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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00003 presentata da FUCCI BENEDETTO FRANCESCO (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 15/03/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00003 presentato da FUCCI Benedetto Francesco testo di Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1 FUCCI . — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che: la «riforma Gelmini», di revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei e di riordino degli istituti tecnici e professionali, elaborata ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, ha previsto tre fondamentali percorsi di studio, disciplinati da altrettanti distinti regolamenti: i licei, gli istituti professionali e gli istituti tecnici; per i licei sono individuati sei profili, ai sensi dell'articolo 3 del regolamento relativo, tra cui quello denominato: «liceo delle scienze umane con opzione economico-sociale». Invece sia per gli istituti professionali (due settori e sei indirizzi) che per gli istituti tecnici (due settori e undici indirizzi) non vi è alcun riferimento all’«opzione economico-sociale»; all'articolo 9 del regolamento relativo alla riforma dei licei è riportato il percorso attinente al liceo delle scienze umane. Al comma 2, in particolare, si prescrive: «Nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l'opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali»; l'inserimento di tale prescrizione nel testo regolativo del riordino dei licei identifica l'opzione economico-sociale quale prerogativa specifica di tale tipo di istituzione scolastica, il liceo appunto, precisamente il liceo delle scienze umane; il liceo delle scienze umane nasce dall'istituto magistrale, poi divenuto liceo socio-psico-pedagogico e liceo sociale nelle varie sperimentazioni che si sono sviluppate nel tempo, fino al presente assetto. Il percorso ad esso relativo ha una storia ed una identità culturale che si incardina senza alcun dubbio in un indirizzo di studi di tipo classico e umanistico. La stessa riforma dei licei nella sua stesura propositiva premetteva il rispetto di tali origini nel definire le competenze del nuovo ordinamento dei licei; la riforma, in ognuno dei regolamenti propri dei tre percorsi di studio, rimette alle singole istituzioni scolastiche, nell'ambito degli indirizzi definiti dalle regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di ciascuno di essi, una quota percentuale di autonomia dei curricoli da destinare al potenziamento degli insegnamenti obbligatori e/o all'attivazione di ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa, nei limiti del contingente di organico assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie; tale «quota di flessibilità» si prefigura come un'opportunità che ciascuna scuola, nell'ambito del proprio percorso didattico, decide di cogliere per adeguare il proprio piano dell'offerta formativa alle esigenze del territorio e della comunità scolastica. Tuttavia, non rientra nella quota di flessibilità l'attivazione di opzioni già previste dalla riforma stessa nei diversi piani di studi. Nonostante ciò, vi sono casi concreti nei quali tale «quota di flessibilità» diviene oggetto di un'interpretazione tanto estensiva da andare a stravolgere il senso e il dettato della «riforma Gelmini» e dei conseguenti regolamenti attuativi; l'interrogante si riferisce, come esempio in riferimento alla realtà del proprio territorio, alla prevista attivazione per il prossimo anno scolastico 2013/14 di un liceo delle scienze umane presso l'Istituto tecnico commerciale «Carafa» di Andria, rispetto alla quale ha elevato opposizione il liceo statale cittadino «Carlo Troya»; in due documenti (entrambi inviati anche all'attenzione dell'ufficio scolastico regionale) diretti alla provincia di Barletta-Andria-Trani (4 dicembre 2012) e alla giunta regionale della Puglia (6 febbraio 2013), il dirigente scolastico e il consiglio d'istituto del liceo «Carlo Troya» argomentano come, in base ai riferimenti normativi di rango statale sopra richiamati, le richieste di nuovi indirizzi debbano essere «coerenti con l'identità e la storia degli istituti, funzionali ai bisogni formativi del territorio, non in concorrenza con le realtà limitrofe, compatibili con strutture e risorse strumentali esistenti, in linea con i dati previsionali certi relativi agli iscritti per l'anno scolastico 2013/14»–: quali indicazioni di competenza il Ministro interrogato ritenga di dare sulla coerenza o meno, rispetto al contenuto della «riforma Gelmini» in vigore, dell'attivazione di indirizzi diversi da quelli previsti per i singoli percorsi di studio; se il caso esposto in premessa, portato all'attenzione del Ministro interrogato come esempio significativo, possa indurre il Governo ad assumere iniziative per una corretta interpretazione delle modalità di concreta attuazione, da parte delle istituzioni scolastiche e degli enti locali, delle norme in vigore sull'ordinamento delle scuole superiori. (4-00003)

 
Cronologia
mercoledì 13 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio è eletto nuovo Pontefice. Assume il nome di Francesco.



venerdì 15 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    In Parlamento si svolge la seduta inaugurale della XVII legislatura.

    La deputata Laura Boldrini (SEL) è eletta Presidente della Camera al quarto scrutinio (seduta continuata il 16 marzo).



sabato 16 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il senatore Pietro Grasso (PD) è eletto Presidente del Senato al quarto scrutinio.