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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00052 presentata da BERTOLINI ISABELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20081010

Atto Camera Mozione 1-00052 presentata da ISABELLA BERTOLINI testo di venerdi' 10 ottobre 2008, seduta n.065 La Camera, premesso che: la Dichiarazione universale dei diritti umani dell'Onu, firmata ed approvata anche dall'Italia, all'articolo 18 afferma che: «Ogni individuo ha diritto alla liberta' di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la liberta' di cambiare di religione o di credo, e la liberta' di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti»; nonostante si professi l'inviolabilita' e la non negoziabilita' dei diritti umani, la liberta' di professare liberamente la religione cristiana, purtroppo, viene sempre piu' spesso minacciata in molti Paesi e i cristiani sono vittime di violenze e persecuzioni; in India, nel distretto di Kandhamal, l'omicidio della guida spirituale dei fondamentalisti indu', Swami Laxamananda Saraswati e di cinque suoi collaboratori, avvenuto lo scorso 23 agosto, ha scatenato una violenta campagna di odio interreligioso; la comunita' cristiana, del tutto estranea a tale delitto, e' stata accusata ingiustamente della morte del religioso induista ed e' ora perseguitata con violenza; solo dal 24 agosto alla fine di settembre sono stati uccisi 60 cristiani, distrutte e danneggiate 177 chiese, incendiate 4300 case di cristiani, distrutte 13 scuole cattoliche e vari centri sociali, le persone in fuga sono oltre 50.000 e piu' di 18.000 sono i feriti; gli estremisti del Barjang Dal hanno addirittura ucciso alcune Missionarie di carita' di Madre Teresa di Calcutta; gli episodi di brutale persecuzione, iniziati nella provincia di Orissa, si sono estesi anche ad altre regioni dell'India, Madhya Pradesh, Kerala, Karnataka, Tamil Nadu, Uttar Pradesh e persino nella capitale New Delhi, causando numerose vittime e feriti e inducendo migliaia di fedeli cristiani ad abbandonare case e villaggi per sfuggire alle violenze; le famiglie che scelgono di rimanere nelle loro case sono spesso costrette a convertirsi all'induismo per proteggere la loro vita e gli uomini sono obbligati a rasarsi completamente i capelli e a bruciare chiese o case di cristiani, come rito di iniziazione; le violenze e gli attacchi non si sono fermati e vengono colpiti anche i campi profughi, dove molti cristiani sono stati costretti a cercare rifugio, per evitare di essere minacciati e giustiziati all'interno delle proprie abitazioni, come testimonia Amnesty International; le forze dell'ordine ed il Governo Indiano non sono intervenuti in modo efficace per punire i responsabili di queste terribili violenze ed hanno cercato di porre sotto silenzio la gravita' e l'estensione del fenomeno; la Conferenza episcopale indiana, attraverso il suo Presidente Cardinale Vithayathil, sostiene che il paese, famoso per essere la piu' grande democrazia asiatica e patria del Mahatma Gandhi, non puo' rimanere insensibile davanti all'odio interreligioso scaturito da false accuse nei confronti della Chiesa; i Vescovi richiedono al governo locale un'azione piu' severa, che sappia riportare la tolleranza e sia in grado di garantire l'incolumita' dei cristiani e la difesa delle loro attivita' in favore dei poveri e dei «fuori casta»; anche l'organizzazione umanitaria Amnesty International, comprendendo la gravita' della situazione, ha sentito la necessita' di intervenire, sollecitando il governo indiano a mantenere la promessa di porre fine alle violenze, perpetrate da parte delle organizzazioni nazionaliste indu' come Vishwa Hindu Parishad e Bajrang Dal; i Vescovi europei hanno rivolto un forte appello ai governi e alle istituzioni del vecchio continente affinche' si intervenga rapidamente per fermare le violenze contro i cristiani in India ed in altre parti del mondo; il fenomeno delle persecuzioni contro i cristiani, infatti, negli ultimi anni si sta diffondendo in Asia e Africa: atti di cristianofobia si sono verificati in Corea del Nord, in Arabia Saudita, in Sudan, in Darfur, in Nigeria, in Somalia, in Yemen, in Afghanistan, in Iraq e in paesi dell'America Latina; nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo dell'Asia e dell'Africa, i cristiani molto spesso sono impegnati in attivita' che perseguono scopi umanitari a favore delle popolazioni locali, le quali versano in condizioni sociali ed economiche drammatiche; le violenze contro i cristiani non sono casi isolati, ma sono spesso il frutto di atteggiamenti sistematici di sospetto, discriminazione, intolleranza, spesso giustificati, se non addirittura incoraggiati o alimentati dagli stessi Governi; il mondo occidentale fino ad oggi non ha reagito in modo adeguato: l'Unione Europea, l'Onu, le organizzazioni internazionali devono rompere questo silenzio assordante ed esprimere unanime e durissima formale condanna per quanto sta avvenendo in India e nel mondo ai danni dei fedeli cristiani e dei loro diritti; non tutti gli organi di informazione hanno dato il giusto risalto ai gravissimi fatti accaduti in India, non informando in modo adeguato l'opinione pubblica, impegna il Governo: ad attivarsi presso le Autorita' nazionali indiane, affinche' garantiscano alla comunita' cristiana il diritto alla liberta', alla sicurezza, alla vita ed intervengano per fare adottare, nei confronti dei responsabili di queste violenze, le opportune misure sanzionatorie da parte delle forze dell'ordine; a promuovere, sostenere ed agevolare l'approvazione di un documento ufficiale dell'assemblea generale dell'ONU, nel quale si chieda il rispetto dei diritti individuali e la garanzia della dignita' umana per i fedeli cristiani in tutti i Paesi del mondo; ad attivarsi presso l'Unione Europea perche' non si limiti a condannare il massacro dei cristiani in India, ma ponga in essere azioni adeguate nei confronti dei Paesi nei quali la liberta' religiosa non e' rispettata. (1-00052) «Bertolini, Cicchitto, Di Virgilio, Renato Farina, Pagano, Sbai, Carlucci, Bocciardo, Calabria, Pelino, Cicu, Giudice, Aprea, Lo Presti, Bruno, Scelli, Mondello, Ravetto, Milanato, Bernini Bovicelli, Marinello, Stracquadanio, Santelli, Garagnani, Palmieri, Tommaso Foti, Mazzuca, Pizzolante, Mistrello Destro, De Nichilo Rizzoli, Briguglio, Laboccetta, Cesa, Vincenzo Antonio Fontana, Saglia, Di Biagio, Raisi, Speciale, Cassinelli, Paglia, Ventucci, Migliori, Castiello, Mancuso, Barbato, Lamorte, Colucci, Holzmann, Scandroglio, Mussolini, Lehner, Barbieri, Zacchera, Gottardo, Centemero, Di Centa, Della Vedova, Stradella, Vella, Stasi, Iannarilli, Divella, Bergamini, De Corato, Cristaldi, La Loggia, Bernardo, Boniver, Orsini, Cirielli, Porcu, Giulio Marini, Fucci, Rampelli, Torrisi, Toccafondi, Saltamartini, Bellotti, Consolo, Gregorio Fontana, Pianetta, Catanoso, Papa, De Camillis, Piso, Laffranco, Catone, Ciccioli, Fallica, Frassinetti, Ruben».

 
Cronologia
martedì 7 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 323 voti favorevoli e 253 contrari, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (C. 1634-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

lunedì 13 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si reca in visita a Washington per le celebrazioni del Columbus day.

    Silvio Berlusconi