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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02003 presentata da FEDRIGA MASSIMILIANO (LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI) in data 09/02/2016

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02003 presentato da FEDRIGA Massimiliano testo presentato Martedì 9 febbraio 2016 modificato Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566 FEDRIGA , ALLASIA , ATTAGUILE , BORGHESI , BOSSI , BUSIN , CAPARINI , GIANCARLO GIORGETTI , GRIMOLDI , GUIDESI , INVERNIZZI , MOLTENI , GIANLUCA PINI , RONDINI , SALTAMARTINI e SIMONETTI . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: con nota inviata via pec il 14 gennaio 2016, il sindaco di Brugnera comunicava alla prefettura di Pordenone che il sig. Aboubacar Intagada non era stato ammesso a prestare il giuramento per la cittadinanza italiana, ai sensi dell'articolo 10 della legge n.91/1992, in quanto, pur essendo in Italia da oltre vent'anni, l'interessato non conosce la lingua italiana e, dunque, non era in grado di comprendere e di pronunciare la relativa formula di rito; con lettera del 2 febbraio scorso, il prefetto di Pordenone invitava il sindaco a procedere celermente agli adempimenti di legge con l'acquisizione del giuramento del signor Aboubacar Intagada, precisando che «nel sistema delineato dal legislatore non è dato rinvenire norme che attribuiscano funzioni di accertamento al di fuori della fase istruttoria di competenza del Ministero (...)»; in altri termini secondo il prefetto, poiché a norma di legge il decreto di concessione della cittadinanza «viene emesso a conclusione di un procedimento in relazione al quale è attribuito al Ministero dell'interno il potere/dovere di valutare l'idoneità del richiedente ad entrare a far parte del novero dei cittadini italiani e la sussistenza di un interesse pubblico ad ammettervelo» non può un sindaco, pur soggetto che esercita funzioni statali nella qualità di ufficiale di governo, sollevare obiezioni di sorta, neanche evidenziare che l'interessato non è in grado di prestare giuramento di fedeltà alla repubblica e di osservanza alla Costituzione in lingua italiana; a norma di legge il giuramento deve essere prestato entro sei mesi dalla notifica del decreto, pertanto a parere degli interroganti è assurdo ed inconcepibile concedere la cittadinanza a chi, non solo abbia rifiutato di imparare la nostra lingua pur risiedendo da oltre dieci anni sul nostro territorio, ma addirittura non abbia imparato una frase di rito in un lasso di tempo di sei mesi; la vicenda, peraltro, non è neanche un caso isolato, perché già in precedenza altri sindaci – di diversi schieramenti politici – si son ritrovati in simili situazioni –: se non ritenga che il sindaco, quale ufficiale di Governo, possa opporsi al decreto di cittadinanza ovvero richiedere la sospensione dell’ iter di concessione e/o il rinvio qualora accerti che l'interessato non conosca la lingua italiana, la frase di rito per prestare giuramento e tantomeno il significato intrinseco della medesima frase e, in caso di risposta negativa, se non convenga sull'opportunità di esonerare i sindaci da tale funzione atteso che il sindaco è considerato un mero esecutore di atti altrui, delegando all'uopo un commissario ad acta . (3-02003)





 
Cronologia
sabato 6 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Presidente Mattarella si reca in visita ufficiale negli Stati Uniti e alle Nazioni Unite.

mercoledì 10 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 362 voti favorevoli, 187 contrari e 1 astenuto, nel testo approvato dalle Commissioni, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210 recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (C. 3513-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.