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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00035 presentata da PILI MAURO (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 15/03/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00035 presentato da PILI Mauro testo di Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1 PILI . — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: la legge n.230 del 1999 trasferisce alle regioni l'organizzazione ed alle Asl la gestione dei servizi sanitari negli istituti penitenziari; al fine di dare concreta attuazione alle disposizioni della predetta legge, l'articolo 2, comma 283, della legge del 24 dicembre 2007, n.244, ha previsto l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per definire «il trasferimento al Servizio sanitario nazionale di tutte le funzioni sanitarie svolte dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal Dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia», nonché «le modalità e procedure (...) per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale dei rapporti di lavoro in essere, anche sulla base della legislazione speciale vigente, relativi all'esercizio di funzioni sanitarie nell'ambito del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e del Dipartimento della giustizia minorile»; il comma 284 dell'articolo 2 citato ha poi previsto nelle more del trasferimento, la proroga dei rapporti di incarico, di collaborazione o convenzionali del personale sanitario addetto agli istituti di prevenzione e pena, non appartenente ai ruoli organici dell'amministrazione penitenziaria, in corso alla data del 28 settembre 2007; in attuazione dell'articolo 2 citato è stato emanato il Presidente del Consiglio dei ministri del 1 o aprile 2008, il cui stabilisce che «a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto (cioè dal 14 giugno 2008), vengono trasferite al servizio sanitario nazionale tutte le funzioni sanitarie svolte dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia»; il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 o aprile 2008 ha, dunque, sancito il passaggio funzioni di assistenza sanitaria nelle carceri dal Ministero della giustizia al Servizio sanitario nazionale, prevedendo la costruzione di nuovi «modelli organizzativi» in grado, da un lato, di rispondere alle peculiarità del carcere e che possono integrarsi nei piani socio-sanitari regionali, dall'altro, le predette norme seguono gli indirizzi generali di intervento che devono essere ulteriormente declinate alla luce delle specificità territoriali e della variegata popolazione composta dalle persone detenute o limitate della libertà dalla loro crescente domanda di salute e dagli istituti sempre più sovraffollati; in questo quadro normativo si innesta il decreto legislativo n.140 del 2011, il quale prevede il trasferimento delle funzioni sanitarie svolte nell'ambito territoriale regionale dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal dipartimento per la giustizia minorile del Ministero della giustizia al servizio sanitario della regione (articolo 2 del decreto legislativo n.140 del 2011); l'articolo 3 prevede che la regione autonoma della Sardegna, nell'ambito della propria autonomia statutaria, disciplini con i propri provvedimenti l'esercizio delle funzioni trasferite e le relative modalità organizzative, gli obiettivi e gli interventi del servizio sanitario nazionale da attuare a tutela delle salute delle persone detenute; la regione Sardegna non ha dato seguito e attuazione al quadro normativo nazionale precedentemente evidenziato ed in conseguenza ciascuna azienda USL della Sardegna, in merito ai rapporti di lavoro del personale sanitario, delibera, secondo le organizzazioni di categoria e i ricorsi presentati dagli operatori, sulla materia in modo assolutamente autonomo e contraddittorio in danno alla salute delle persone detenute e in danno alla professionalità, all'immagine e, in definitiva, ai diritti della persona scaturenti dal citato rapporto di lavoro; il personale sanitario rischia di essere sostituito con evidenti conseguenze sul piano della competenza alle patologie medico-sanitarie dei detenuti; è appena il caso di ricordare la raccomandazione R(2006)2 del Consiglio d'Europa sulle regole penitenziarie europee: ogni istituto deve avere del personale adeguatamente formato per il servizio sanitario; la conseguente mancata adozione di qualsiasi provvedimento tendente a disciplinare l'esercizio delle funzioni trasferite e le relative modalità organizzative in grado, da un lato, di rispondere alle peculiarità del carcere e di integrarsi nel piano socio-sanitario regionale, dall'altro in grado di individuare gli obiettivi e gli interventi del servizio sanitario nazionale da attuare a tutela della salute delle persone detenute, comporta alcune conseguenze: la prima riguarda la circostanza che tale inerzia dell'amministrazione regionale possa provocare un'improvvisa interruzione dell'erogazione del servizio sanitario all'interno degli istituti penitenziari con grave pregiudizio delle persone detenute; la seconda riguarda i rapporti di lavoro del personale sanitario non di ruolo. In merito l'articolo 3, comma 4, del decreto stabilisce che: «I rapporti di lavoro del personale sanitario instaurati ai sensi della legge 9 ottobre 1970, n.740, in essere alla data del 15 marzo 2008 sono trasferiti, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dal dipartimento della giustizia minorile del Ministero della giustizia alle Aziende sanitarie locali del Servizio sanitario nazionale nei cui territori sono ubicati gli istituti e servizi penitenziari e i servizi minorili di riferimento»; sono indiscusse la competenza dei medici e degli infermieri attualmente in servizio e la loro specifica e riconosciuta preparazione, anche in virtù dei rapporti di lavoro, in alcuni casi, ultraventennali–: se il Governo, nell'ambito della propria competenza specifica in materia di indirizzo e controllo sulla materia carceraria più in generale, non ritenga necessario promuovere con urgenza una verifica della situazione in atto nelle carceri sarde relativamente alla questione sanitaria; se il Governo non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza per la definizione immediata della questione relativa al passaggio delle competenze dal Ministero della giustizia al servizio sanitario della regione, che prevede, appunto, l'utilizzo del personale medico e paramedico già formatosi nel tempo nella gestione delle complesse patologie medico-sanitarie che si rilevano in carcere. (4-00035)

 
Cronologia
mercoledì 13 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio è eletto nuovo Pontefice. Assume il nome di Francesco.



venerdì 15 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    In Parlamento si svolge la seduta inaugurale della XVII legislatura.

    La deputata Laura Boldrini (SEL) è eletta Presidente della Camera al quarto scrutinio (seduta continuata il 16 marzo).



sabato 16 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il senatore Pietro Grasso (PD) è eletto Presidente del Senato al quarto scrutinio.