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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00707 presentata da PAOLUCCI MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 04/06/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00707 presentato da PAOLUCCI Massimo testo di Martedì 4 giugno 2013, seduta n. 28 PAOLUCCI , EPIFANI , AMENDOLA , BONAVITACOLA , BOSSA , DEL BASSO DE CARO , IMPEGNO , MANFREDI , PALMA , GIORGIO PICCOLO , SALVATORE PICCOLO , ROSTAN , TARTAGLIONE e VALERIA VALENTE . — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che: il porto di Napoli ha movimentato nel 2012 circa 7.500.000 passeggeri, di cui circa 6.200.000 con traghetti e circa 1.200.000 con le crociere; nello stesso porto sono stati movimenti nel 2012 circa 547.000 container; questo dato risulta in crescita, nonostante l'attuale situazione di crisi economica, rispetto al 2011 di circa il 4 per cento; questo incremento consolida un trend di crescita che si registra ormai da circa un decennio, basti pensare che nel 2004 il porto movimentava circa 350.000 container con un incremento del 40 per cento; il porto di Napoli è il sesto in Italia per movimentazione merci dopo i porti di Gioia Tauro, Genova, La Spezia, Taranto e Livorno; dopo il porto di Genova e Gioia Tauro, il porto di Napoli rappresenta il principale nodo di scambio container da e per la Cina; per la rilevanza economica delle attività dirette del porto di Napoli e dell'indotto commerciale e turistico, questo rappresenta sicuramente la principale funzione produttiva della città di Napoli e tra le principali dell'intera regione Campania; il porto di Napoli rappresenta il cardine del sistema logistico campano; la regione Campania, in ragione della rilevanza delle attività del porto di Napoli, e della funzione di cardine del sistema logistico della Campania ha inserito il «Grande progetto porto di Napoli» tra i 19 grandi progetti della programmazione dei fondi europei; detta programmazione definisce complessivamente l'allocazione di 2.800 milioni di euro di finanziamenti comunitari a valere sul POR (Programma operativo regionale); «Grande progetto porto di Napoli» costituisce un investimento complessivo di 335 milioni di euro, di cui 240 milioni (fondi Fesr) per il potenziamento di varie infrastrutture portuali e 95 milioni (fondi azione e coesione) per il rafforzamento del raccordo alla rete ferroviaria nazionale; il progetto, ai fini della effettiva realizzabilità, deve essere recepito dal Piano regolatore di scalo (Prp); il Piano regolatore di scalo (Prp) del porto di Napoli è stato modificato, rimodulato e approvato nel luglio del 2012 anche al fine di poter acquisire i fondi Unione europea; in data 6 febbraio 2013 il Prp è stato trasmesso al Consiglio superiore dei lavori pubblici; nel marzo 2013 il Consiglio superiore dei lavori pubblici, dopo aver esaminato il piano, lo ha restituito all'autorità portuale con richiesta di integrazioni, avendo riscontrato carenze su aspetti pianificatori e procedurali in quanto: «... La proposta di piano è pervenuta priva del Rapporto ambientale» e, inoltre, che «... La documentazione esaminata non appare particolarmente approfondita in tema di protezione ambientale, della sicurezza e salute pubblica ... La delocalizzazione e ricollocazione delle funzioni di approvvigionamento di prodotti petroliferi è stata prospettata senza alcuna menzione delle soluzioni tecniche delineate»; la regione Campania, in data 21 ottobre 2011, notificava alla Commissione europea il «Grande progetto porto di Napoli»; nel mese di ottobre 2011 la Commissione europea, esaminata la proposta di candidatura, ha ritenuto eleggibile a finanziamento il «Grande progetto porto di Napoli»; la Commissione europea, in data 30 luglio 2012, ha formulato molteplici osservazioni sull'incompatibilità del progetto con le politiche comunitarie, nello specifico in merito ai così detti aiuti di Stato; ad oggi, occorre notificare gli atti relativi al «Grande progetto porto di Napoli» alla direzione generale (Ue) della concorrenza, al fine di dimostrare che i finanziamenti in questione non sono considerabili aiuti di Stato; con decreto ministeriale n.99 del 18 marzo 2013, nonostante siano pervenute al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal novembre 2012 le indicazioni alla nomina di presidente dagli enti locali, è stato nominato Dassatti, a decorrere dal 22 marzo 2013, Commissario straordinario dell'autorità portuale di Napoli; il giorno 8 maggio 2013 sono stati firmati i decreti dirigenziali di ammissione a finanziamento per altri 4 grandi progetti regionali sono sedici su diciannove i grandi progetti ammessi a finanziamento; ad oggi mancano ancora i due decreti di ammissione a finanziamento che riguardano il porto di Napoli e il porto di Salerno; entro il 4 febbraio 2013 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti doveva procedere, «previa intesa con la Regione Campania», alla nomina del nuovo presidente dell'autorità portuale di Napoli «nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla provincia, dai comuni e dalle camere di commercio industria, artigianato e agricoltura (...)»; alla data del 4 febbraio 2012 risultavano pervenute al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti quattro designazioni separate, inviate rispettivamente dal presidente della provincia di Napoli, dal sindaco di Napoli, dal sindaco di Castellammare di Stabia e dal presidente della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Napoli; il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto ministeriale n.99 del 18 marzo 2013, ha provveduto a nominare, a far data dal 22 marzo 2013, commissario straordinario dell'autorità portuale l'attuale presidente; il 22 maggio 2013 sono state battute dall'ANSA due dichiarazioni del presidente della regione Campania Stefano Caldoro, che ha dichiarato di essere pronto a ritirare il grande progetto per il porto di Napoli in quanto «tutti dovrebbero remare nella stessa direzione, invece non è così», riferendosi in parte a soggetti istituzionali, tra i quali c’è chi non è convinto, i sindacati e ricordando la conflittualità interna al porto–: per quale motivo non si sia, a tutt'oggi proceduto alla nomina del presidente dell'autorità portuale di Napoli, organo scaduto dal 4 febbraio 2013, considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal novembre 2012 ha ricevuto le indicazioni dagli enti locali per la nomina; quale ruolo si ritenga debba essere svolto dal porto di Napoli, anche in prospettiva di lungo periodo, nell'ambito del sistema portuale nazionale; quali iniziative siano state intraprese, di concerto con la regione Campania, al fine di dimostrare alla direzione generale (Ue) della concorrenza che i finanziamenti relativi al grande progetto porto di Napoli non sono considerabili aiuti di Stato; quali siano in dettaglio, gli adempimenti amministrativi necessari alla conclusione dell’ iter di ammissione a finanziamento del «Grande progetto porto di Napoli»; qualora l'amministrazione regionale decidesse di non concludere l’ iter amministrativo per il finanziamento del «Grande progetto porto di Napoli», se sia a conoscenza di quali siano altre opere infrastrutturali alle quali sarebbero destinabili i finanziamenti, anche alla luce dell'esigenza di concludere l'intero iter entro pochi mesi; quali iniziative intenda intraprendere il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per arrivare, al più presto, alla nomina del nuovo presidente dell'autorità portuale di Napoli conformemente al dettato della legge 28 gennaio 1984 n.84 e, previa adeguata istruttoria sulla stretta osservanza dei requisiti professionali richiesti per la nomina ad incarico di particolare rilevanza e responsabilità, nonché «previa intesa con la regione Campania... (omissis) . ..nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla Provincia, dai Comuni e dalle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura...» ciò al fine di ripristinare, nell'immediato, una situazione di piena funzionalità della presidenza dell'autorità portuale stessa. (4-00707)

 
Cronologia
martedì 28 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011 (C. 118), che sarà licenziata dal Senato il 19 giugno (legge 27 giugno 2013, n. 77).



mercoledì 5 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (C. 676-B), che era stato licenziato dal Senato con modificazioni il 4 giugno (legge 6 giugno 2013, n. 64).