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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00009 presentata da MORASSUT ROBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 27/03/2013

Atto Camera Mozione 1-00009 presentato da MORASSUT Roberto testo di Mercoledì 27 marzo 2013, seduta n. 5 La Camera, premesso che: l'efficacia del sistema catastale nel rappresentare fedelmente i caratteri e la consistenza del patrimonio immobiliare nazionale, fondiario ed edilizio, con la relativa titolarità ed i valori reddituali cui deve fare riferimento l'imposizione tributaria, è stata messa progressivamente in crisi nel corso degli anni dal 1939 in poi; a tale negativo esito hanno contribuito vari fattori legati sia allo sviluppo economico e sociale del Paese che non sempre è stato accompagnato da una rigorosa attenzione degli organi preposti all'aggiornamento del catasto urbano ed edilizio sia alle conseguenze che tale sviluppo ha prodotto nelle città e nelle campagne sui valori di rendita fondiaria e urbana; anche in conseguenza di tale inefficacia dell'azione pubblica non sempre i possessori di rendita hanno regolarmente assicurato l'aggiornamento, previsto dalla legge, del censimento originario sia in sede di nuova edificazione (accatastamento), sia in sede di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente (variazione), accentuando così una divaricazione tra consistenza fisica del patrimonio e la sua rappresentazione in catasto; solo parzialmente ha potuto porre rimedio a tutto ciò l'iniziativa degli uffici catastali attraverso la ricognizione periodica delle trasformazioni urbanistico-edilizie sia a causa di inadeguati strumenti normativi, sia per l'utilizzo sempre più grande delle risorse disponibili per attività contingenti e cicliche legate all'afflusso devastante degli aggiornamenti legati ai condoni edilizi; le rilevanti modificazioni del mercato immobiliare e dei valori degli immobili si sono determinate – in termini assoluti e differenziali attraverso le diverse aree geografiche – senza che si sia verificato di fatto alcun aggiornamento fino agli anni novanta e da ultimo in occasione della manovra economica e finanziaria del dicembre 2011; le modalità tecnico-estimative sono ancora sostanzialmente ferme all'epoca della legge istitutiva del catasto nazionale nel 1939 ed escludono quindi dalla valutazione complessiva del valore degli immobili la relazione con il contesto urbano, le dotazioni di servizi territoriali, l'inserimento urbanistico; da lungo tempo si invoca una riforma del catasto che punti ad una maggiore efficacia e giustizia tributaria del sistema di valutazione e di imposizione legato al possesso degli immobili; ancora oggi da tutte le indagini specializzate disponibili emergono sperequazioni eclatanti tra zone di grande pregio edilizio e urbanistico e zone di più basso valore, tra centro e periferia delle grandi città che accrescono il giudizio negativo dei cittadini sull'efficacia e l'equità del sistema fiscale italiano; già da alcuni anni alcune categorie ultrapopolari – come le A/5 – sono state abolite da specifiche disposizioni ministeriali ma continuano ad essere alla base dei calcoli di rendita di immobili pregiatissimi e di inestimabile valore soprattutto nei centri storici delle città italiane; tale stato di fatto non appare più sostenibile in linea generale e ancor di meno in un momento di grave difficoltà economica e finanziaria che vede il Paese impegnato in un grande sforzo collettivo per superare tale difficoltà che deve necessariamente coniugarsi a criteri di maggiore equità e giustizia sociale; la riforma del catasto, nella direzione di un complessivo aggiornamento delle categorie di valutazione dei criteri estimativi, delle tecnologie di rilevazione territoriale, di un pieno decentramento delle attività costituisce uno dei temi irrisolti benché ripetutamente dibattuti e rinviati da almeno quindici anni da vari Governi e da varie legislature, impegna il Governo: a promuovere in tempi brevi e comunque non oltre il 30 giugno 2013 una radicale riforma del sistema catastale non limitata ad una revisione dell'attuale sistema basata sulla rivisitazione dei criteri di classamento; ad assicurare, attraverso tale riforma, i requisiti minimi di «oggettività delle stime» in funzione delle caratteristiche maggiormente incidenti sull'apprezzamento delle stesse da parte del mercato e sulla base di criteri e modelli tecnologici trasparenti e garanti dell'uniformità applicativa a livello nazionale; a perseguire per questa via una azione di riequilibrio del carico fiscale tra i contribuenti e una giusta valutazione dei patrimoni ai fini della più equa partecipazione allo sforzo nazionale di risanamento economico e finanziario del Paese; a fornire ogni elemento utile in merito ai tempi e ai contenuti della riforma. (1-00009) « Morassut , Causi , Meta , Gasbarra , Carella , Argentin , Villecco Calipari , Martella , Coscia , Tidei ».

 
Cronologia
martedì 26 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro degli esteri Giulio Terzi si dimette in seguito alla decisione del Governo di far rientrare in India i militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ritenuti responsabili della morte di due pescatori indiani avvenuta nel corso di un'operazione antipirateria. Il Presidente del Consiglio Mario Monti assume ad interim l'incarico.



martedì 9 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.