Portale storico della Camera dei deputati

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL GOVERNO, PER CONOSCERE - IN MERITO ALLA NUBE VELENOSA SPRIGIONATASI DALLA FABBRICA ICMESA SITA IN COMUNE DI MEDA -: 1) LA NATURA DELLA PRODUZIONE SVOLTA E SUA DESTINAZIONE. ESISTONO RAGIONEVOLI MOTIVI PER RITENERE CHE ALCUNI PRODOTTI DELLA ICMESA, A PARTE LA PERICOLOSITA' DEL PROCESSO DI PRODUZIONE, AVESSERO CARATTERISTICHE TALI DA PRESTARSI AD UN IMPIEGO BELLICO, DEL TIPO DI QUELLO EFFETTUATO DAGLI USA NEL CORSO DELLA GUERRA DI AGGRESSIONE CONTRO IL POPOLO VIETNAMITA. IN PARTICOLARE LA STAMPA HA RESO NOTO CHE LA ICMESA PRODUCEVA PER LA NATO. SE QUESTO E' VERO GLI INTERPELLANTI CHIEDONO SE LE AUTORITA' GOVERNATIVE NE ERANO AL CORRENTE, E SE LO ERANO CHI HA CONCESSO LA NECESSARIA AUTORIZZAZIONE PER UNA PRODUZIONE DEL GENERE. IN CASO CONTRARIO GLI INTERPELLANTI CHIEDONO COME SIA STATO POSSIBILE CHE LA VERA NATURA DELLA PRODUZIONE E LA SUA DESTINAZIONE ABBIANO POTUTO ESSERE OCCULTATE ALLE COMPETENTI AUTORITA'; 2) LE VICENDE DEL PIANO REGOLATORE DI MEDA. NEL 1968 E' STATO ADOTTATO IL PIANO REGOLATORE GENERALE DI MEDA ED INVIATO ALLA COMPETENTE COMMISSIONE CENTRALE DEI LAVORI PUBBLICI PER LA DEFINITIVA APPROVAZIONE. LA ZONA SULLA QUALE SORGEVA LA FABBRICA ICMESA VENIVA INDICATA COME ZONA NOCIVA, IN QUANTO ESISTEVANO PROVE DELLE CONSEGUENZE INQUINANTI DEL PROCESSO DI LAVORAZIONE SVOLTO. DUE ANNI DOPO IL PIANO E' STATO RESTITUITO DA ROMA, E L'INDICAZIONE DI NOCIVITA' DELLA ZONA ERA STATA TOLTA. GLI INTERPELLANTI CHIEDONO LE RAGIONI PER LE QUALI E' STATA FATTA TALE CORREZIONE DI PIANO, CHE PER DIVERSI ASPETTI E' COLLEGATA ALLE GRAVI CONSEGUENZE SULLA POPOLAZIONE DELLA ZONA CIRCOSTANTE; 3) L'ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITA'. A PARTE LE RESPONSABILITA' DIRETTE DELLA ICMESA, SI CHIEDE AL GOVERNO QUALI MISURE INTENDA PRENDERE PER APPURARE E COLPIRE CON LA MASSIMA SEVERITA' UFFICI E PERSONE PER LE QUALI SI CONFIGURANO RESPONSABILITA' GRAVI NELL'INTERA VICENDA, IN TEMA DI MANCATO CONTROLLO, DI POSSIBILE CONNIVENZA CON LA ICMESA, DI MANCATO INTERVENTO O DI PESANTI RITARDI NELLE MISURE DI ACCERTAMENTO DELL'EFFETTIVA ESTENSIONE E GRAVITA' DEL DISASTRO, E NELLE PROVVIDENZE SANITARIE E ASSISTENZIALI IN GENERE A FAVORE DELLA POPOLAZIONE COLPITA, CHE PER DI PIU' E' RIMASTA A LUNGO ALL'OSCURO, E CONTINUA AD ESSERLO, DI QUANTO GLI E' CAPITATO E POTRA' ANCORA CAPITARGLI; 4) L'ESISTENZA SUL TERRITORIO DI ALTRE FABBRICHE CON PRODUZIONE ANALOGA A QUELLA DELLA ICMESA. GLI INTERPELLANTI CHIEDONO AL GOVERNO QUALI MISURE SONO STATE PRESE FINO AD OGGI PER UNA RILEVAZIONE COMPLESSIVA A CARATTERE NAZIONALE DI TUTTE LE FABBRICHE CHIMICHE CHE EFFETTUANO LAVORAZIONI SIMILI A QUELLE DELLA ICMESA, PER L'ACCERTAMENTO DELLA LORO PRODUZIONE EFFETTIVA, DELLA NOCIVITA' PER I LAVORATORI, PER LA POPOLAZIONE CIRCOSTANTE E PER IL TERRITORIO.