo l'incontro tra studenti di diverse nazionalita' e conseguendo notevoli risultati positivi dal punto di vista dell'apprendimento scolastico e delle conseguenti valutazioni finali degli studenti interessati, evitando, dunque, forme di esclusione o separazione tra studenti italiani e stranieri; l'educazione interculturale in tutti i gradi e livelli del sistema scolastico costituisce la colonna portante di una reale educazione dei giovani a valori, quali la solidarieta', l'accoglienza, la comprensione dell'altro, comunemente catalogato come "diverso", la conoscenza di culture e tradizioni di altri Paesi, che costituiscono l'antidoto principale a fenomeni di razzismo, violenza e discriminazione, nei confronti di persone di nazionalita' e origine sociale e culturale differente; siamo stati tutti testimoni da qualche tempo di una serie di tristi episodi di cronaca, frutto di un fenomeno che e' stato sintetizzato nel termine «razzismo»; ad ogni modo, si tratta di episodi che denotano una profonda intolleranza e un sentimento di insofferenza che rischiano di rasentare il fanatismo e dei quali, come sempre, la paura rappresenta il primo e fondamentale nutrimento; bisogna evitare che il sentimento di insofferenza nei confronti dello «straniero» si diffonda; ed e' necessario partire proprio dalle scuole, dove bambini italiani e stranieri si incontrano, studiano, crescono, impegna il Governo: a farsi promotore su tutto il territorio nazionale di iniziative volte a valorizzare la presenza nella scuola italiana di alunni di nazionalita' diverse quale importante situazione di incontro, reciproca conoscenza, arricchimento culturale, socializzazione in una societa' sempre piu' multiculturale e, dunque, impegnata a prevenire e combattere ogni forma di razzismo e xenofobia; a farsi promotore su tutto il territorio di politiche scolastiche che mirano all'integrazione dei bambini stranieri, senza tradursi in un semplice processo di «assimilazione» della cultura italiana, ne' tanto meno di «omologazione», ma che siano effettivamente tese all'inserimento degli studenti immigrati nel contesto socio-culturale italiano; a contrastare ed impedire forme di esclusione o separazione degli studenti stranieri non ancora alfabetizzati, assicurando alle scuole un organico di docenti, che, essendo funzionale anche alla presenza di alunni di diverse nazionalita', preveda, in tali situazioni, un minor numero di alunni per classe, situazioni di compresenza di docenti, soprattutto nelle materie che richiedono maggiore elaborazione teorica, quali italiano, storia, geografia, matematica e scienze, ed attivita' specifiche di formazione-aggiornamento dei docenti sul tema della multiculturalita', facendo in modo che tali iniziative siano prioritariamente indirizzate a situazioni, nelle scuole di ogni ordine e grado, dove maggiore si registra la presenza di alunni stranieri; a favorire e valorizzare con interventi specifici il fondamentale ruolo che gli enti locali svolgono su questa tematica. (1-00051) «Evangelisti, Donadi, Di Pietro, Borghesi, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Costantini, Di Giuseppe, Favia, Aniello Formisano, Giulietti, Messina, Misiti, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Pisicchio, Porfidia, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera».

 
Cronologia
martedì 7 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 323 voti favorevoli e 253 contrari, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (C. 1634-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

lunedì 13 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si reca in visita a Washington per le celebrazioni del Columbus day.

    Silvio Berlusconi