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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00027 presentata da BENAMATI GIANLUCA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 30/05/2013

Atto Camera Risoluzione in commissione 7-00027 presentato da BENAMATI Gianluca testo di Giovedì 30 maggio 2013, seduta n. 26 Le Commissioni VI e X, premesso che: per tornare a crescere, è necessario attuare una serie di riforme tale da innalzare il potenziale di sviluppo dell'economia italiana, attraverso specifiche politiche rivolte alle micro, piccole e medie imprese, all'interno di una più generale strategia di sviluppo del Paese; i dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese fotografano la situazione più difficile dal 2004: nei primi tre mesi del 2013 hanno chiuso l'attività 31 mila aziende; questi numeri impongono all'attenzione di tutti l'urgenza di interventi concreti per la crescita e l'occupazione; è innegabile che la difficoltà di accesso al credito sia esponenzialmente cresciuta con la crisi economica e che la gravità della recessione è da attribuire in parte anche al «razionamento del credito»; il credito alle imprese è un'emergenza europea che assume toni preoccupanti in Italia e Spagna e le molteplici iniziative discusse in sedi internazionali dimostrano che i problemi originati dalla crisi bancaria sono inderogabili; da ultimo l'Unione europea ha lanciato, sul libro verde, una consultazione pubblica sul tema del finanziamento a lungo termine dell'economia comunitaria; anche il documento conclusivo dei saggi nominati dal Presidente della Repubblica suggerisce il rafforzamento di due strumenti già esistenti: il Fondo centrale di garanzia per il credito bancario alle piccole e medie imprese e i fondi di private equity istituiti presso la Cassa depositi e prestiti; secondo l'Associazione bancaria italiana (ABI) i finanziamenti bancari a famiglie e imprese a marzo sono scesi del 2,3 per cento, in calo per l'undicesimo mese consecutivo; la rischiosità dei prestiti sempre secondo l'Abi, rimane elevata, con sofferenze nette salite, a febbraio, a 61,7 miliardi di euro, mentre quelle lorde sono 127,7 miliardi di euro; i tassi di interesse medi applicati ai prestiti sono stabili, al 3,74 per cento, mentre il tasso medio della raccolta bancaria è fermo al 2,03 per cento, con un margine quindi di 171 punti base; il tasso medio a carico delle aziende è del 6,24 per cento circa, il 60 per cento in più rispetto a quanto pagano oggi le imprese tedesche che sono al 4,04 per cento, il livello più basso dal 2003; il sistema bancario è determinante per rendere la crisi meno profonda e duratura; i punti più critici sono innanzitutto il costo di tale credito e la quantità di credito che attualmente viene allocata sull'economia reale, soprattutto sulle medie e piccole imprese; negli ultimi due anni la Banca centrale europea ha effettuato, ingenti prestiti alle banche dell'area euro, di durata triennale a tassi di interesse agevolati dell'1 per cento; l'obiettivo dell'operazione di prestito dichiarato dalla stessa Banca centrale europea era quello di limitare la restrizione del credito e attenuare l'impatto della crisi del debito sull'economia reale, facendo affluire i crediti alle famiglie e alle imprese, con particolare riguardo a quelle piccole e medie, tuttavia l'immissione di tale massa di liquidità nel sistema bancario italiano non sembra aver pienamente dispiegato i suoi effetti sul sistema produttivo; lo stesso presidente della Banca centrale europea, in un intervento che ha anticipato il successivo taglio del tasso ufficiale, ha sottolineato la gravità delle conseguenze dei mancati prestiti a tassi ragionevoli da parte delle banche in alcuni paesi dell'Eurozona e ha definito «sconcertante» che le piccole e medie imprese debbano soffrire molto più delle grandi aziende, nonostante poi garantiscano i tre quarti dell'occupazione; l'ultimo aggiornamento sui mutui rivela un drammatico calo nei primi nove mesi del 2012 per le erogazioni di mutui, scesi del 40 per cento; al contrario, si è registrato un boom di acquisti all'ultima asta di buoni del tesoro poliennali rivolti alla clientela retail che hanno raccolto quasi 9 miliardi di euro con un rendimento annualizzato stimato nel 4,78 per cento; questo effetto potrebbe essere determinato da un utilizzo improprio, anche da parte degli istituti di credito in Italia, della liquidità immessa dalla Banca centrale; secondo il bollettino mensile della Banca centrale europea di maggio, che riporta i risultati dell'indagine sull'accesso al credito delle piccole e medie imprese nell'area dell'euro per il periodo da ottobre 2012 a marzo 2013, sussistono ostacoli significativi di finanziamento per le piccole e medie imprese, seppur inferiori rispetto alla precedente indagine; il Paese al monitoraggio effettuato dal Sole-24 Ore nel primo trimestre 2013, che riporta quotidianamente i dati rilevati da Cerverd Group, in Italia fallimenti delle imprese hanno toccato un nuovo record a 3.500 procedure avviate, più 126 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Complessivamente le chiusure aziendali hanno accelerato di molto la loro corsa: nei primi tre mesi si contano circa 23 mila imprese che hanno avviato una procedura di insolvenza o una liquidazione volontaria, in aumento del 7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012; è sicuramente indispensabile garantire dà subito una maggiore trasparenza nei rapporti fra gli istituti di credito e le micro, piccole e medie imprese, assicurando così condizioni di accesso al credito informato, corretto e non vessatorio al fine di rilanciare la competitività e la produttività delle micro, piccole e medie imprese e di favorirne l'innovazione, l'internazionalizzazione e la capitalizzazione; sarebbe inoltre auspicabile intervenire anche nel rafforzamento della patrimonializzazione delle piccole e medie imprese modificandone così la struttura finanziaria, nonché sul, versante della struttura dimensionale delle imprese stesse, favorendone processi di aggregazione; in questa ottica possono essere considerate con favore le misure inserite nel decreto-legge «salva Italia» (decreto-legge n.201 del 2011) in tema di aiuto la crescita economica e nei decreti-legge «sviluppo» (decreto-legge n.83 del 2012) e «sviluppo- bis » (decreto-legge n.179 del 2012) volte a consentire anche alle società non quotate di accedere alla raccolta del capitale di debito; sarebbe altresì di grande rilievo attuare con rapidità le misure previste in maniera di semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese, come previsto dai decreti-legge n.1 del 2012 e n.5 del 2012, consentendo loro ingenti risparmi in termini di costi finanziari e amministrativi, impegnano il Governo: ad individuare e porre in essere tutte le necessarie iniziative di competenza atte a favorire l'erogazione atte a favorire l'erogazione di prestiti al sistema produttivo e commerciale, anche facendo in modo che la liquidità che gli istituti bancari ottengono dalla Banca centrale europea sia collegata ad un effettivo sostegno dell'economia reale, in particolare alle piccole e medie imprese; a prevedere specifiche politiche volte a favorire il rafforzamento della struttura dimensionale delle imprese incentivandone l'aggregazione e, di conseguenza, le capacità di accesso ai mercati finanziari, di affermazione nei mercati internazionali, di investimento, di strategie di innovazione, ricerca e sviluppo. (7-00027) « Benamati , Causi , Basso , Bini , Cani , Civati , Del Basso De Caro , Donati , Folino , Galperti , Ginefra , Impegno , Mariano , Martella , Montroni , Nardella , Peluffo , Petitti , Portas , Senaldi , Taranto , Bargero , De Menech , Petrini , Ginato ».

 
Cronologia
martedì 28 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011 (C. 118), che sarà licenziata dal Senato il 19 giugno (legge 27 giugno 2013, n. 77).



mercoledì 5 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (C. 676-B), che era stato licenziato dal Senato con modificazioni il 4 giugno (legge 6 giugno 2013, n. 64).