Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01197/019 presentata da REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 21/06/2013

Atto Camera Ordine del Giorno 9/01197/019 presentato da REALACCI Ermete testo di Venerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38 La Camera, premesso che: il rapporto redatto dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) Managing municipal solid waste 2013 – a review of achievements in 32 European countries che analizza, al 2010, lo stato del trattamento e della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani in 32 paesi europei, precisa che, nel 2010, in Italia è stato riciclato solo il 35 per cento dei rifiuti urbani. Si tratta di una percentuale ancora molto lontana dall'obiettivo che il nostro Paese si era dato nel 2006: raggiungere il 55 per cento di raccolta differenziata entro il 2010 e portare questo livello al 65 per cento entro il 2012, anche in ossequio alla direttiva comunitaria 98/2008. Rileva sempre l'AEA che in Italia non esiste un sistema standard nazionale per calcolare il tasso di riciclo. Le percentuali vengono stimate a partire dai dati sulla raccolta differenziata assemblando i dati sull'organico e quelli sul recupero dei materiali; uno dei problemi cronici della raccolta dei rifiuti in Italia resta il massiccio ricorso alle discariche. Nemmeno in questo ambito sono stati raggiunti gli obiettivi sottoscritti a livello comunitario, che prevedevano un limite massimo del 50 per cento di rifiuti «sotterrati» entro il 2009 e, in linea più generale, la marginalizzazione di questa opzione di smaltimento rifiuti. Sempre nel 2010 l'Italia era ancora a quota 54 per cento. A rendere la situazione ancora più critica restano le forti disparità che si registrano tra le regioni italiane. Solo 5 regioni su 20 hanno raggiunto questo obiettivo: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, mentre molte altre regioni sono ancora lontane dal predetto traguardo. È, ad esempio, il caso della Sicilia dove il 93 per cento dei rifiuti va a finire in discarica, del Molise con l'84 per cento e della Basilicata con l'83 per cento. Le stesse disparità regionali valgono anche per il tasso di riciclo: in Italia si passa dal 9 per cento della Sicilia al 59 per cento del Veneto; nella parte meridionale e insulare del Paese, negli ultimi 19 anni abbiamo assistito al commissariamento di ben 5 Regioni, dove risiede oltre 1/3 della popolazione italiana (oltre 22 milioni di cittadini) per la grave emergenza rifiuti che le caratterizzava: a Campania e Puglia commissariate nel 1994, si sono aggiunte nel 1997 la Calabria, nel 1999 la Sicilia e nel 2001 il Lazio. Uno strumento, quello del commissariamento, che si è dimostrato di dubbia utilità, se non altro per la sua reiterazione, o addirittura dannoso per il continuo ricorso a procedure emergenziali che sovente hanno contribuito a cronicizzare l'emergenza rifiuti senza risolverla; la criticità della situazione nelle Regioni commissariate è confermata anche dai dati dell'Ispra secondo cui in Sicilia viene smaltito in discarica ancora il 93 per cento dei rifiuti urbani prodotti, in Puglia il 67 per cento, nel Lazio il 74 per cento e in Calabria il 61 per cento. Caso a parte risulta essere quello della Campania, che con il suo 48 per cento di rifiuti urbani smaltiti in discarica presenta un dato viziato da milioni di tonnellate di rifiuti stoccati in superficie, nelle cosiddette «eco-balle», in attesa della loro combustione; sempre secondo l'Ispra bassissime sono poi le percentuali di raccolta differenziata raggiunte nel 2010 dalle realtà soggette a commissariamento: si va dal 9 per cento della Sicilia al 33 per cento della Campania, passando per il 12 per cento di Calabria, il 15 per cento della Puglia e il 16 per cento del Lazio e non risulta che la situazione sia drasticamente migliorata negli anni successivi; a rilevare diversi aspetti critici sui regimi commissariali di gestione dei rifiuti si è aggiunta anche la Corte dei Conti che, già dal 2007, ha censurato la procedura di ricorso ai commissari. La magistratura contabile ha stimato le spese dei commissari fissandole a più di 1,8 miliardi di euro in totale tra il 1997 e il 2005 nelle 5 regioni in emergenza, sottolineando che: «il gap nella percentuale della raccolta differenziata con la media nazionale s’è addirittura aggravato, e questo nonostante il profluvio di risorse dedicate allo sviluppo della stessa», e stigmatizzando l'operato dei Commissari con la «sostanziale abdicazione della gestione commissariale delle sue prerogative di programmazione e coordinamento» o evidenziando imperdonabili sottovalutazioni in regioni a rischio come: i «gravi problemi di infiltrazioni malavitose oltre che di compatibilità con i sistemi di affidamento degli appalti imposti dalle direttive comunitarie»; la Commissione europea probabilmente deferirà nuovamente l'Italia alla Corte europea di giustizia, giovedì 20 giugno 2013, per non aver dato esecuzione alla sentenza con cui la stessa Corte aveva già condannato lo Stato italiano per la vicenda dei rifiuti in Campania, impegna il Governo a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sullo stato e sui risultati di tutti i regimi commissariali governativi per la gestione dell'emergenza rifiuti nelle regioni coinvolte e ad implementare un piano organico nazionale per il superamento dell'emergenza rifiuti nei territori interessati dai commissariamenti. 9/1197/ 19 . Realacci , Borghi , Bratti , De Rosa , Segoni , Zolezzi , Tino Iannuzzi , Alli , Mariastella Bianchi , Braga , Cominelli , Dallai , Gadda , Mariani , Pellegrino , Zaratti , Zan .

 
Cronologia
martedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo (C. 1012), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 17 luglio (legge 18 luglio 2013, n. 85).



venerdì 21 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 383 voti favorevoli e 154 contrari, nel testo della Commissione identico a quello approvato al Senato, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013 n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per l'Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE (C. 1197), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia. (legge 24 giugno 2013, n. 71).



lunedì 24 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem rassegna le dimissioni.