Il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge volto a bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione della giovane Eluana Englaro, la cui vicenda umana e giudiziaria ha aperto un ampio dibattito nel Paese sui temi legati alle questioni di fine vita. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non firma il decreto-legge e rende nota una lettera inviata nei giorni precedenti al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui il Capo dello Stato evidenziava i profili di incostituzionalità del provvedimento.
In serata il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge che recepisce interamente il testo del decreto.
Il Senato avvia l'esame del disegno di legge recante disposizioni in materia di alimentazione e idratazione (S. 1369), la morte, sopraggiunta nella serata di Eluana Englaro, interrompe l'iter parlamentare del provvedimento.