Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00657 presentata da BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 07/08/2014

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00657 presentato da BOSSA Luisa testo presentato Giovedì 7 agosto 2014 modificato Lunedì 8 settembre 2014, seduta n. 285 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali , per sapere – premesso che: l'ultimo report Istat sull'offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia dice che la percentuale di comuni che offre il servizio di asilo nido, sia sotto forma di strutture che di trasferimenti alle famiglie per la fruizione di servizi privati, negli ultimi anni, è aumentata, passando dal 32,8 per cento del 2003/2004 al 50,7 per cento del 2012/2013; lo stesso report , però, segnala un fortissimo divario territoriale nell'offerta pubblica di asili nido da una regione all'altra: la percentuale, infatti, dei comuni che offrono tale servizio varia dal 22,5 per cento al Sud al 76,3 per cento al Nord-est; più precisamente, nell'anno scolastico 2012/2013, sono 152.849 i bambini di età tra zero e due anni iscritti agli asili nido comunali; altri 45.856 usufruiscono di asili nido privati convenzionati o con contributi da parte dei comuni, per un totale di 198.705 utenti dell'offerta pubblica complessiva; nel 2012 la spesa impegnata per gli asili nido è stata di circa 1 miliardo e 559 milioni di euro: il 19,2 per cento di tale spesa è rappresentato dalle quote pagate dalle famiglie, che ammontano a circa 300 milioni di euro; la restante, a carico dei comuni, è stata di circa 1 miliardo e 259 milioni di euro. La percentuale di compartecipazione degli utenti sul totale della spesa è aumentata negli anni, passando dal 18 per cento del 2009 al 19,2 per cento del 2012 e con forti differenze regionali; fra il 2004, anno base di riferimento, e il 2012 la spesa corrente per asili nido, al netto della compartecipazione pagata dagli utenti, ha subito un incremento complessivo del 48 per cento, nello stesso periodo è aumentato del 36 per cento (oltre 52 mila unità) il numero di bambini iscritti agli asili nido comunali o sovvenzionati dai comuni; la percentuale di comuni che offrono il servizio di asilo nido, sia sotto forma di strutture che di trasferimenti alle famiglie per la fruizione di servizi privati, è passata dal 32,8 per cento del 2003/2004 al 50,7 per cento del 2012/2013; permangono, però, come detto, enormi e insopportabili differenze territoriali: i bambini che vanno in asili nido comunali o finanziati dai comuni variano dal 3,6 per cento dei residenti fra 0 e 2 anni al Sud al 17,5 per cento al Centro; la percentuale dei comuni che garantisce la presenza del servizio varia dal 22,5 per cento al Sud al 76,3 per cento al Nord-est; il report Istat conferma, quindi, un'enorme carenza di strutture nelle regioni del Mezzogiorno senza apprezzabili segnali di cambiamento, mentre aumenta, al contrario, la distanza fra le regioni in cui il sistema di servizi per la prima infanzia è più consolidato e le regioni in cui l'offerta pubblica è tradizionalmente più carente; la gravissima sperequazione tra Nord e Sud non viene aiutata dalle regole del cosiddetto federalismo fiscale, in modo particolare dal criterio della spesa storica adottato per il calcolo del fabbisogno dei comuni per servizi fondamentali come, appunto, gli asili nido e le manutenzioni scolastiche; secondo tale criterio, le zone rimaste indietro sono condannate a restarlo sempre di più dal momento che eventuali tagli alla distribuzione delle risorse si faranno non guardando al bisogno effettivo ma alla spesa consolidata, per cui laddove si è speso poco, si ritiene si abbia poco bisogno e quindi si faranno tagli maggiori, mentre, in realtà, il bisogno è esattamente contrario; con un puntuale lavoro di inchiesta, il quotidiano napoletano Il Mattino ha documentato, a più riprese, tale sperequazione, chiedendo – e ottenendo – pubblicamente dal Presidente del consiglio dei ministri Renzi un impegno a cambiare le regole del federalismo fiscale; ciò nonostante, alcuni giorni fa il Governo ha approvato in via preliminare le cosiddette note metodologiche e dei fabbisogni standard per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario relativi alle funzioni di istruzione pubblica e altro; il testo ora dovrà passare alla Conferenza Stato-regioni e alle commissioni parlamentari competenti per i pareri; non risulta, però, che sia stato adottato alcun cambiamento rispetto al criterio del fabbisogno storico e della spesa consolidata, rischiando, così, di penalizzare in una fase successiva, ancora una volta, il Sud nella ripartizione dei fondi e nella distribuzione di servizi fondamentali come gli asili nido sul territorio –: se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto sopra esposto, se non ritenga grave la sperequazione tra Nord e Sud nella presenza di asili nido sul territorio e se non ritenga, per quanto di competenza, indicando gli strumenti utili in tal senso, di dover intervenire per aumentare l'offerta di asili nido al Sud e ridurre tale divario; se non ritenga e se non sia intenzione del Governo di intervenire su criteri, come quelli sulla spesa storica e consolidata, per cambiarli al fine di evitare che le zone del Paese svantaggiate lo siano sempre e ancora di più. (2-00657) « Bossa , Di Lello , Sgambato , Roberta Agostini , Manfredi , Valeria Valente , Carloni , Salvatore Piccolo , Giorgio Piccolo , Tartaglione , Valiante , Palma ».





 
Cronologia
mercoledì 6 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva con modificazioni il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (C. 2568), che sarà licenziato definitivamente dal Senato il 7 agosto (legge 11 agosto 2014, n. 116).



giovedì 7 agosto
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 346 voti favorevoli, 177 contrari e 8 astenuti, nel testo già approvato dalla Camera come modificato dal Senato, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari (C. 2486-B), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia. (legge 11 agosto 2014, n. 114).



  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 155 voti favorevoli e 27 contrari, nel testo già approvato dal Senato, così come modificato dalla Camera, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea (S. 1541-B), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 11 agosto 2014, n. 116).



venerdì 8 agosto
  • Politica, cultura e società
    La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti Etihad firma un accordo con Alitalia per rilevare il 49% delle azioni.