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Portale storico della Camera dei deputati

Presidenti

Costanzo Ciano

XXIX Legislatura del Regno d'Italia

Tornata del 1 maggio 1934

Presidente. (stando in piedi pronuncia il seguente discorso - Segni di vivissima attenzione).
Duce, Camerati! Sono a questo posto per quel sentimento di profonda disciplina al quale ho indirizzata tutta la mia vita di marinaio e di soldato della Rivoluzione (Vivissimi applausi), e manifesto a Voi, Duce, che a tale alto incarico voleste designarmi, a Voi, Camerati, che con tanto consenso voleste sanzionare tale designazione, tutta la profonda riconoscenza del milite devoto e del camerata fedele. (Applausi).
La XXIX Legislatura, anch'essa improntata ad intransigente unità fascista (Benissimo! Bravo!), ha avuto segnato il suo compito dal discorso della Corona. Questo compito impone a noi collaborazione attiva ed intelligente all'azione legislativa del Governo per il raggiungimento contemporaneo di due fini, apparentemente contrastanti, ma di fatto contemperati nella pratica fascista, e cioè: l'imperativo dell'equilibrio del bilancio e la necessità di non allentare la vigorosa attività della Nazione, sviluppando e perfezionando la sua attrezzatura agricola, commerciale, industriale. (Vive approvazioni).
Sola, fra tutti i Parlamenti, la Camera Fascista, libera da interessi particolaristici di partiti o di caste (Benissimo!), può portare all'opera del Governo il suo fattivo contributo di pensiero e di esperienza.
(Approvazioni).
Questa Camera di Combattenti della Grande Guerra e di Camicie Nere della Rivoluzione, di Militi che, in pace e in guerra, scelsero a consuetudine il rischio, ha schiettamente applaudite le parole del Re Vittorioso confermanti il fermo proposito della politica fascista di promuovere e mantenere la pace. Con altrettanta schiettezza questa Camera ha sottolineata la promessa che nessun arresto e nessun rallentamento vi sarà in quella educazione e preparazione militare del Paese (Applausi vivissimi e prolungati), che il Duce, nei dodici anni di governo, ha romanamente fatto assurgere a garanzia sempre più forte della Nazione e del Regime. (Vivissimi applausi - Grida reiterate di: Viva il Duce! - Nuove entusiastiche acclamazioni - Il Duce risponde salutando romanamente).
Il 18 marzo Voi, Duce, parlando alla Nazione nella seconda Assemblea Quinquennale, poneste il problema della necessaria rinnovazione dell'Istituto Parlamentare con l'avvento della Corporazione. Quando Voi segnerete il tempo e i termini del necessario mutamento, questa Camera, consapevole di scolpire una nuova data nella storia della Rivoluzione, sarà pronta e disinteressata, nell'assicurare al Regime il nuovo ordinamento costituzionale, rispondente alle nostre premesse dottrinali, alle necessità e all'avvenire del popolo italiano. (Applausi generali vivissimi e prolungati, che si ripetono a più riprese e ai quali si associa S. E. il Capo del Governo).