Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00240 presentata da COLLETTI ANDREA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 16/04/2013
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00240 presentato da COLLETTI Andrea testo di Martedì 16 aprile 2013, seduta n. 9 COLLETTI , DEL GROSSO e VACCA . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che: il 25 novembre 2011 ha chiuso lo stabilimento calzaturiero Golden Lady di Gissi (Chieti) licenziando 382 lavoratori (in maggioranza donne) perché l'impresa ha deciso di delocalizzare la produzione in Serbia come già fatto per la Omsa di Faenza. A detta del fondatore del gruppo, Nerino Grassi, la delocalizzazione è stata una scelta inevitabile, obbligata dal mercato, anche se l'azienda ha registrato negli ultimi anni una media di «fatturato stabile di circa 620 milioni di euro» (sono parole dello stesso Grassi); a luglio 2012, dopo mesi di protesta, la vertenza Golden Lady sembra sbloccarsi grazie alla vendita dello stabilimento e al collocamento di tutte le ex lavoratrici in due nuove aziende del settore: la Silda Invest, che si impegna ad assumere 214 lavoratrici a tempo indeterminato, e la fabbrica tessile New Trade, destinata ad assorbire 115 operai (40 dei quali poi andati in mobilità); alla fine di ottobre 2012, però, la New Trade ha dapprima licenziato con effetto immediato 20 lavoratrici «a causa del mancato superamento del periodo di prova», nonostante fossero trascorsi solo 10 giorni dall'assunzione e non 30 come previsto dal contratto; il 18 dicembre 2012, poi, lo stabilimento ha comunicato la definitiva sospensione delle attività. I dipendenti sono rimasti 12, tutti gli altri sono stati licenziati, chi dopo un mese, chi al rientro dalla festività natalizie; anche alla Silda Invest la situazione non è rosea. Vengono attualmente occupati circa 80 operai su 250 dal momento che l'azienda non riesce a sostenerne i costi, aggravati dalla decisione del ministro Fornero di non prorogare la Cassa integrazione per ristrutturazione e di non rinnovare gli incentivi legati alla «formazione on the job »; la Legge di stabilità 2013 (legge 24 dicembre 2012 n.228) sta dunque seriamente compromettendo il progetto di riconversione della Golden Lady di Gissi e le sorti dei suoi ex dipendenti a cui oggi non resta che scendere in strada per non cadere nel dimenticatoio; anche i Sindacati (Cgil, Cisl, Uil), forse tardivamente, si sono mobilitati, convocando un tavolo con le istituzioni e i sindaci del circondario che però da due mesi non hanno ancora dato risposta–: se il Governo intenda assumere un'iniziativa normativa idonea ad emendare la legge di stabilità 2013 (legge 24 dicembre 2012 n.228) nella direzione di una proroga della cassa integrazione per ristrutturazione, della concessione degli incentivi legati alla «formazione on the job » o di altri benefici a sostegno delle aziende impegnate nella ricollocazione del personale; se sia nelle intenzioni del Governo istituire un tavolo di concertazione con le parti sociali, i lavoratori ex dipendenti della Golden Lady di Gissi e, soprattutto, le proprietà delle due società per addivenire ad una quanto mai urgente risoluzione della vicenda che vede centinaia di famiglie versare in condizioni economiche disperate. (4-00240)