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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02489 presentata da DI STANISLAO AUGUSTO (ITALIA DEI VALORI) in data 20090310

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02489 presentata da AUGUSTO DI STANISLAO martedi' 10 marzo 2009, seduta n.143 DI STANISLAO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: sul sito dell'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia, il territorio della Provincia di Teramo viene di fatto «trafitto» da ben quattro istanze per la ricerca e l'estrazione di gas e petrolio gia' accolte dal Ministero dello sviluppo economico; in aggiunta a quella ottenuta dalla Petroceltic a largo della costa teramana di Pineto-Silvi, fino a quella pescarese di Montesilvano e alle concessioni relative alle zone di Corropoli e Colle dei Nidi, sulla mappa petrolifera del territorio abruzzese compare anche Colle San Giovanni-Mutignano; l'interesse dei petrolieri per il teramano non e' nuovo. Lo scorso autunno erano gia' sei le istanze di concessioni sparse nella Provincia, ognuna identificata con il nome della localita' o della frazione corrispondente. Oltre alla ormai nota zona costiera dell'asse Pineto-Silvi-Montesilvano, la mappa della deriva petrolifera abruzzese corrisponde ad oggi a: Villa Carbone (Canzano, Castellalto, Notaresco e Mosciano), Villa Mazzarosa (Roseto), Colle dei Nidi (che percorre Mosciano, Tortoreto, Sant'Omero, Nereto Ancarano, Corropoli, Colonnella e Controguerra), la zona Cipressi compresa fra i distretti di Teramo e Pescara e ancora, la Corropoli: un'area di grandi dimensioni che partendo dal territorio di Giulianova attraversa ad est la Val Vibrata per poi raggiungere Monsampolo del Tronto in Provincia di Ascoli; sono molto forti le preoccupazioni delle comunita' locali circa i gravi pericoli per l'ambiente connessi alla realizzazione di piattaforme estrattive, per la salvaguardia degli interessi relativi alla tutela dell'ambiente e della salute, nonche' degli interessi economici legati alla promozione turistica dell'intera collettivita' provinciale; l'allarme sociale e la preoccupazione dell'intera comunita' teramana concernenti i rischi per la salute, l'ambiente, l'economia connessi alla realizzazione di piattaforme estrattive davanti alla costa abruzzese teramana e di altri interventi per la ricerca di gas e petrolio in terraferma impongono l'adozione di ogni cautela adottando il principio delle precauzioni al fine di unificare la compatibilita', l'utilita' e la necessita' di questi interventi -: se non ritenga necessario adottare in tempi rapidi interventi specifici tesi a chiarire, vista l'assoluta e inequivocabile contrarieta' delle comunita' teramane tutte, e delle associazioni ambientaliste e di enti e istituzioni locali, l'effettiva volonta' in merito alla reale intenzione di realizzazione delle piattaforme estrattive sia sulla costa che nell'entroterra; se non ritenga necessario rivedere queste scelte legate alla localizzazione di reti per la ricerca e l'estrazione di gas e petrolio ed intervenire altresi', nel caso, per annullare ogni tipo di decisione presa e/o da prendere circa la petrolizzazione, con la quale rischia di soccombere un'intera economia locale costruita e costituita da artigiani, piccole e medie imprese, esercizi turistici e attivita' commerciali e con il rischio che scompaiano precocemente tutte quelle aziende agricole che puntano sul biologico e sulla genuinita' del prodotto enogastronomico. (4-02489)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 24 settembre 2009 nell'allegato B della seduta n. 220 All'Interrogazione 4-02489
presentata da AUGUSTO DI STANISLAO Risposta. - In relazione all'interrogazione in oggetto, si fa presente, in primo luogo, che il conferimento dei titoli minerari avviene d'intesa con le regioni e gli enti locali interessati e che le informazioni relative a tali conferimenti sono consultabili sul sito internet dell'Unmig. Si fa presente, altresi', che i programmi correlati al conferimento dei titoli minerari non si potranno realizzare prima di 5 anni, dopo le necessarie intese e valutazioni di impatto ambientale (V.I.A). Per quanto concerne la regione Abruzzo, si ricorda che in tale regione, in accordo con il territorio, sono stati gia' realizzati centri olio che, dopo essere stati in esercizio per molti anni, sono ora in fase di chiusura (esempio Santa Maria Imbaro), e non hanno mai arrecato alcun danno ambientale. Si ricorda, inoltre, che sono in corso, da decenni, attivita' di estrazione e stoccaggio di idrocarburi a Cellino (Teramo), S. Salvo, Cupello (Chieti), con impianti di desolforazione, in piena armonia con le comunita' circostanti. Con riferimento alla richiesta di rivedere le scelte legate alla localizzazione di reti per la ricerca e l'estrazione di gas e petrolio, al fine di tutelare l'economia abruzzese, si precisa che non e' stata data alcuna autorizzazione ne' concessione per la realizzazione di nuove piattaforme di fronte alla costa della regione Abruzzo. Al riguardo, tuttavia, si segnala che, poiche' il mare Adriatico fino alla linea mediana con la Croazia e' aperto alla ricerca petrolifera, vengono da molti anni continuamente presentate domande di permesso di ricerca da parte di operatori petroliferi. Attualmente, anche in conseguenza delle forti tensioni sui prezzi petroliferi del 2008, risultano in istruttoria 44 istanze di permesso di ricerca di idrocarburi nei mari italiani, 10 delle quali in acque antistanti la costa abruzzese. È, quindi, certo che, al momento, non sono state autorizzate installazioni di nuove piattaforme petrolifere nei mari antistanti la costa abruzzese. Per quel che concerne, invece, la terraferma, i nomi citati nell'interrogazione in oggetto corrispondono ad istanze di permessi di ricerca e non a titoli minerari conferiti. Il complesso iter istruttorio in corso potra' portare al conferimento di alcuni dei permessi richiesti, solo a seguito di valutazione ambientale favorevole e a seguito dell'acquisizione dell'intesa regionale. Quanto all'autorizzazione alla perforazione di un pozzo esplorativo, per ognuno dei titoli assegnati, si precisa che tale autorizzazione potra' essere concessa solo dopo che i permissionari, nell'arco di alcuni anni, avranno approfondito in dettaglio le conoscenze geologiche e geofisiche delle aree assegnate e, sempre, in caso di valutazione ambientale favorevole. Si precisa, infatti, che non possono essere previsti lavori su territori senza aver sentito, al momento della perforazione del pozzo, la regione, le province e i sindaci dei comuni interessati. Per quanto concerne, la salvaguardia dell'economia locale e, in particolare, dell'attivita' turistica, nel ribadire che non sono state autorizzate installazioni di nuove piattaforme petrolifere nei mari antistanti la costa abruzzese, si fa presente che la massima concentrazione di piattaforme di produzione di idrocarburi si trova davanti alla costa romagnola di Rimini e Riccione, e che il piu' importante distretto produttivo minerario si trova a Ravenna e che il 40 per cento del gas in Italia passa per Ravenna. Nonostante cio', in dette zone il livello del turismo non ha subito contrazioni, in quanto non sono state rilevate incompatibilita' tra le due diverse attivita', stante la grande distanza dalla costa degli insediamenti degli impianti di produzione. Si aggiunge, al riguardo, che l'intero territorio ha, negli anni, beneficiato degli effetti positivi dell'indotto petrolifero, divenendo uno dei poli industriali piu' efficienti del Paese, pur restando anche luogo di turismo di massa. Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Stefano Saglia.



 
Cronologia
giovedì 5 marzo
  • Politica, cultura e società

    La BCE riduce i tassi di interesse di 50 punti base.



martedì 24 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione (C. 2105), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 29 aprile (legge 5 maggio 2009, n. 42).