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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00333 presentata da PINNA PAOLA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 30/04/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00333 presentato da PINNA Paola testo di Martedì 30 aprile 2013, seduta n. 11 PINNA , CORDA , VALLASCAS e NICOLA BIANCHI . — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: negli ultimi anni l'amministrazione regionale della Sardegna ha provato a risolvere la situazione della stabilizzazione dei lavoratori amministrativi precari mediante leggi, deliberazioni e determinazioni. Nonostante nel farlo la regione sia andata incontro a sentenze di incostituzionalità, si rileva il reiterato tentativo di aggirare il dettato costituzionale mediante la riproposizione di disposizioni non allineate ai principi della Carta e specificamente al principio della parità di accesso mediante pubblico concorso per gli impieghi nella pubblica amministrazione, che dovrebbe assicurare i più elevati standard di rispetto dei diritti dei lavoratori. La linea di condotta assunta dalla regione è in forte contrapposizione rispetto al quadro normativo nazionale; la legge regionale n.3 del 7 agosto 2009, recante «Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale», è stata impugnata di fronte alla Corte costituzionale che, con la sentenza n.235 del 2010, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dei commi 2, 3 e 12 dell'articolo 3. Infatti, i commi 2 e 3 si pongono in aperto contrasto con l'articolo 97 della Costituzione, che impone il concorso quale modalità di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni e consente deroghe a tale principio solo qualora ricorrano esigenze particolari e sia adeguatamente garantita la professionalità dei prescelti; anche il comma 12 viola il principio del pubblico concorso, di cui agli articoli 51 e 97 della Costituzione, non offrendo adeguata garanzia né della sussistenza della professionalità, né del carattere necessariamente aperto delle procedure selettive; successivamente, il 19 gennaio 2011, è stata approvata la legge regionale n.1, «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione», la quale all'articolo 7 prevede integrazioni alla suddetta legge regionale n.3 del 2009 e misure volte al superamento del precariato. Tuttavia, a seguito del ricorso n.28 del 2011 promosso dal Presidente del Consiglio, i commi 1, 2 e 3 del citato articolo 7 sono stati dichiarati incostituzionali con sentenza n.30 del 2012. Il comma 1 confligge con l'articolo 17, comma 10, del decreto-legge n.78 del 2009, espressivo di un principio di coordinamento della finanza pubblica volto al contenimento della spesa, e viola l'articolo 97 della Costituzione, poiché prefigura lo svolgimento non di un concorso aperto a tutti ma esclusivamente di una specifica selezione concorsuale riservata ai lavoratori precari in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale stessa. In ugual modo, i commi 2 e 3 dell'articolo 7 si pongono in aperto contrasto con l'articolo 97 della Costituzione; il 30 giugno 2011, la regione ha approvato la legge n.12 il cui articolo 20 è rubricato «Interpretazione autentica, modifiche e integrazioni dell'articolo 3 della legge regionale n.3 del 2009 così come modificato dall'articolo 7, comma 1, della legge regionale n.1 del 2011». Tuttavia, come dichiarato dalla Corte costituzionale nella sentenza n.99 del 2012, tale disposizione è priva di effetti a causa dell'intervenuta sentenza della Corte costituzionale, n.30 del 2012, che come precedentemente descritto ha rilevato l'incostituzionalità dello stesso articolo 7, comma 1; va segnalato che l'assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica il 10 agosto 2011 aveva pubblicato la circolare prot. n.29804, avente ad oggetto «Disposizioni per il superamento del precariato negli enti locali. Articolo 3 della legge regionale 7 agosto 2009 n.3 così come modificato dall'articolo 7, comma 1, della legge regionale 19 gennaio 2011, n.1 (Legge finanziaria 2011) e dall'articolo 20, commi 1 e 2, della legge regionale 30 giugno 2011, n.12», nonostante vi fosse il giudizio pendente della Consulta sull'articolo 7, pertanto suscettibile di essere dichiarato incostituzionale, come poi è avvenuto; il 4 agosto 2011 è stata approvata la legge regionale n.16, «Norme in materia di organizzazione e personale». In relazione ad essa, la Corte costituzionale con sentenza n.212 del 2012 ha dichiarato l'incostituzionalità dei commi 2 e 8 dell'articolo 6, «Disposizioni sul superamento del precariato», e dell'articolo 10, «Piano sul precariato nelle aziende ASL». Il comma 2 dell'articolo 6 detta la disciplina di attuazione della misura di stabilizzazione prevista a favore di determinate categorie di personale precario dall'articolo 7, comma 2, della legge regionale n.1 del 2011, dichiarato incostituzionale per violazione dell'articolo 97, ne consegue l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 2. Mentre il comma 8 dell'articolo 6 è dichiarato incostituzionale per violazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione. L'articolo 10 è costituzionalmente illegittimo in quanto a sua volta in contrasto con gli articoli 97 e 117, terzo comma, della Costituzione; come brevemente esposto, dal 2009 si sono susseguite leggi impugnate di fronte alla Corte costituzionale, che ne ha dichiarato l'illegittimità di determinate disposizioni. Malgrado ciò, a seguito della deliberazione dell'11 dicembre 2012 n.48/23, il 21 dicembre 2012 la regione Sardegna ha pubblicato l'avviso n.P. 29518 avente ad oggetto un piano per il superamento del precariato e la riapertura della procedura di stabilizzazione a domanda, basato su diverse disposizioni normative fra cui anche la legge regionale n.13 «Rimodulazione del quadro degli interventi regionali a sostegno delle politiche del lavoro e disposizioni in materia di contratti a termine», del 26 giugno 2012, e la legge regionale n.17 «Finanziamento agli enti locali per il funzionamento dei Centri servizi per il lavoro (CSL), dei Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e delle Agenzie di sviluppo locale e disposizioni varie», del 13 settembre 2012, di cui sono oggetto di impugnativa di fronte alla Consulta rispettivamente: l'articolo 2, comma 1, e l'articolo 2, commi 2 e 3. Nell'eventualità in cui tali disposizioni fossero dichiarate incostituzionali ci si troverebbe nuovamente nella situazione di partenza; inoltre, va sottolineato che la regione Sardegna, con decreto n.P 11409/22 del 19 aprile 2010 dell'Assessorato degli affari generali, personale e riforma, ha indetto un «Concorso pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato presso l'amministrazione regionale di n.42 funzionari amministrativi della categoria D – livello retributivo D1 – Area gestione amministrativo-finanziaria», il cui bando è stato pubblicato on-line il giorno 26 dello stesso mese. Le prove preselettive del suddetto concorso sono state rinviate ben nove volte, lasciando nel limbo gli aspiranti partecipanti, che hanno sostenuto e continuano a sostenere costi sia in termini di tempo impiegato per la preparazione sia in termini di costi per il materiale di studio; ad aggravare la situazione è l'ultimo rinvio, comunicato il 14 gennaio 2013, con cui si avvisa che i 42 posti previsti saranno rivisti in diminuzione in misura corrispondente a quella delle unità di riferimento da stabilizzare, poiché, come espresso nell'avviso prot. n.P. 797 del 2013, «gli inquadramenti “a domanda” – da disporsi nell'ambito dei posti disponibili per il reclutamento – devono precedere le assunzioni per concorso»; come emerge non si è ancora giunti a una soluzione. Per converso, oltre ad aver favorito la perdita di credibilità dell'amministrazione e di qualità della stessa legislazione, in violazione del principio della certezza del diritto, sono state costruite e si continuano a costruire false speranze per i molti lavoratori precari e i tanti cittadini in cerca di occupazione. Questa critica condizione appare ancor più grave alla luce dei dati relativi al mercato del lavoro sardo: nell'ultimo quadrimestre del 2012 il tasso dei disoccupati ha raggiunto il 16,4 per cento; occorre pertanto un'assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni al fine di dare certezze al personale precario, nel rispetto dalla Costituzione, e offrire l'opportunità a quanti lo attendono di accedere a un concorso pubblico mediante procedure trasparenti e aperte per l'accesso all'impiego nelle amministrazioni pubbliche della Sardegna–: quali eventuali iniziative di competenza il Ministro ritenga opportuno assumere in relazione a quanto indicato in premessa alla luce del dettato costituzionale e della legislazione vigente, nello specifico della legge n.228 del 24 dicembre 2012, «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato», che all'articolo 1, comma 401, limita il ricorso all'istituto della stabilizzazione dei lavoratori precari all'interno della pubblica amministrazione, mediante la modifica dell'articolo 35 del decreto legislativo n.165 del 30 marzo 2001, «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche». (4-00333)

 
Cronologia
lunedì 29 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Il Presidente del Consiglio Letta si presenta alla Camera per illustrare il programma del Governo. La seduta viene sospesa per consentirgli di recarsi, secondo la prassi, al Senato per depositare il testo delle dichiarazioni programmatiche.

    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00028), presentata dai deputati Speranza (PD), Brunetta (PdL), Dellai (SCpI), Pisicchio (Misto), Formisano (Misto), Merlo (Misto), Alfreider (Misto) e Di Lello (Misto), è approvata con 453 voti favorevoli, 153 contrari e 17 astenuti.



martedì 30 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia (1-00030), presentata dai senatori Zanda (PD), Schifani (PdL), Susta (SCpI), Ferrara Mario (GAL) e Zeller (Aut-PSI), è approvata con 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astenuti.



giovedì 2 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    Nomina e giuramento dei Viceministri e dei Sottosegretari di Stato.