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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00800 presentata da MATARRESE SALVATORE (SCELTA CIVICA PER L'ITALIA) in data 13/04/2015

Atto Camera Mozione 1-00800 presentato da MATARRESE Salvatore testo presentato Lunedì 13 aprile 2015 modificato Giovedì 4 giugno 2015, seduta n. 435 La Camera, premesso che: nel 2013 si registrava in regione Puglia, e precisamente nella zona sud della provincia di Lecce, la presenza, in alcuni oliveti, di molteplici casi di disseccamento anomalo di piante di olivo causate dalla presenza di un complesso di infestanti per i quali ancor oggi non è stato individuato alcun rimedio; la diffusione dell'infezione si è rivelata molto rapida e rischia di contagiare diverse specie vegetali, con eventuali e disastrose conseguenze sulle economie dei comparti agricoli non solo italiani ma anche europei; la gravità della situazione ha indotto l'Unione europea e, di conseguenza gli Stati membri, in particolare l'Italia e le regioni, a disporre provvedimenti cautelativi al fine di arginare il contagio, evitare l'infezione di zone indenni e mitigare il rischio e i danni; la vicenda, sia dal punto di vista normativo che da quello scientifico e per quanto riguarda le strategie di intervento, risulta ancora complessa ed articolata; le ricerche e le analisi condotte dalla regione Puglia, in particolare dall'area politiche per lo sviluppo rurale, ufficio osservatorio fitosanitario, con il supporto dell'Università degli studi di Bari e del Cnr, hanno rilevato nella zona interessata diversi agenti parassitari che associati costituiscono il cosiddetto «complesso del disseccamento rapido dell'olivo» ovvero il batterio fitopatogeno da quarantena Xylella fastidiosa , il lepidottero Zeuzera pyrina o Rodilegno giallo ed alcuni miceti lignicoli vascolari (Phaeoacremonium parasiticum , P. rubrigenun , P. aleophlium , P. alvesii e Phaemoniella spp.) noti per causare disseccamenti di parti legnose di piante arboree e di vite; la Xylella fastidiosa è un patogeno con un'ampia gamma di piante in grado di ospitarlo: sarebbero oltre 150 le specie vegetali recettive ai ceppi batterici di genere Xylella e comprendono specie coltivate di interesse agricolo (vite, agrumi, mandorlo, pero, pesco e altro), essenze forestali, ornamentali e spontanee (anche con infezioni latenti); queste ultime rappresentano a volte un importante «serbatoio di infezione» del batterio; Xylella fastidiosa è stata segnalata per la prima volta in Europa nella provincia di Lecce, dove è ormai presente in diverse zone. È un batterio largamente presente nel continente americano (Stati Uniti, Messico, Costa Rica, Brasile, Venezuela, Argentina e Perù) nel quale infetta un'ampia varietà di vegetali. Più rare e delimitate sono le segnalazioni in Asia (Taiwan). La distribuzione del batterio è legata alla presenza sul territorio dei vettori e, pertanto, risulterebbe influenzata anche dalle condizioni climatiche che possono avere ripercussioni sulla biologia dei vettori; allo stato attuale, la presenza della Xylella fastidiosa in regione Puglia sarebbe circoscritta nella sola provincia di Lecce. Il ceppo CoDiRO, presente nel Salento, appartiene alla subspecie pauca. Si tratterebbe di un ceppo di recente identificazione rilevato in Costa Rica su oleandro, mango e noce macadamia e non su vite, né su agrumi. Il ritrovamento del genotipo identico in Costa Rica fa presupporre che l'infezione sia stata importata da questo Paese, soprattutto se si considera che in Europa vengono importate annualmente dal Costa Rica elevate quantità di piante ornamentali; il batterio si moltiplicherebbe nei vasi xilematici della pianta ospite, provocandone l'ostruzione e impedendone in questo modo l'idratazione e provocandone un rapido disseccamento. Il batterio riesce a muoversi sia verso l'alto sia verso il basso e per questo motivo può essere rinvenuto anche nelle radici; per quanto riguarda la diffusione del batterio c’è da evidenziare che questa avviene in maniera diretta e legata all'intervento dell'uomo attraverso il materiale di propagazione o alla movimentazione e, quindi, alla commercializzazione delle piante intere e, in maniera indiretta, localmente o su brevi distanze, tramite insetti vettori; il patogeno è trasmesso in natura da alcune specie di insetti appartenenti all'ordine Hemiptera , subordine Cicadomorpha (famiglie Cicadellidae e Aphrophoridae ), che fungono da vettori contribuendo alla diffusione della malattia a breve e medio raggio. Il batterio è trasmesso in maniera persistente dai vettori, che, tuttavia, perdono l'infettività a seguito della muta. Xylella fastidiosa non si riproduce nel seme; la specie di insetto vettore diffusa nelle aree infette del Salento e per la quale è stata scientificamente dimostrata la capacità di trasmettere il batterio è il Philaenus spumarius L. (Saponari e altri, 2014), meglio nota come «sputacchina media» per la schiuma bianca, simile alla saliva, in cui vivono immerse le forme giovanili dell'insetto. La sputacchina media potrebbe avere un importante ruolo epidemiologico nella diffusione della malattia, sia per l'elevata densità di popolazione osservata nel Salento sia per la sua ampia polifagia; le analisi condotte dimostrano che Xylella fastidiosa è stata trovata anche in altre due specie d'insetti: il Neophilaenus campestris (Fallen ) e l’ Euscelis lineolatus Brulle ; il periodo di incubazione della malattia è di solito molto lungo (ma molto dipende dalla specie di pianta ospite e, nell'ambito della stessa specie, dalla cultivar ), da qualche mese ad un anno e talvolta anche più. Si aggiunga che in molti ospiti l'infezione può rimanere asintomatica. Ne deriva che in molti casi, ad esempio nei vivai, eventuali infezioni possono non essere rilevate e ciò facilita la propagazione della malattia con il materiale vegetale; l'insieme delle norme e degli atti più rilevanti che hanno disciplinato ed affrontato fino ad oggi il problema relativo al «complesso del disseccamento rapido dell'olivo» inizia già dal 2000 con una direttiva della Commissione europea. Ad oggi, la situazione non risulta ancora ben definita e appare necessaria una presa di posizione politica da parte del Governo italiano, soprattutto in sede europea, che sia volta a risolvere il problema nell'immediato e che possa mitigare i danni economici all'intero comparto agricolo pugliese, oltre ad agire per prevenire il contagio ad altri Stati membri; l'elevato rischio di diffusione e di pericolosità del batterio nei confronti di numerose specie vegetali coltivate e spontanee, ma soprattutto il grave impatto negativo che il disseccamento di queste piante sta avendo sull'economia di alcune zone pugliesi notoriamente basate sulla coltivazione di olivi e sulla produzione di olio, sono stati oggetto di una serie di provvedimenti comunitari, nazionali e regionali volti a risolvere con tempestività il problema, anche se, come detto, essendo questa la prima segnalazione in Europa, la situazione, soprattutto per quanto riguarda le strategie di intervento, risulterebbe ancora non completamente chiarita; già la direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell'8 maggio 2000, «concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità», includeva il batterio della Xylella fastidiosa nella lista degli organismi nocivi denunciabili dagli Stati membri dell'Unione europea; la predetta direttiva è stata poi modificata dalla direttiva 2002/89/CE al fine di migliorarla e per meglio definirne le modalità di applicazione; successivamente, il decreto legislativo 19 agosto 2005, n.214, ha previsto l'attuazione di tale provvedimento secondo il quale sono rese obbligatorie alcune misure per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione del batterio; il 21 ottobre 2013 l'Italia ha informato gli altri Stati membri e la Commissione europea della presenza dell'organismo specificato nel proprio territorio in due aree separate della provincia di Lecce nella regione Puglia. Sono stati successivamente individuati due ulteriori focolai distinti nella stessa provincia. La presenza dell'organismo specificato è stata confermata in relazione a diverse specie vegetali, tra cui Olea europaea L. , Prunus amygdalus Batsch , Nerium oleander L. e Quercus sp. L. , che manifestano sintomi di bruciatura fogliare e deperimento rapido; tenuto conto del focolaio infettivo in atto, la Commissione europea ha chiesto all'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, di fornire consulenza scientifica urgente, specificare l'elenco delle specie vegetali note che possono essere infettate, individuare le varie modalità con cui le specie vegetali infette e gli insetti vettori possono entrare nell'Unione europea e individuare, nonché valutare, le possibili misure di profilassi e controllo; l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha prodotto un primo parere nel novembre 2013 e uno studio più ampio nel gennaio 2015. In data 26 novembre 2013, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha concluso, testualmente, che: «Poiché l'unico mezzo naturale di diffusione della Xylella fastidiosa sono le sputacchine e cicaline che si nutrono di linfa grezza, che in genere possono volare per brevi distanze fino a 100 metri, il modo più efficace di diffusione a lunga distanza di Xylella fastidiosa è la movimentazione delle piante infette per la messa a dimora. Inoltre, il trasporto degli insetti eventualmente portatori del batterio nella movimentazione commerciale dei vegetali viene considerato motivo di preoccupazione. La principale fonte di introduzione nell'Unione europea di Xylella fastidiosa è, dunque, il commercio e subito dopo la movimentazione di vegetali destinati alla messa a dimora. Sono state, inoltre, valutate altre potenziali fonti di infezione, tra cui frutta, legno, fiori recisi, semi e piante ornamentali, ritenute però trascurabili o poco efficaci come possibili vie di introduzione del batterio»; l'Autorità conclude affermando che «non è nota alcuna strategia precedente che abbia avuto successo nell'eradicazione di X. Fastidiosa , una volta insediatasi all'aperto. L'Efsa raccomanda pertanto che le strategie preventive per il controllo dei focolai si concentrino sulle due principali vie di infezione (movimentazione di piante da messa a dimora e insetti infetti presenti nelle partite di vegetali) e si fondino su un approccio basato su sistemi integrati»; al fine di regolamentare con urgenza le misure necessarie per eradicare tale patogeno da quarantena sono state emanate due decisioni comunitarie, la n.2014/87/UE del 13 febbraio 2014 e la n.2014/497/UE del 23 luglio 2014, al fine di impedire la diffusione nell'Unione europea della Xylella fastidiosa , un decreto ministeriale di lotta obbligatoria n.2777 del 26 settembre 2014, «Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di Xylella fastidiosa (Well e Raju ) nel territorio della Repubblica italiana», e numerosi atti regionali con i quali sono state tempestivamente disposte le misure da attuare nel territorio regionale; in particolare, la direttiva n.2014/497/UE del 23 luglio 2014, al fine di eradicare il batterio e impedirne la diffusione, impone agli Stati membri interessati di adottare misure volte all'ispezione minuziosa delle piante al fine di rilevare la presenza dell'organismo specificato, alla creazione di zone delimitate (zona infetta e zona cuscinetto), all'adozione di specifiche misure volte all'eradicazione del batterio, quali, tra le altre, rimozione e distruzione in loco delle piante contagiate, di parti di piante o di legname contagiato, al trattamento fitosanitario specifico delle piante e vieta, altresì, la piantagione di piante specificate e piante appartenenti allo stesso genere delle piante contagiate in siti che non siano a prova di vettore; il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha nominato, in data 12 febbraio 2015, il comandante della regione Puglia del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Silletti, come commissario delegato per l'attuazione degli interventi per far fronte all'emergenza Xylella fastidiosa in Puglia. Nello specifico il commissario ha disposto un piano, sottoposto all'approvazione del dipartimento della protezione civile, previa istruttoria di un comitato di monitoraggio costituito da 7 elementi, 3 nominati dal Ministero, 2 della regione Puglia e 2 del dipartimento. Il piano fraziona il Salento in zone e suddivide in due parti nette il territorio, con una fascia di eradicazione delle piante infette nella provincia di Lecce dello spessore di 15 chilometri, che va dall'Adriatico allo Ionio e ricomprende i comuni di Arnesano, Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Guagnano, Lecce, Leverano, Monteroni di Lecce, Nardò, Novoli, Porto Cesareo, Salice Salentino, Squinzano, Surbo, Trepuzzi e Veglie. Il commissario ha escluso il rischio di un taglio indiscriminato e del rischio di desertificazione; in data 27 marzo 2015, il tribunale amministrativo regionale di Lecce ha accolto il ricorso cautelare contro l'eradicazione degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa , depositato dai legali dei proprietari delle piante contagiate, e ha quindi sospeso le procedure di abbattimento fino al 9 aprile 2015, data in cui avverrà la discussione del ricorso con cui i legali hanno chiesto la sospensione del piano del commissario straordinario e dei conseguenti provvedimenti con cui si dispongono materialmente le eradicazioni; in data 6 aprile 2015, nel corso dell'indagine condotta dalla procura di Lecce su presunti ritardi compiuti per combattere il batterio della Xylella fastidiosa , il responsabile dell'istituto di virologia del Cnr di Bari si è espresso con dubbio riguardo al totale abbattimento delle piante e con favore verso una soluzione combinata di eradicazione minima e oculata degli olivi e contenimento dell'azione dell'insetto vettore attraverso trattamenti insetticidi meccanici che consistono nella pratica dell'erpicatura e aratura, poiché in questa fase l'insetto si troverebbe sull'erba all'interno di una schiuma; il Ministro francese dell'agricoltura Stéphane Le Foll ha firmato il decreto che dal 6 aprile 2015 vieta le importazioni dei vegetali a rischio Xylella fastidiosa dalla Puglia, nonostante l'area infetta delimitata riguardi la sola provincia di Lecce e non tutta la regione e nonostante le disposizioni della direttiva comunitaria 2000/29/CE e dei decreto legislativo n.214 del 2005 limitino già il trasferimento dei materiali vegetali dalle aree delimitate; il danno per l'economia regionale sarebbe di dimensioni notevoli, dal momento che la sola Puglia vale quasi il 10 per cento dell'intero comparto agricolo nazionale, ossia circa quattro miliardi di euro, e che viti, ulivi e agrumi rappresentano quasi la metà di questo valore; con oltre 377.000 ettari coltivati ad ulivo la Puglia è la prima regione olivicola in termini di superficie, pari al 32 per cento della superficie totale nazionale adibita a tale coltura; il valore della produzione olivicola regionale vale in media circa 500 milioni di euro all'anno. Nel 2013 l'olivicoltura pugliese ha prodotto l'11,6 per cento del valore complessivo della produzione agricola regionale e il 30 per cento del valore della produzione olivicola nazionale (Istat, 2013); il rapporto sulla Xylella fastidiosa redatto dalla regione Puglia identifica come area infetta 231.516 ettari, di cui 96.934 ettari di oliveti, tutti situati nella provincia di Lecce; la presenza di più focolai sul territorio nazionale, non sottoposti a misure sanitarie per la prevenzione del contagio a zone indenni, rappresenta un rischio permanente di infezione per altre zone a vocazione olivicola; oltre ai danni in termini di produttività degli ulivi l'epidemia di Xylella fastidiosa sta incidendo in maniera fortemente negativa sull'attività vivaistica che versa in condizioni di grave difficoltà, impegna il Governo: ad adottare ogni utile iniziativa normativa affinché le regioni possano deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità degli eventi, anche in deroga ai termini stabiliti all'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo n.102 del 2004, al fine di risarcire, tramite le misure di sostegno del fondo di solidarietà nazionale, anche le imprese agricole i cui oliveti siano stati danneggiati da infezioni della fitopatia Xylella fastidiosa ; ad adottare ogni utile iniziativa normativa al fine di escludere dal saldo finanziario in termini di competenza mista, individuato ai sensi dell'articolo 31, comma 3, della legge 12 novembre 2011, n.183, rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese in conto capitale sostenute dalle regioni e dalle province autonome per l'attuazione delle misure compensative del fondo di solidarietà nazionale, di cui al decreto legislativo 29 marzo 2004, n.102, e successive modificazioni e integrazioni; ad assumere iniziative per la sospensione dell'Imu agricola, prevista dal decreto-legge 24 gennaio 2015, n.4, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n.34, per le imprese i cui oliveti siano stati danneggiati da infezioni della fitopatia Xylella fastidiosa ; a richiedere la partecipazione finanziaria dell'Unione europea e comunque ad assumere iniziative per indennizzare il comparto agricolo danneggiato dalla diffusione del «complesso del disseccamento rapido dell'olivo» e ad assumere iniziative per escludere le relative risorse dai vincoli del patto di stabilità; a richiedere la partecipazione finanziaria dell'Unione europea volta a promuovere, con estrema urgenza, la predisposizione di un progetto di ricerca adeguato, al fine di adottare tempestive soluzioni innovative per la diagnosi precoce e il trattamento della Xylella fastidiosa e di identificare altre specie di insetti che possano fungere da vettori; a porre in essere procedure volte al controllo e all'identificazione di eventuali movimentazioni di piante o di innesti dalle zone infette; a predisporre sistemi di controllo e di prevenzione che possano contrastare con efficacia eventuali diffusioni di infezioni nel corso di importazioni di vegetali provenienti da altre zone del mondo; ad adottare ogni utile iniziativa presso l'Unione europea affinché la pur legittima decisione del Governo francese, che vieta le importazioni dei vegetali a rischio di Xylella fastidiosa dalla Puglia, sia sospesa in attesa dell'entrata in vigore di un adeguato dispositivo europeo, anche perché limitare gli scambi commerciali europei con l'intera regione potrebbe causare alla stessa un grave danno economico e di immagine. (1-00800) « Matarrese , Mazziotti Di Celso , Capua , Catania , Dambruoso , Vargiu , D'Agostino , Piepoli , Falcone , Sottanelli , Vecchio , Galgano ».

 
Cronologia
giovedì 2 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Presta giuramento il nuovo Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Del Rio.

mercoledì 15 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 161 voti favorevoli, 108 contrari e 1 astenuto, nel testo licenziato dalla Camera il 31 marzo, l'articolo unico del d.d.l. di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione (S. 1854), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 17 aprile 2015, n. 43).