Lorenzo Pareto, esponente della sinistra democratica, fortemente schierata in senso unitario, è eletto Presidente della Camera all'inizio della II legislatura (1° febbraio-30 luglio 1849), nella seduta del 22 gennaio con la strettissima maggioranza di 57 voti su 110 votanti. L'elezione di Pareto assume il significato di un'affermazione della sinistra, favorevole alla ripresa della guerra contro l'Austria, che avverrà effettivamente in marzo.
Nel discorso di insediamento, Pareto afferma la sua volontà di una gestione imparziale delle sedute, nella fiducia che la più ampia libertà di intervento favorisca l'attività parlamentare. Esprime inoltre l'auspicio che la Camera possa suscitare con la propria attività e con i propri «nobili esempi » l'amore per l'indipendenza d'Italia in una fase decisiva della sua storia.