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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02568-AR/001 presentata da MOSCATT ANTONINO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 06/08/2014

Atto Camera Ordine del Giorno 9/02568-AR/001 presentato da MOSCATT Antonino testo di Mercoledì 6 agosto 2014, seduta n. 280 La Camera, premesso che: il documento di programmazione economica e finanziaria 2014, in premessa sottolinea che: al 31 dicembre 2013 il totale delle spese certificate alla Commissione europea in attuazione dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali ha raggiunto un importo pari a circa 25 miliardi di euro, corrispondente al 52,7 per cento del complesso delle risorse programmate (ancora alla fine del 2011 tale quota era ferma al 15 per cento); per quanto si tratti di un risultato significativo, che ha consentito l'integrale utilizzo delle risorse in scadenza a fine anno, grazie alla forte accelerazione impressa all'attuazione, l'ammontare delle risorse ancora da spendere e certificare alla Commissione resta quanto mai considerevole; difatti, da qui alla conclusione del ciclo di programmazione il «residuo» da spendere ammonta a ben 22,6 miliardi di euro, di cui 16,8 nell'area della Convergenza (11,6 a carico dei Programmi regionali). Di questi, 7,3 miliardi (5,4 su quanto riguarda la Convergenza) dovranno essere certificati entro la fine del 2014; sono i Programmi della Campania, Sicilia e Calabria quelli dove si concentrano i residui di spesa più elevati, in conseguenza dei gravi ritardi di attuazione che hanno segnato i primi anni del ciclo 2007-2013, con la conseguenza di una concentrazione della spesa assolutamente anomala negli anni finali: basti pensare che in Campania, a fronte di un Programma FESR pari a 4,6 miliardi il «residuo» da spendere ammonta a ben 3,5 miliardi (di cui 3,1 imputati al 2015); la fotografia della situazione attuale fornita nel DEF restituisce plasticamente il vissuto giornaliero delle categorie che ogni giorno si impegnano nella difficilissima opera di ottenimento e spesa dei fondi comunitari. Il sovrapporsi di norme, la non chiarezza nelle competenze, la mancanza di comunicazione tra enti, la lentezza con la quale la pubblica amministrazione si pronuncia rispetto alle istanze dell'utenza, rendono estremamente difficile la partecipazione ai bandi, sortendo l'effetto di scoraggiare l'imprenditore ad investire utilizzando strumenti che gli consentirebbero di essere molto più competitivo sul mercato; la mancanza di una vera sinergia tra pubblico e privato che consentirebbe di avere nell'amministrazione dello stato un alleato e non una controparte nella difficile battaglia per la ripresa economica rappresenta uno dei tanti limiti scontati dall'Italia nella direzione della competitività. La dinamicità delle imprese si scontra contro la lentezza e la farraginosità imposta della selva legislativa e dalla scarsa certezza delle norme che spesso si sovrappongono e si intersecano generando conflitti di competenza e stalli a dir poco incomprensibili agli occhi di un osservatore esterno; facilitare l'accesso ai fondi, nell'ottica dell'ottimizzazione della spesa, diventa quindi imperativo; partecipare ad un bando riguardante le aziende, o anche le pubbliche amministrazioni, presuppone la predisposizione di un progetto esecutivo «completo di tutti i pareri necessari» e cantierabile nei termini dati dal bando che in genere sono di 30-40 gg. Anche un non addetto ai lavori comprende quanto possa essere difficoltoso essere pronti in un lasso di tempo così breve; un progetto è cantierabile quando, oltre a possedere tutte le autorizzazioni, è possibile stimarne il costo esatto; in genere, le autorizzazioni-pareri-nulla osta necessari a rendere un progetto di insediamento produttivo cantierabile sono le seguenti (elenco indicativo, ma non esaustivo): Concessione edilizia; Parere igienico sanitario ASP – autorizzazione allo scarico servizi; Parere N.I.P. – ASP; Nulla Osta Vigili del Fuoco; Nulla osta vincolo idrogeologico (molto spesso presente); Nulla osta legge antisismica; Nulla osta vincolo paesaggistico (spesso presente); Deposito all'ARPA competente della caratterizzazione dei materiali da scavo; Autorizzazione alle emissioni in atmosfera; e che gli enti coinvolti sono almeno: Comune; Azienda Sanitaria; Genio Civile Regionale; ARPA; Uffici ex Provinciali; e che il loro ottenimento è affidato al team di tecnici progettisti (Ingegnere, Architetto, Geologo) si rende necessario, nel pieno rispetto delle norme vigenti, della tutela del territorio, dell'ambiente e del paesaggio, snellire e sburocratizzare gli iter per facilitare l'accesso ai fondi; Si ritiene opportuna la creazione di un meccanismo che consenta ai tecnici incaricati di poter dialogare con un solo interlocutore che abbia in se tutte le competenze necessarie a superare gli intrecci normativi e di competenze ed il potere di autorizzare con unico provvedimento l'esecuzione di qualsiasi progetto con importo complessivo inferiore a un milione di euro, impegna il Governo: a predisporre quanto necessario per istituire l'ufficio unico per il professionista, con competenza specifica ed esclusiva sui fondi comunitari, che avrà le seguenti attribuzioni: a) limitatamente all'ambito delle richieste legate a progetti a valere sui fondi europei, assumerà i poteri di coordinamento di quegli enti delegati a rilasciare pareri e nulla osta e sarà quindi unico interlocutore per il professionista, similarmente all'ufficio unico per le imprese, ed avrà il compito in tempi certi, massimo 15 giorni dall'istanza, di rilasciare i documenti autorizzativi richiesti dai bandi comunitari oltre la concessione edilizia comunale; b) sarà tenuto a predisporre una rigida modulistica in base alla quale redigere i progetti in modo da limitare al massimo le interpretazioni circa gli elaborati da produrre o allegare, snellendo così ulteriormente le procedure e potrà dialogare con i professionisti via Web ed autorizzare i progetti con importo complessivo inferiore a 1.000.000,00 di euro proposti a finanziamento in tempi certi. 9/2568-AR/ 1 . Moscatt , Albanella , Gullo , D'Arienzo , Palma , Sgambato .

 
Cronologia
martedì 5 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 352 voti favorevoli, 193 contrari e 7 astenuti, nel nuovo testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, per la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (C. 2568-A/R), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



mercoledì 6 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva con modificazioni il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (C. 2568), che sarà licenziato definitivamente dal Senato il 7 agosto (legge 11 agosto 2014, n. 116).



giovedì 7 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 155 voti favorevoli e 27 contrari, nel testo già approvato dal Senato, così come modificato dalla Camera, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (S. 1541-B), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 11 agosto 2014, n. 116).