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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00131 presentata da CATANIA MARIO (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) in data 01/07/2013

Atto Camera Mozione 1-00131 presentato da CATANIA Mario testo di Martedì 2 luglio 2013, seduta n. 44 La Camera, premesso che: sin dall'origine l'eventualità di introdurre nei Paesi membri dell'Unione europea colture transgeniche ed alimenti contenenti organismi geneticamente modificati o derivanti da essi ha sollevato forti resistenze nell'opinione pubblica ed in una parte rilevante del mondo della produzione; tali resistenze sono state particolarmente vive in Italia, ove la maggior parte dei consumatori si dichiara contraria all'introduzione di organismi geneticamente modificati nella catena alimentare ed in ogni caso chiede di conoscere, con adeguate modalità di etichettatura, se i prodotti posti in commercio contengano o siano derivati da organismi geneticamente modificati; anche dal mondo agricolo italiano sono venute forti critiche rispetto all'introduzione dei predetti organismi nella filiera, principalmente in ragione del fatto che il comparto agroalimentare italiano si caratterizza per l'elevata qualità e per la diversità delle produzioni, sempre legate alla diversità dei territori, della loro storia e delle loro tradizioni, e che tali caratteristiche mal si conciliano con il modello produttivo sotteso alla diffusione di produzioni transgeniche; le critiche del mondo agricolo appaiono in effetti motivate e comprensibili, poiché ad un'attenta analisi appare evidente che nella competizione globalizzata le possibilità di successo dell'agricoltura italiana, affetta da forti handicap strutturali sul versante dei costi e delle dimensioni aziendali, è strettamente legata alla possibilità di mantenere e rafforzare quella immagine di qualità e di tipicità che attualmente la connotano; occorre, altresì, considerare che l'introduzione di colture transgeniche, oltre a comportare ricadute ambientali ancora non del tutto valutabili, presenta oggettivamente complessi problemi tecnici e giuridici sotto il profilo della necessità di assicurare una coesistenza con le colture convenzionali e biologiche, i cui agricoltori chiedono giustamente di essere posti al sicuro da qualsiasi contaminazione che possa recar loro danni economici nella commercializzazione del prodotto; d'altra parte non può non rilevarsi che la ricerca scientifica in ambito genetico costituisce indubbiamente uno dei terreni più importanti e ricco di promesse di progresso per l'umanità, per le sue potenzialità in diversi campi, a partire da quello sanitario; al riguardo, il rallentamento della ricerca scientifica concernente gli organismi geneticamente modificati utilizzabili nella sfera agroalimentare, registratosi in quasi tutti i Paesi europei e particolarmente in Italia, costituisce indubbiamente un fenomeno assai negativo, perché rischia di sottrarre ai nostri ricercatori un insieme di conoscenze che in futuro potrebbero dar luogo a nuove evoluzioni della materia, non necessariamente contrastanti con la sensibilità e con le caratteristiche del sistema produttivo italiano; senza peraltro dimenticare che determinati risultati scientifici, non idonei per il contesto europeo, potrebbero essere validi in altri ambiti geografici; la normativa adottata dall'Unione europea per regolamentare la materia, più volte modificata, non è stata finora in grado di fugare le resistenze dell'opinione pubblica e degli agricoltori, né di fornire un quadro giuridico idoneo a consentire agli Stati membri di impostare in modo adeguato la soluzione del problema della coesistenza; i limiti della normativa comunitaria sono stati, per alcuni aspetti, acuiti in Italia da un quadro normativo a sua volta incompiuto, anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale n.116 del 2006, che ha dichiarato la parziale incostituzionalità della legislazione precedentemente adottata in materia di coesistenza tra colture transgeniche, biologiche e convenzionali, impegna il Governo: a perseguire, con tutta la necessaria energia negoziale, un radicale miglioramento della normativa comunitaria in materia di coltivazione di sementi transgeniche e di immissione in commercio di organismi geneticamente modificati che si ispiri alle linee seguenti: a) una rigorosa applicazione del principio di precauzione in tutti i procedimenti di autorizzazione alla coltivazione od al commercio di eventi trasgenici; b) un regime obbligatorio di tracciabilità per tutte le sementi e gli organismi geneticamente modificati idoneo a segnalarne la presenza in tutti gli stadi della filiera; c) un regime di etichettatura a beneficio del consumatore finale che metta a disposizione del medesimo tutte le informazioni assicurate dal predetto regime di tracciabilità; d) regole generali in materia di coesistenza idonee a tutelare pienamente, attraverso le disposizioni attuative demandate agli Stati membri, i produttori convenzionali e biologici; e) un'adeguata sussidiarietà, che consenta agli Stati membri, per motivazioni di carattere oggettivo, di interdire temporaneamente o definitivamente, in tutto il proprio territorio o in parte di esso, la coltivazione di sementi transgeniche; a porre in essere, in attesa che si realizzi il predetto quadro normativo comunitario, tutte le iniziative compatibili con la vigente regolamentazione dell'Unione europea, affinché siano tutelate le giuste aspettative della maggioranza dei consumatori e degli agricoltori italiani, come riassunte nelle premesse, evitando, in particolare, che l'introduzione di colture transgeniche possa recare danni diretti o indiretti ad altri imprenditori agricoli; a rilanciare, attraverso un programma organico che coinvolga tutti i poli della ricerca pubblica attivi nel settore, la ricerca scientifica concernente la materia, privilegiando obiettivi ed aree di studio che appaiano coerenti con le caratteristiche e con la vocazione del sistema agroalimentare italiano. (1-00131) « Catania , Dellai , Schirò Planeta , Binetti , Capua , Caruso , Causin , Cesa , Fauttilli , Matarrese , Molea , Monchiero , Nissoli , Rossi , Vargiu , Nesi , Gigli , Tinagli , Zanetti , Cimmino , Marazziti , Vecchio , Rabino , Antimo Cesaro , Vitelli , D'Agostino , Vezzali , Oliaro ».

 
Cronologia
lunedì 24 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem rassegna le dimissioni.



lunedì 1° luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    La Croazia entra a far parte dell'Unione europea, come 28° Stato membro.



giovedì 11 luglio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva la proposta di legge recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (C. 67), che sarà licenziata definitivamente dal Senato il 18 dicembre (legge 7 gennaio 2014, n.1).