Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00221 presentata da VALLASCAS ANDREA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 16/04/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00221 presentato da VALLASCAS Andrea testo di Martedì 16 aprile 2013, seduta n. 9 VALLASCAS , CORDA , NICOLA BIANCHI , PINNA , LOMBARDI , BUSTO , TERZONI , SEGONI , TOFALO , D'AMBROSIO , RIZZO , MASSIMILIANO BERNINI , MUCCI , DI BATTISTA , BONAFEDE , ZOLEZZI , PRODANI , PETRAROLI , CURRÒ , MARZANA , FICO , CRISTIAN IANNUZZI , DIENI , TONINELLI , DE LORENZIS , DE ROSA e ARTINI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che: il parco geominerario storico ambientale della Sardegna, riconosciuto dall'UNESCO sin dal 1998 quale esempio emblematico della rete europea e mondiale dei GEOPARKS, è stato istituito con decreto del Ministero dell'ambiente del 16 ottobre 2001 in attuazione delle disposizioni contenute nell'articolo 114, comma 10, della legge 23 dicembre 200, n.388; si è pervenuti all'istituzione del citato parco a seguito di una forte volontà popolare che a partire dalla rivendicazione delle associazioni culturali ed ambientali ha visto mobilitate unitariamente le istituzioni locali al fine di ottenere uno strumento capace di contribuire alla rinascita economica e sociale delle aree minerarie dismesse della Sardegna attraverso la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, paesaggistico-ambientale e socio-antropologico connesso alla millenaria epopea mineraria della Sardegna; per quasi sei anni dalla sua istituzione è stato mantenuto nel più totale immobilismo a causa di numerosi vincoli di carattere burocratico, organizzativo e gestionale presenti nel decreto istitutivo e nello statuto del consorzio del parco che ne hanno impedito il regolare funzionamento e l'avvio dell'attività operativa; nel febbraio del 2007 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la regione Sardegna ha proceduto a commissariare il consorzio del parco al fine di poter provvedere con «tempestività» al suo riordino con la rimozione dei vincoli che ne avevano impedito il regolare funzionamento; fin dal mese di luglio del 2007, dopo avere ottenuto l'approvazione unanime della comunità del parco, il commissario del consorzio del parco ha trasmesso al presidente della regione Sardegna e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare una proposta di riordino dello stesso consorzio da attuarsi attraverso la modifica del decreto istitutivo e dello statuto, previa intesa da stipulare tra lo stesso presidente della regione Sardegna e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; a causa della mancata attuazione della proposta di riordino il consorzio del parco versa in una mortificante e dannosa situazione di stallo che ha indotto l'UNESCO, oltre un anno fa, ad emettere un pesante ammonimento nei confronti dello stesso consorzio del parco quale preavviso di esclusione dalla rete europea e mondiale GEOPARKS; dopo aver appreso dell'ammonimento dell'UNESCO, la consulta delle associazioni del parco geominerario, alla quale aderiscono 60 associazioni culturali e ambientaliste, ha dato vita per 400 giorni a un presidio permanente davanti alla sede della presidenza della regione Sardegna, per denunciare questa incredibile situazione e per sollecitare l'attuazione della richiamata proposta di riforma come presupposto per il rilancio del parco geominerario ponendo fine al regime commissariale con la nomina dei nuovi organi collegiali di gestione previsti nella stessa proposta di riforma; la regione Sardegna, sulla spinta della protesta delle associazioni e delle pressanti sollecitazioni della comunità del parco ha inviato nel mese di aprile 2012 al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un aggiornamento dell'originaria proposta di riforma come risultanza di una strategia unitaria concordata con tutte le istituzioni e le parti sociali interessate (province, comuni, università, organizzazioni Sindacali e associazioni); la richiamata proposta di riforma è ancora bloccata, a quanto consta agli interroganti, la causa delle pretese del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e degli altri Ministeri interessati di mantenere ciascuno la propria rappresentanza (4 consiglieri) nel consiglio direttivo del consorzio del parco nonostante la drastica riduzione del numero dei consiglieri prevista dalla proposta di riforma del consorzio di gestione del parco le cui quote consortili di maggioranza siano detenute dai comuni e nonostante lo stesso consorzio goda di autonomia organizzativa e gestionale; nonostante le reiterate posizioni favorevoli espresse dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per fare del parco geominerario della Sardegna «uno strumento di eccellenza a livello nazionale e europeo», lo stesso Governo si è assunto la gravissima responsabilità di tenere bloccata la proposta di riforma del consorzio del parco per quelle che agli interroganti appaiono deleterie ragioni di esercizio del potere che contrastano con le esigenze di semplificazione della pubblica amministrazione e di contenimento della spesa pubblica; le istituzioni competenti non sono state ancora capaci di rendere operativo lo strumento che il Parlamento, il Governo e la regione Sardegna, hanno voluto istituire e finanziare 11 anni fa, nel rispetto degli impegni assunti con l'Unesco, per promuovere lo sviluppo e la rinascita culturale, sociale ed economica delle aree minerarie dismesse della Sardegna, come sta avvenendo con eccellenti risultati nei vecchi bacini minerari europei con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro; tale grave e inaccettabile inadempienza è da considerare, ad avviso degli interroganti, politicamente irresponsabile e moralmente riprovevole alla luce della drammatica situazione di tensione sociale che stanno attraversando proprio in questi momenti gli stessi territori a causa degli effetti devastanti della crisi del settore industriale–: nell'ambito delle rispettive competenze, se siano a conoscenza di quanto evidenziato in premessa, se risulti corrispondente al vero e con quali atti e quali finalità siano intervenuti o intendano intervenire; quali siano le ragioni per le quali, dopo quasi 6 anni dall'approvazione da parte della comunità del parco, e dopo oltre 18 mesi dall'inizio della protesta della consulta delle associazioni, il Governo non abbia ancora provveduto a dare attuazione alla proposta di riforma e al rilancio del consorzio del parco geominerario storico ambientale della Sardegna nel rispetto della volontà espressa dalle istituzioni locali, dalle parti sociali e dalle popolazioni interessate. (4-00221)

 
Cronologia
martedì 9 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    In Siria viene rapito Domenico Quirico, giornalista del quotidiano La Stampa. Sarà liberato l'8 settembre.



giovedì 18 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Si riunisce il Parlamento in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica.